The White Lotus, l'ideatore svela un legame tra le famiglie di diverse stagioni

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Camilla Sernagiotto

Camilla Sernagiotto

Credits: Webphoto e Ansa

Mike White svela l’insolito legame tra la prima e la terza stagione della serie televisiva cult. Il creatore dello show l’ha rivelato durante la celebrazione organizzata da HBO Max per festeggiare le 23 candidature agli Emmy di The White Lotus

L’ideatore della serie televisiva The White Lotus, Mike White, ha svelato l’insolito legame tra le famiglie della prima e della terza stagione del suo show cult. Il creatore della serie l’ha rivelato durante la celebrazione organizzata da HBO Max per festeggiare le 23 candidature agli Emmy di The White Lotus.

 

Ricordiamo che la serie tv è ambientata in un resort esclusivo che porta lo stesso nome e che, stagione dopo stagione, cambia destinazione. Ad oggi lo show conta tre capitoli già disponibili su HBO Max (e in Italia in esclusiva su Sky e in streaming solo su Now), mentre il quarto è in fase di arrivo. Il resort di lusso rimane lo scenario di ciascuna stagione, cambiando però di volta in volta la meta turistica in questione, per un format in continua evoluzione.
Uno degli elementi che hanno reso il progetto un fenomeno televisivo è senza dubbio il cast e ogni nuovo capitolo diventa occasione di discussione proprio per gli interpreti scelti e per i personaggi che animano le vicende.
Ma scopriamo quali legami familiari inaspettati ha svelato Mike White.

La genesi delle famiglie Mossbacher e Ratliff

Durante l’evento celebrativo, Mike White ha raccontato come siano nati i nuclei familiari più emblematici della serie: i Mossbacher della prima stagione e i Ratliff della terza. Nel farlo, ha svelato anche il criterio seguito nel casting.

 

Le sue parole sono state chiare: “La prima stagione, abbiamo creato questa famiglia con Sydney Sweeney e Fred Hechinger e poi Steve Zahn e li abbiamo messi insieme per la prova davanti alla telecamera e ho pensato: ‘Oh, queste persone si somigliano davvero. Sembrano proprio una famiglia’. Poi mi sono detto: ‘Dobbiamo fare la stessa cosa con i Ratliff’. Ho pensato: ‘Devono somigliarsi, magari la versione mora di quella famiglia’. Non so se siano altrettanto perfettamente adorabili biondini come nella prima stagione, ma sono fantastici, penso che diano davvero l’impressione di essere imparentati. Lo spettatore deve crederci”.

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Il ruolo delle famiglie nella narrazione

Sia nella prima che nella terza stagione, i Mossbacher e i Ratliff hanno occupato un posto centrale nella trama. Si tratta di famiglie composte da genitori e figli adolescenti o giovani adulti, la cui dinamica interna diventa uno degli aspetti più appassionanti della serie. Senza di loro, sottolinea White, The White Lotus non avrebbe lo stesso impatto.

 

Con la quarta stagione all’orizzonte, ci si aspetta di vedere nuovamente un nucleo familiare costruito con la stessa attenzione, capace di incarnare quelle dinamiche che White ama raccontare. La sua abilità non si limita al casting: la scrittura dei rapporti familiari nella serie possiede una forza e una naturalezza che la distinguono da molte altre produzioni televisive.

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Un parallelismo che affascina

Guardando i Ratliff nella terza stagione, è inevitabile che riaffiori il ricordo dei Mossbacher della prima. Le somiglianze tra le due famiglie non passano inosservate e contribuiscono a creare un filo narrativo sottile ma efficace.


Mike White sembra avere una visione molto precisa: costruisce famiglie credibili, capaci di suscitare interesse e di restare impresse nello spettatore. I Mossbacher e i Ratliff appaiono al tempo stesso distaccati e autentici, talmente consapevoli di sé da rendere difficile ogni giudizio esterno.

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L’eredità di The White Lotus

Il metodo di selezione del cast utilizzato da Mike White rappresenta una delle ragioni principali del successo della serie. L’intuizione di creare famiglie così coese e realistiche è diventata parte integrante dell’identità stessa di The White Lotus.

 

Una scelta che, con il passare delle stagioni, contribuisce a consolidarne l’eredità televisiva.

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