Caso Blake, Los Angeles Lakers e Clippers: "Sospendere definitivamente la stagione Nba"

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La richiesta delle due squadre californiane arriva dopo il rifiuto di giocare da parte dei Milwaukee Bucks e il conseguente stop alle gare dei playoff. LeBron James portavoce della protesta: "Boicottaggio, non rinvio". Negli Stati Uniti si fermano anche calcio, baseball e tennis

Sospendere definitivamente la stagione Nba, dopo il boicottaggio per protesta dei Milwaukee Bucks contro il ferimento dell'afroamericano Jacob Blake, in Wisconsin. La richiesta arriva dai Lakers e dai Los Angeles Clippers dopo una lunga riunione tra tutti i giocatori presenti a Orlando, dove sono in corso i playoff del basket americano. In un'intervista a Politico, Jared Kushner, il genero e consigliere del presidente Usa ha ironizzato: "I giocatori della Nba possono pagarsi il lusso di prendersi una serata di congedo, un lusso che la maggior parte degli americani non possono permettersi".

LeBron James: “Boicottaggio, non rinvio”

LeBron James, stella dei Lakers, si è fatto portavoce della proposta di fermare la stagione e dare una risposta dura contro il razzismo. In una storia su Instagram, il cestista ha scritto: “Boicottate, non rinviate”, riferendosi al titolo di una televisione americana che appunto ha parlato di rinvio e non di boicottaggio per le tre gare di Nba dei playoff saltate. Kushner a Politico ha annunciato di voler parlare con la stella del basket: "Penso che sia bello che prendano posizione sulla questione - ha detto - ma mi piacerebbe che cominciassero a muoversi verso soluzioni che siano produttive. E, di nuovo, il presidente Trump alla Casa Bianca desidera lavorare con loro". 

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In programma vertice tra i proprietari dei club

Secondo quanto riportano i media Usa solo le due squadre californiane avrebbero chiesto lo stop, mentre tutte le altre sarebbero favorevoli a proseguire. La riunione d'urgenza si è tenuta dopo il rifiuto dei Milwaukee Bucks di scendere in campo contro gli Orlando Magic. Si attende ora il vertice tra i proprietari dei club.

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Negli Usa si fermano anche baseball, calcio e tennis

La rivolta antirazzista negli Usa intanto si è estesa ad altri sport. Sono state posticipate anche tre partite della Major League Baseball e cinque sfide della Major League Soccer, dopo il rifiuto dei giocatori di scendere in campo. La campionessa giapponese Naomi Osaka ha inoltre annunciato che non intende disputare la semifinale dei Western & Southern Open Usa. "Prima di essere una atleta, sono una donna afroamericana", ha twittato. L'associazione tennis Usa ha concordato di fermare tutti gli incontri di oggi.

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Hamilton: "Fare qualcosa in F1? Serve l'aiuto di tutti"

Della questione ha parlato anche Lewis Hamilton, pilota della Mercedes. "Non siamo negli States e non so se avrebbe lo stesso peso se facessi qualcosa qui in Belgio. Non so se faremo qualcosa - ha detto - per la gara. Dovremo parlarne assieme per capire cosa fare per sensibilizzare sull'argomento e dare un aiuto. Dobbiamo essere tutti allineati". "Credo che sia incredibile quello che sta succedendo negli Stati Uniti - ha aggiunto Hamilton - sia nell'ambiente sportivo con i giocatori ma anche con le tante persone che spingono per il cambiamento. Ma è un peccato che non ci sia una reazione importante, anche se qualcosa di positivo c'è stato".

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