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Olimpiadi 2026 a Milano-Cortina, ecco i luoghi che ospiteranno gare e cerimonie

Sport

Si terranno in Italia i Giochi olimpici invernali del 2026. Cerimonia inaugurale a San Siro, quella di chiusura all’Arena di Verona. Le gare saranno spalmate su 4 cluster: dal capoluogo lombardo alla Valtellina, fino a Cortina e le province di Trento e Bolzano

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Il Cio ha assegnato ufficialmente le Olimpiadi e le Paralimpiadi invernali 2026 a Milano-Cortina, il tandem candidato dall’Italia per i Giochi. Il progetto italiano è stato presentato già nei mesi scorsi e si basa su una combinazione tra il dinamismo della metropoli lombarda e il fascino delle Dolomiti (IL FOTORACCONTO DELLA GIORNATA). Saranno 4 i “cluster” principali dell’evento, spalmati tra Lombardia, Veneto e le province di Trento e Bolzano: si va da Milano alla Valtellina, da Cortina alla Val di Fiemme (LE TAPPE DELLA CANDIDATURA). Ecco quali sono i luoghi proposti dall’Italia per ospitare gare e cerimonie delle Olimpiadi 2026:

Cerimonia inaugurale a San Siro, quella di chiusura al’Arena di Verona

Il sindaco di Milano Sala ha ribadito anche nell’ultima conferenza stampa prima dell’assegnazione che la cerimonia di apertura dei Giochi si terrà allo stadio San Siro, mettendo quindi un paletto alle indiscrezioni che vogliono la demolizione entro pochi anni dell’impianto, se e quando Milan e Inter costruiranno il loro nuovo stadio (LE FOTO DELLO STADIO). La cerimonia di apertura davanti agli 80mila spettatori del Meazza sarebbe la più partecipata nella storia dei Giochi invernali insieme a Pechino 2022. La cerimonia finale di chiusura invece andrebbe in scena nella location dell'Arena di Verona, sito patrimonio dell'Unesco (IL MESSAGGIO DI MATTARELLA).

I palazzetti a Milano

Quando mancano ancora molti anni all’evento, il 93% delle 14 sedi di gara è già esistente (10, di cui 4 saranno ristrutturate) o temporanea (3). Quindi solo un impianto andrà costruito da zero (da investitori privati): si tratta del PalaItalia Santa Giulia (capienza 15mila spettatori) per l'hockey, destinato dopo i Giochi a diventare spazio polifunzionale. Sarà affiancato dall'Arena Hockey Milano, impianto chiuso nel 2010 che verrà ristrutturata con 7mila posti. Le gare di pattinaggio di figura e Short Track si terranno al Forum Mediolanum (IL VIDEO DEGLI ATLETI AZZURRI).

Le piste e gli impianti tra Valtellina e Dolomiti

In Valtellina le medaglie dello sci alpino maschile saranno assegnate sulla pista Stelvio di Bormio, una delle più spettacolari al mondo, con un impianto di illuminazione che consente di gareggiare anche in notturna. Per lo sci alpino femminile è prevista un'altra sede, a Cortina, sulla Tofane. La Perla delle Dolomiti sarà anche sede del curling allo Stadio Olimpico (ristrutturato con le tribune in legno originali), di bob, slittino e skeleton allo Sliding Centre E. Monti. Per il biathlon c'è la Sudtirol Arena di Anterselva. Snowboard e feestyle andranno in scena in tre sedi a Livigno (Carosello 3000, Sitas-Tagliede, Mottolino). In Val di Fiemme il pattinaggio di velocità sarà protagonista sulla pista di Piné, per cui c'è un progetto la copertura completa con cui diventerebbe la struttura più alta d'Europa (1.030 metri sul mare). A Tesero è destinato lo sci di fondo. Per il salto con gli sci ci sono i trampolini di Predazzo, con una cornice spettacolare.

Alloggi e premiazioni delle Olimpiadi 2026

Le Medal Plazas verranno allestite in piazza Duomo a Milano e a Cortina. Atleti e tecnici alloggeranno in 3 villaggi olimpici, in media a 20 minuti dalle sedi di gara (5.670 posti letto): uno a Milano, da costruire allo scalo dismesso di Porta Romana, che poi diventerà un campus per studenti), due temporanei a Cortina e Livigno. Altri alloggi saranno ricavati in tre hotel già esistenti. Adiacente al villaggio di Cortina, il Mountain Media Centre, a cui si aggiunge il Media Centre milanese della Fiera di Rho-Pero.

Sostenibilità economica e ambientale

Tra i punti chiave del progetto italiano c’è anche la sostenibilità economica, con costi stimati intorno a 1,3 miliardi di euro (400 milioni a carico del Cio), con ricadute economiche positive sul Pil per 2,3 miliardi secondo uno studio de La Sapienza, con possibilità di ricavi fino a 3 miliardi di euro secondo un'analisi della Bocconi. I Giochi 2026 puntano però anche alla sostenibilità ambientale, con l'impegno a riciclare il 100% dei rifiuti urbani e l'80% degli imballaggi, il divieto di incarti e confezioni monouso per cibi e bevande nonché con la scelta di materiali per il mantenimento del ghiaccio con meno ammoniaca, e l'utilizzo di pannelli solari per l'alimentazione degli impianti per la neve artificiale.