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Aspettando Gomorra 5: cos'è successo nelle 4 stagioni precedenti

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In attesa di Gomorra - Stagione finale, in arrivo su Sky Atlantic e NOW il 19 novembre, ecco un riassunto di cos'è successo nei primi quattro capitoli di Gomorra - La serie: guarda il video e scopri di più - Gomorra - Stagione finale: il trailer

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Gomorra - La serie: la prima stagione

Don Pietro Savastano è il boss del clan che comanda su Napoli Nord, dunque Scampia, Secondigliano e dintorni. Il suo braccio destro è il fedelissimo Malammore, amico di vecchia data, ma il suo soldato numero 1 è Ciro Di Marzio detto "l'Immortale", un orfano dell'Irpinia cresciuto a immagine e somiglianza della criminalità organizzata. A tentare di mettere i bastoni tra le ruote ai Savastano è il giovane boss ribelle Salvatore Conte, che però, nonostante l'audacia e l'arroganza, è costretto a fuggire in esilio in Spagna. Quando Don Pietro finisce in carcere per un reato minore, guida oltre i limiti di velocità, a prendere in mano le redini del clan ufficialmente è il figlio ed erede Gennaro, ma, di fatto, è Donna Imma, sua moglie, la sua leonessa.

Nonostante le indicazioni del marito, la gestione degli affari da parte di Imma è diversa da quanto fatto finora, e la cosa crea del malcontento. Il più scontento di tutti è però Genny, ragazzone più interessato a divertirsi e a correre dietro alle ragazze che a imparare dai genitori come si gestisce un impero criminale. A un certo punto, infatti, il ragazzo viene spedito in Honduras dalla madre per "farsi uomo". Lì, presso alcuni "fornitori", passa alcuni mesi infernali che lo cambiano per sempre. Tornato a casa dimagrito e decisamente incattivito, è finalmente pronto a condurre gli affari del clan. Gli affiliati storici, però, non gradiscono il suo modo di gestire le cose. Soprattutto, non ci stanno a essere rimpiazzati dai suoi amici. Lo scontro tra la vecchia e la nuova guardia è praticamente inevitabile.

A complicare ulteriormente la situazione c'è poi la caduta di Don Pietro in uno stato quasi catatonico: il boss non parla più e non reagisce più. Ormai è un guscio vuoto. Ad approfittare sempre di più di questa spaccatura interna al clan è Ciro, che sperava di assumere un ruolo di maggiore importanza e che, invece, si è visto messo da parte per fare spazio all'unico vero erede, l'erede di sangue, Gennaro e, soprattutto, si è visto sminuito da Imma. La situazione ci mette poco a degenerare: da una parte Genny non può fidarsi completamente degli uomini della vecchia guardia, ma dall'altra non può fidarsi neanche di Ciro, l'amico di sempre, il fratello spirituale. E fa bene, specialmente riguardo Ciro. L'Immortale, infatti, stufo di stare nell'ombra ha stretto un patto con l'esiliato Don Salvatore. A farne le spese per prima è Imma, che non si è mai fidata di lui, e che proprio da lui viene condannata a morte.

In un finale a dir poco sul filo del rasoio, vediamo scontrarsi Ciro e Genny durante la recita scolastica della figlia dell'Immortale. Ad avere la meglio è Ciro, che riesce a ferire l'ex amico e poi scappa insieme alla sua famiglia. Intanto, Don Pietro viene fatto salire una camionetta. Finalmente la sua richiesta di trasfrimento per motivi di salute è stata accettata. Durante il viaggio, però, il mezzo viene improvvisamente e bruscamente fatto fermare. In pochi secondi, Malammore e un alcuni fedelissimi fanno fuori i poliziotti e liberano il loro boss, che in realtà è sempre stato lucidissimo. E che ora, ovviamente, vuole vendetta.

 

Gomorra - La serie: la seconda stagione

Genny è sopravvissuto, ma la sua convalescenza è stata lunga e difficile. Anche Ciro ha vissuto momenti difficili: durante un aspro confronto con la moglie Deborah, stufa di vivere in costante pericolo e succube delle azioni criminali del marito, si è visto costretto a ucciderla. Deborah, infatti, voleva andare a parlare con la polizia. Nel frattempo, Don Pietro è latitante in Germania. Ritroviamo lui e suo figlio, appena tornato da un viaggio di affari in Honduras, un anno dopo il finale della prima stagione. Genny non è per niente contento di essere tornato a vivere all'ombra del padre, ma per ora non può fare altro che obbedire e servire.

Il clan Savastano non è stato completamente distrutto, ma non se la passa per niente bene: Scampia, Secondigliano e dintorni ora sono infatti occupati da un gruppo di nuovi emergenti intenzionati a collaborare insieme alla pari. Dell'Alleanza, unione nata da un'idea di Ciro, fanno parte Salvatore Conte, tornato in Italia e fornitore della "materia prima", 'o Nano, o' Principe, o' Mulatto, o' Zingariello, alcuni Scissionisti del clan Savastano - tra cui la "iena" Scianèl, la sorella di Zecchinetta, ucciso da ’o Track, uno dei fedelissimi di Genny, nella prima stagione -, e ovviamente lo stesso Immortale. Tutto sembra funzionare per il meglio, ma Ciro, Conte e gli altri sanno bene che il ritorno del latitante Don Pietro è solo questione di tempo. Ad ogni modo, Salvatore Conte non fa in tempo a scontrarsi con il rivale Savastano: cade presto, e per mano di Ciro, che lo tradisce e lo condanna a morte.

A gestire, o meglio, a tentare di gestire i pochi affari rimasti per conto suo è Malammore, che gli fa preparare il nascondiglio perfetto e che convince sua nipote Patrizia a fargli da portavoce. Patrizia, finora estranea al Sistema, accetta un po' per paura, ma un po' per bisogno: essere gli occhi e le orecchie di Don Pietro, che nel frattempo è tornato di nascosto a Napoli, paga decisamente meglio del suo lavoro di commessa in un negozio di abbigliamento. E con tre fratelli a carico, non c'è molto su cui riflettere. Patrizia osserva, Patrizia ascolta, Patrizia riferisce: è lei l'unico collegamento che Pietro ha con il mondo. 

Ciro e l'Alleanza - che comunque dopo la morte di Conte sta cominciando a vacillare - sono una spina nel fianco piuttosto fastidiosa per gli affari del clan Savastano, così viene organizzato un incontro aTrieste, terra neutra, fra lui e Gennaro. Ovviamente i due hanno molte cose da dirsi, e per un momento Genny è tentato di piantare una pallottola nel cranio all'ex amico e fratello. Poi, però, la ragione ha la meglio, e alla fine viene trovato un accordo, ovviamente di natura commerciale: la guerra, in teoria, può dichiararsi conclusa.

Pietro Savastano va su tutte le furie e considera il gesto del figlio alla stregua di un vero e proprio tradimento. Intenzionato a vendicare la morte dell'amatissima Imma e a riprendersi ciò che è suo, comincia a fare piazza pulita. Il primo a cadere per mano sua è 'o Principe, ma a breve lo seguono o' Nano, amico fidato di Ciro, e, più avanti, Lelluccio, il figlio della iena Scianèl, uscito da poco dal carcere. Grazie alle preziose informazioni ricevute da Patrizia - tra le cui clienti c'è anche Donna Annalisa Maiocca, alias Scianèl, e che è amica di Marinella, la moglie, poi vedova, di Lelluccio - Don Savastano e i suoi fedelissimi riescono a recuperare le piazze di spaccio perdute e ad avere nuovamente Scampia e Napoli Nord in pugno. Tolta di mezzo anche Scianèl, che, per sua fortuna, finisce "solo" in carcere, non resta che un unico obiettivo: Ciro. L'Immortale deve pagare per l'omicidio di Donna Imma. 

Mentre Don Pietro è concentrato sulla guerra e soprattutto sulla vendetta, suo figlio guarda verso il futuro. E il futuro è a Roma. Insieme a Don Giuseppe Avitabile, boss di stanza a Latina, Genny, affiancato dagli amici fidati ’o Track, Capa ’e Bomba e ’o Cardillo, comincia a formare il suo impero personale. Per non farsi mancare niente, trova anche l'amore. Con Azzurra, la figlia di Don Giuseppe, Gennaro convola a nozze, anche perché dentro di lei sta crescendo l'erede della famiglia Savastano. Intanto i rapporti col padre si fanno sempre più tesi, e non potrebbe essere altrimenti: non possono essereci due re a regnare sullo stesso regno. Questo vale anche per Don Avitabile, che viene portato in carcere proprio il giorno delle nozze della figlia. Neanche a dirlo, a incastrarlo, e a toglierlo almeno temporaneamente di mezzo, è stato nientemeno che il suo stesso genero.

A convincere Gennaro che suo padre va fermato una volta per tutte è l'omicidio della figlia di Ciro. La piccola Mariarita cade per mano di Malammore, che per non tradire Don Pietro accetta di macchiarsi di peccato di una tale gravità. Ciro è annientato. Don Pietro finalmente ha ripreso possesso di ciò che era suo, e la sua latitanza giunge al termine. Quando si trasferisce nella sua nuova dimora dichiara a Patrizia, alla sua tigre, di essere innamorato di lei. Lei ricambia.

Tutto però crolla nel giro di pochi secondi. Al cimitero, di fronte alla tomba di famiglia, dove ovviamente giace Donna Imma, Pietro, rimasto solo per avere un attimo in privato con la defunta moglie, viene raggiunto proprio dall'Immortale. E' per mano di Ciro che arriva la fine di Savastano Senior. Ad armare la mano dell'Immortale, però, è stato Gennaro, il sangue del suo sangue. Pietro Savastano è morto, evviva Pietro Savastano: per un padre che muore c'è un padre che nasce. Mentre Don Pietro cade, Azzurra dà alla luce il figlio di Gennaro. Che, ovviamente, non può che chiamarsi Pietro.

 

 

Gomorra - La serie: la terza stagione

La terza stagione comincia esattamente dov'è finita la seconda: col cadavere ancora caldo di Don Pietro. A comunicare la notizia a Genny, a Patrizia e al clan intero è Malammore, che annuncia la sua intenzione di vendicare la morte del boss e amico. Ciro la pagherà. Dopo un corteo funebre degno di un imperatore e dopo aver messo Pietro a riposare per sempre al fianco dell'amata Imma, Malammore si mette alla ricerca dell'Immortale. Lo trova nascosto in una casa abbandonata lungo il litorale. Insieme a lui c'è Gennaro, che ovviamente è d'accordo con Ciro. Per l'ex numero 1 di Don Pietro, per l'assassino di Mariarita, la morte arriva veloce. Ora che ha avuto la sua vendetta, Ciro può andarsene. Ormai lì per lui non c'è più niente.

Lo ritroviamo un anno dopo nel bellissimo terzo episodio della terza stagione, in Bulgaria, al soldo di un boss di Sofia, un certo Valentin. L'Immortale è tornato a fare il soldato obbediente. E' tramite Mladen, il figlio di Valentin, che Ciro entra in contatto per la prima volta con il giovane e ambizioso Enzo, detto Sangueblù, il nipote di un boss storico di Forcella, o' Santo. Un principe che è rimasto senza un regno, ma che ora è stufo di stare a guardare. Enzo, infatti, è lì per affari, e Ciro deve assicurarsi che tutto vada secondo gli accordi. Ovviamente le cose non vanno secondo gli accordi, ma Di Marzio, che non ha simpatia per Mladen, decide di graziare Enzo e i suoi. La sua posizione però ormai è compromessa. Il suo soggiorno in Bulgaria sta per giungere al termine, ma prima di partire Ciro, mosso a compassione, decide di portare in salvo una giovane prostituta albanese. Forse un po' di umanità tutto sommato in lui è rimasta. 

Con suo padre definitivamente fuori da giochi e con Don Giuseppe in carcere, Gennaro è sempre più potente. Grazie all'appoggio di Malammore e Patrizia, che non sanno che è stato lui a dire a Ciro di uccidere Don Pietro, il clan Savastano gestisce nuovamente le piazze di spaccio di Scampia, Secondigliano e dintorni. Gli affari, però, non si fermano lì: Genny, infatti, ha preso in mano anche il business del suocero. Con Azzurra le cose vanno a gonfie vele, e il piccolo Pietro è la sua unica ragione di vita: in poche parole, ora la sua esistenza è perfetta.

Questa perfezione, però, finisce con l'uscita dal carcere di Don Avitabile. L'uomo ovviamente sa che dietro la sua incarcerazione c'è il genero, e ha intenzione di vendicarsi. La vendetta arriva veloce, inaspettata e dolorosa: Don Giuseppe, in accordo con altri boss, tra cui i Confederati - i boss che controllano Napoli, O’Stregone, O’Sciarmante, O’Crezi e O’Diplomato - incastra Gennaro, lo concia per le feste, e infine lo scarica per strada a Scampia con la faccia sanguinante e con qualche costola incrinata. A fare da sfondo alla caduta del giovane boss Savastano sono le Vele, i palazzi-simbolo della serie. La situazione è decisamente poco piacevole, ma Genny è pur sempre sopravvissuto al suo primo soggiorno forzato in Honduras, e ormai niente lo spaventa. La lontananza dalla moglie e dal figlio, però, lo fanno impazzire.

Con pazienza e dedizione, e con arguzia, ricostruisce il suo impero, partendo da dove tutto ha avuto inizio. L'aiuto di Patrizia, che ancora non sospetta niente, è fondamentale. Scianèl, che finalmente è uscita dal carcere, si rivela un'alleata tanto inaspettata quanto preziosa. La iena si è fatta convincere da Patrizia, nella quale vede, a torto, un'amica, un'alleata e un'erede. Non sa che Patrizia in realtà la disprezza e che non vede l'ora di farla fuori e vendicarsi, cosa che verso la fine della stagione infatti farà. Nel frattempo, Ciro è tornato a Napoli. Ad avvicinarlo è Genny, che ha bisogno del suo aiuto. Dopo essersi odiati, e dopo essersi feriti a vicenda nel modo peggiore, ora sono pari. Ora possono tornare a essere fratelli. L'Immortale ovviamente accetta, ma intanto si ritrova coinvolto con Enzo e i suoi giovani compagni. Sangueblù è affascinato da lui, vuole imparare ogni cosa da questa leggenda vivente, e Ciro non si tira indietro.

E' lui a convincere Sangueblù a unirsi a Genny nella guerra contro i Confederati. Se vinceranno, Genny sarà vicinissimo all'annientamento del suocero, dunque a riabbracciare la moglie e il figlio, mentre Enzo diventerà il nuovo re di Forcella e degli altri rioni di Napoli. Nonostante sua sorella Carmela sia fortemente contraria, Sangueblù accetta. Al suo fianco c'è anche Valerio, un giovane della Napoli bene attratto dall'adrenalina della vita di strada. Intanto, lontano dal campo di battaglia, Azzura vive lo scontro quotidiano con il padre, che arriva a minacciarla: o lui, o Genny. E se sceglierà Genny, la sua vendettà sarà tremenda.

La guerra ha inizio. Ad avere la meglio è, inaspettatamente, lo schieramento formato da Genny, Ciro e Sangueblù. Enzo e i suoi colpiscono in maniera così precisa e letale che i Confederati sono costretti a scendere a patti con loro e a cedere Forcella. Sembrerebbe una vittoria, ma in realtà questa nuova pace è un bel problema per Gennaro, che ha bisogno dei dissidi per mettere in difficoltà Avitabile e che, soprattutto, ha bisogno del caos per avere il potere totale. Così ci scappa il morto. O meglio, la morta. A cadere è Carmela, che muore in un attentato organizzato dallo stesso Gennaro. Ciro è furioso: ovviamente non è d'accordo.

La morte di Carmela però ha l'effetto sperato: Enzo, in cerca di vendetta, si scontra con o' Sciarmante, e alla fine i suoi riescono a ucciderlo. Perde un occhio, ma in compenso comincia a vedere la realtà per quella che è. Nel frattempo, Genny riesce a togliere di mezzo il suocero e a riabbracciare la moglie e il figlio. In una Napoli in preda al caos, Sangueblù, ormai a briglia sciolta - e soprattutto ormai consapevole di essere stato usato sia da Ciro sia da Genny, unico responsabile della morte di Carmela - stringe un nuovo patto con i Confederati. Con ciò che rimane di loro, quantomeno. o' Stregone, infatti, è stato eliminato dai fratelli Capaccio, i nipoti di Don Aniello, che non hanno gradito la decisione dell'anziano boss di accettare la proposta di pace. Enzo si chiama fuori: ha avuto ciò che vuole. o' Crezi e o' Diplomato, invece, sono ancora in guerra, e il loro obiettivo è uno solo: Gennaro Savastano. La tregua è destinata a durarare poco.

Sappiamo bene com'è andata a finire: quella che in teoria doveva essere una festa su uno yacht al largo nelle acque del golfo si trasforma in una tragedia quando Enzo punta la pistola contro Genny. A quel punto, Ciro gli dice di essere stato lui a uccidere Carmela. La risposta di Sangublù non tarda ad arrivare: Gennaro deve uccidere l'Immortale. Ciro si sacrifica per salvare la vita all'amico e fratello, per dargli la possibilità di riabbracciare la sua famiglia. Il suo corpo viene gettato in acqua. Dunque ora i piatti della bilancia sono nuovamente in equilibrio, dunque giustizia è stata fatta? Assolutamente no. 

 

 

Gomorra - La serie: la quarta stagione

La quarta stagione si apre con i rivali Genny ed Enzo che commemorano insieme la scomparsa dell'amico e mentore comune Ciro Di Marzio. Gennaro ha promesso ad Azzurra di abbandonare per sempre le lotte interne alla camorra e investire in affari legali, ma prima c'è da chiudere la guerra coi fratelli Capaccio. Per farlo, Genny va a chiedere aiuto alla famiglia Levante, con cui c'è un legame di parentale alla lontana (Donna Imma era infatti cugina della moglie di Gerlando, boss della famiglia). Genny convince lo zio a schierarsi rubando uno dei suoi preziosissimi canarini, quindi i figli di Gerlando piazzano una bomba dentro a un'auto parcheggiata davanti a una sala scommesse e la fanno esplodere ferendo gravemente 'o Crezi. Genny è ora in una posizione di forza per imporre le sue condizioni per la pace in una riunione tra boss in cui cede il totale controllo di Secondigliano a Patrizia, che avrà il compito di rifornire le piazze di droga a prezzi concordati, facendo da arbitro di un vero e proprio cartello.

Genny quindi si ritira e si concentra su un progetto imprenditoriale ambizioso: costruire un secondo aeroporto per la città di Napoli. In questo si fa affiancare dal manager Alberto Resta e dalla sua assistente Tiziana Palumbo. Parte per Londra per acquisire una società importante per il progetto ma finisce vittima di un raggiro: Leena e Patrick, i due intermediari, gli hanno rubato l'oro con cui avrebbe pagato per l'affare. Genny lo scopre, fa uccidere Patrick e recupera l'oro. Patrizia intanto inizia una relazione clandestina con Michelangelo Levante, conosciuto un anno prima quando si era recata con Genny in visita a Gerlando. La relazione è osteggiata dalla famiglia di Michelangelo, ma i due continuano a vedersi nonostante la ferma opposizione di Gerlando.

Una soffiata porta la polizia a intercettare un grosso carico di droga e Patrizia si impegna a pagare a spese proprie il carico successivo per colmare le perdite finanziarie di chi aveva investito su quello sequestrato ed evitare una nuova guerra. I Capaccio chiedono di essere rimborsati immediatamente e Patrizia è costretta a chiedere un prestito a Genny, che in cambio chiede di consegnargli l'autore della denuncia. Nicola, braccio destro di Patrizia, si mette dunque a indagare aiutato da Valerio e scopre che dietro la soffiata ci sono i Levante, che vogliono togliere a Patrizia il controllo di Secondigliano. Saro e Francesco, figli di Gerlando, uccidono Lino e minacciano Nicola di togliere la vita ad altri suoi familiari se non dovesse tradire e uccidere Patrizia. Grazia, però, unica tra i Levante a sostenere la relazione tra Michelangelo e Patrizia, avvisa il fratello, che ferma Nicola e lo porta con sé alla villa, dove avviene un duro confronto coi fratelli alla fine del quale Michelangelo decide comunque di difendere i propri parenti e uccide Nicola.

Patrizia scopre di aspettare un figlio e lo dice a Michelangelo, intanto Gennaro trova dei cadaveri in quello che dovrà essere il parcheggio multipiano del suo aeroporto e finisce sotto la lente d'ingrandimento dei magistrati. Quando viene a sapere da Tiziana che Alberto, il suo socio, è stato sentito dalla procura, decide di ucciderlo. Patrizia e Michelangelo si sposano, Gennaro accompagna Patrizia all'altare e come regalo di matrimonio, le consegna definitivamente il dominio su Secondigliano. Valerio scopre la verità sul carico di droga sequestrato ma viene tradito da a'Golia, che lo uccide e si accorda con i Capaccio e i Levante per far fuori Enzo. Quest'ultimo riceve la visita del padre di Valerio che gli consegna la lettera lasciatagli dal figlio con il compito di consegnarla a Sangue Blu nel caso in cui avesse perso la vita. Scopre la verità e tende una trappola ai suoi nemici, fa uccidere 'a Golia da Ronni e sequestra 'o Crezi, lo tortura e lo porta a Secondigliano da Patrizia perché le sia rivelata la verità. Poi Sangue Blu uccide 'o Crezi.

Scoperto che i Levante hanno cospirato contro di lei, Patrizia informa Genny e decide di cedere il controllo di Secondigliano a Michelangelo per fare la mamma a tempo pieno alla nascita di Bianca. Michelangelo consegna al padre Gerlando un biglietto con scritto il nascondiglio di Sangue Blu, che si è rifugiato in clandestinità in un appartamento di Secondigliano dopo che 'o Diplomato si è preso il controllo di Forcella. Francesco Levante parte per uccidere Enzo ma alla fine l'agguato risulta essere una trappola da cui Francesco riesce a salvarsi come il fratello Saro e il padre Gerlando.

Viste le difficoltà nel decollo del progetto aeroporto e i problemi di Patrizia, Gennaro torna a Secondigliano per riprenderne il controllo, raduna i vecchi clan che sostenevano il padre e chiede l'appoggio di un altro clan, quello che fa capo a il Maestrale. La guerra tra Patrizia e i Levante prosegue, tra nuovi tentativi di omicidio e complotti reciproci. Michelangelo si ritrova in mezzo. Quando il clan di Villa Literno manda dei mezzi carichi di esplosivo a consegnare una partita di droga a Patrizia, la polizia interviene su una nuova soffiata e sventa il piano omicida. Patrizia viene arrestata e durante il colloquio col magistrato Walter Ruggieri, padre di uno dei compagni di asilo di Pietro, figlio di Genny, scopre che a denunciarla è stato il marito. Michelangelo le spiega di averlo fatto per salvarle la vita. Genny viene informato dell'arresto di Patrizia e le procura un avvocato per farla uscire prima che possa fare il suo nome a Ruggieri. Azzurra però non si fida più e la vuole morta. Michelangelo prova a convincere Patrizia a parlare con il procuratore, lei all'inizio è contraria ma dopo esser sfuggita al tentativo d'omicidio da parte di una detenuta pagata dai Levante cambia idea e comincia a fare i nomi dei suoi nemici. Ruggieri però vuole di più, vuole quello di Genny Savastano, che cerca il rifugio dove la procura ha nascosto Patrizia ma si vede rifiutare l'aiuto da parte dello zio. Michelangelo annuncia ai suoi fratelli e al padre che ha deciso da che parte schierarsi: con sua moglie e la figlia che stanno per avere. Intanto Enzo deve piangere la morte della fidanzata Maria, uccisa in un agguato di 'o Diplomato.

Genny uccide in un'imboscata lo zio Gerlando, la moglie e la loro scorta. Lascia viva Grazia, lascandole l'incarico di annunciare a tutti che lui è tornato. Poi manda i suoi uomini a prendere Patria e Michelangelo dal nascondiglio della procura, fa uccidere la scorta e li fa evadere. Sembra volerli far salire su un aereo per farli fuggire, prima però parla con Patrizia. Le chiede se ha fatto il suo nome a Ruggieri, lei nega, lui però non le crede e la uccide, mentre il portavoce del Maestrale fa lo stesso con Michelangelo dentro l'aereo. Alla fine della stagione, Gennaro si va a ritirare nel suo rifugio e inizia la sua latitanza.

Gomorra - Stagione finale: ecco cosa vedremo

Lo scontro tra i Levante e Patrizia ha lasciato Napoli in macerie, costringendo Genny a rinunciare al suo sogno di normalità e a tornare in campo. Ma ora è braccato dalla polizia, costretto in un bunker e senza più Azzurra e Pietrino, abbandonati per garantire loro una vita migliore. Il suo unico alleato è ora ‘O Maestrale, il misterioso boss di Ponticelli. La guerra è imminente e i nemici agguerriti. Ma arriva una scoperta: Ciro Di Marzio è vivo, in Lettonia. E per Genny nulla sarà più come prima.