Gomorra 4, trama e recensione dell’episodio 9

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Fabrizio Basso

Gomorra 4 perde un altro protagonista e vede indebolirsi il clan dei Capaccio. Dall'altra parte c'è la rinascita dei talebani di Sangueblu. Per Patrizia la situazione si fa complicata perché apprende che il traditore lo ha dentro le mura di casa... Leggi la recensione del nono episodio della quarta stagione di Gomorra - La serie.

(@BassoFabrizio)

Gomorra 4, episodio 9: la trama

O' Crezi e i suoi rubano la droga dei Talebani


Genny va a trovare Valerio al cimitero, nella cappella di famiglia: guarda la foto e gli sputa in faccia. Intanto nel capannone dei Capaccio tira brutta aria, è arrivata una soffiata e si stanno preparando le armi per lo scontro: Ferdinando O’ Crezi vuole partecipare alla spedizione, ma suo fratello Elia O' Diplomato lo ferma e gli dice: “La guerra la fanno i soldati, il comandante deve fare solo la strategia”. Dopodiché arriva la frase “andiamo a fare la spesa uagliò” e il piccolo esercito parte, una macchina e le moto a scortarla. Siamo nel centro storico, quel dedalo di vicoli che ci si perde: un colpo solo e il ragazzo di guardia viene ucciso. Poi, rompendo un tubo per l’acqua piovana, ecco cadere a terra i pacchetti pieni di droga. Altra roba è nascosta in un muro. Mentre viene portata a termine la razzia, l’auto è ferma davanti a uno scalone. Si avvicina un “guardiano” e quando l'uomo dice ai nuovi arrivati che lì non possono sostare viene freddato. Dalla macchina scendono in due, uno è proprio ‘O Crezi: il generale è voluto andare a combattere. Ma prima c’è da prendere altra droga celata in una edicola sacra. Ed è in quel momento che scoppia l’inferno ma ‘O Crezi e i suoi riescono ad allontanarsi senza danni.

Sangueblu cerca l'alleanza con Patrizia contro i Capaccio: lei rifiuta

Genny è davanti alla televisione, sintonizzato su SkyTg24, e ascolta le notizie sulle sparatorie della notte prima a Forcella: “Gli inquirenti seguono la pista delle rivalità tra clan”, dice il giornalista. Le vittime sono giovanissime. Savastano è impietrito. Quando dicono che in centro è arrivato il questore di Napoli spegne la televisione. Dal tetto di un palazzo, Sangueblu e i suoi osservano la scena della sparatoria e si dicono che sono rimasti senza un grammo di roba: “Un regalo di Valerio”, dice sardonico qualcuno. C’è chi vuole rispondere al fuoco e chi è più prudente e dice che “una guerra ‘mo non possiamo permettercela”. Enzo tace. Ascolta e tace. Poi si mette in mezzo e quasi sussurra: “I Capaccio sono venuti qui perché sentivano di poterlo fare, la guerra è già cominciata. Ma sono d’accordo con voi non possiamo stare soli”. Sale in scooter e va a incontrare Patrizia: “I capaccio sono usciti, bisogna fare qualcosa: stai con noi o aspetti che qualcuno si venga a prendere Secondigliano?”. Lei replica che non farà la guerra con nessuno e che “Secondigliano deve continuare a essere indipendente”.

Sangueblu prepara un agguato per eliminare O'Crezi, ma c'è una spia: A'Golia

Intanto Genny è negli uffici della sua società con Tiziana Palumbo che gli rammenta che domani c’è la conferenza stampa, l'occasione giusta per ricordare la figura di Alberto Resta. Sangueblu torna cupo dai suoi e comunica loro che sono da soli in questa guerra. Poi come un vero generale arringa i suoi a scoprire tutte le abitudini dei Capaccio: “Forcella è nostra e nessuno se la deve prendere”. Ma c’è una spia, A’Golia, che informa Ferdinando ed Elia, che però sono tranquilli. Sanno che i Talebani sono in difficoltà, bisogna solo aspettare: “Ogni acqua arriva al mare”. Intanto si scopre che O’ Crezi tutte le settimane va a fare i massaggi…ed è proprio la sera giusta, una occasione da non perdere. Mentre Gennaro Savastano è dal chirurgo estetico per togliersi la cicatrice dal volto e per eliminare i suoi tatuaggi, nel centro storico si prepara la guerra. Nel centro massaggi tutto è pronto per l’agguato, ma O’ Crezi è allertato, A’ Golia ha fatto la soffiata. Sangueblu riesce a fuggire, i Capaccio si arrabbiamo, doveva morire. Sangueblu è completamente smarrito.

Sangueblu riceve il testamento di Valerio, uccide A'Golia, cattura O'Crezi

Azzurra è felice per la scelta del marito di ricorrere alla chirurgia estetica. Significa non solo cancellare dei segni sul corpo, ma anche il passato. Gennaro vorrebbe andare alla conferenza stampa ma non può perché come gli ricorda la moglie “io so che sei cambiato, ma per il mondo sei Gennaro Savastano, il boss di Secondigliano”. A’ Golia è preoccupato perché Enzo è sopravvissuto, così si incontra con i Capaccio che gli dicono che può pensarci lui a eliminare il suo amico. Intanto Enzo, tornando a casa, trova ad aspettarlo il papà di Valerio con una busta: “Mi ha detto che se moriva dovevo farvi avere questa. Per mio figlio eravate la famiglia sua, mi ha detto proprio così”. Enzo legge quello che c’è scritto e resta pietrificato, poi raduna i suoi: “Abbiamo perso un’altra battaglia ma non è finita ancora”. Sangueblu carica i ragazzi, impartisce gli ordini. Poi resta solo con Bell’e Buono e A’ Golia: il primo vuole andare con Enzo, ma sta per diventare padre, e l'amico non vuole rischiare un altro orfano, già c’è la creatura di Sasà senza padre. Va in missione con A’ Golia, che si prepara a giustiziarlo: “Questa è l’ultima strunzata che hai fatto”. Ma stavolta i Talebani sono pronti: A' Golia viene ferito a entrambe le braccia e sa che deve morire. Urla a Enzo che non è nessuno, ma ormai la sua ora è arrivata. O’ Crezi viene catturato e portato via. Ci sono altri due traditori che corrono a rapporto da Elia: gli dicono che non sapevano della trappola. Lui lo sa, ma se vogliono restare in vita devono riportargli a casa il fratello “prima di subito”. Intanto Ferdinando penzola dal soffitto di una cava appeso per le braccia: non parla, sa che se lo fa verrà ucciso, ride sprezzante e subisce bastonate sul corpo. Più "crezi" (crazy) di così si muore!

Sangueblu racconta a Patrizia che a tradire tutti sono stati i Levante. Poi giustizia O' Crezi

Genny va a scuola a prendere il figlio e trova Ruggieri: gli chiede se suo figlio può andare a giocare a casa loro, che si farà carico lui di andare a prenderlo a casa e poi riportarlo. Il magistrato gli dice che non deve disturbarsi e la risposta è: “Abbiamo detto di dirci sempre la verità, e questa non è la verità. La questione non è il disturbo, ma il fatto che io sono Gennaro Savastano”. Intanto Bell’e Buono va in ospedale, sta per diventare papà e trova molti talebani che gli dicono che Enzo sta perdendo e vogliono che si schieri contro Sangueblu: “Abbiamo fatto tante cose belle insieme ma ora non siamo più ‘uaglioni, è meglio che passiamo con i Capaccio”. Ma quale è il prezzo per tutto questo? Squilla il telefono, è Enzo, deve rispondere, tutti lo guardano: “Dobbiamo festeggiare gli dice”. Come si chiamerà il bimbo? “Anna vuole Valerio come suo nonno, ma io ho detto no, non può portare il nome di un traditore”. Per Sangueblu è tutto chiaro, ha già chiuso la telefonato quando Bell’e Buono gli dice: “Voglio chiamarlo come te perché mi sei fratello”. Enzo si incontra con Patrizia e gli porta O’ Crezi ormai ridotto a una maschera di sangue. Ferdinando confessa: sono stati Mickey, il fresco marito, e il suo clan a fare la soffiata alla polizia e poi a rimettere in circolo parte della roba. “Tuo marito ti ha fottuto due volte, una volta nel letto e una negli affari”, sono le ultime parole di O' Crezi. Lei è una sfinge, Sangueblu la scuote, le dice che sono morti tanti suoi fratelli, ma che lei è ancora in tempo a reagire. E poi sull’ennesima risata luciferina di Ferdinando lo uccide.

 

Gomorra 4, Episodio 9: la recensione

Un'altra puntata ricca di colpi di scena, un'altra puntata dove nulla è come sembra. Come nella vita: chi credi sia al tuo fianco è il primo a pugnalarti. Tanti sono i momenti clou in questo nono episodio perchè si ridisegnano gli equilibri. L'attacco dei fratelli Capaccio al regno di Sangueblù sembra sia la spallata definitva a un boss che sta perdendo consensi. Ma la sua capacità di ragionare va oltre i fratelli lasciati sul campo e la diffidenza di alcuni dei suoi. Gli serve un guizzo e gli arriva tramite un messaggio postumo di Valerio che gli spiega cosa sta succedendo. E ora sì che Enzo sa chi è il traditore e chi è il nemico. Finge di fidarsi di O' Golia e di andare a un appuntamento e quando il traditore estrae la pistola per giustiziarlo ecco che i fedelissimi di Sangueblu intervengono e giustiziano il Giuda, per poi catturare O' Crezi. E' la dimostrazione che a Gomorra nulla è mai finito. E anche Patrizia, che dopo avere avuto in dono di nozze Secondigliano, si è fatta scura in volto, sembra schiacciata da neri pensieri, si trova ora ad affrontare una realtà inimmaginabile: il suo vero nemico lo ha sposato, è il clan di suo marito. Lo viene a sapere dalla voce supponente di O' Crezi che nonostante le percosse subite resta tracotante. Sono i suoi ultimi ghigni: lo uccide Sangueblu con un colpo in testa. E ora davvero inizia un'altra storia.

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