Obi Wan Kenobi, tutto quello che c’è da sapere sulla serie evento di Star Wars

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Dall'evoluzione del personaggio interpretato da Ewan McGregor al ritorno di Hayden Christensen nei panni di Darth Vader, sino ai legami con la trilogia prequel e la trilogia originale, scopriamo i segreti della serie che debutta oggi, 27 maggio, su Disney + (visibile anche su Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick)

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L’ultima volta che avevamo visto Ewan McGregor nei panni di Obi Wan Kenobi era il 2005 nel film Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith. Distrutto dal tradimento suo migliore amico e apprendista Jedi, Anakin Skywalker, passato al lato oscuro della forza e trasformatosi in Darth Vader, Obi Wan, sull'asteroide Polis Massa, si congedava dalla saga creata da George Lucas con questo scambio di battute con il maestro Yoda

Yoda: "Maestro Kenobi, aspetta un momento. Durante il tuo ritiro su Tatooine, addestrare ho pensato di farti."

Obi-Wan Kenobi: "Addestrare?"

Yoda: "Un vecchio amico conosce la via per l'immortalità! Un amico tornato dal mondo di là della Forza: il tuo antico Maestro!"

Obi-Wan Kenobi_ "Qui-Gon."

Yoda: "Come comunicare con lui io t'insegnerò!"

Nell'ultima scena del film il maestro Kenobi, sbarcato su Tatooine, consegnava un Luke Skywalker in fasce agli zii Owen Lars (Joel Edgerton) e Beru Whitesun Lars (Bonnie Piesse).

 

E ora McGregor torna a sguainare la spada laser in Obi Wan Kenobi. Una miniserie in 6 puntate (ambientata 10 anni dopo le vicende narrate in La vendetta dei Sith) in onda su Disney+ a partire da venerdì 27 maggio con i primi due episodi. Dopo la premiere, la serie proseguirà con un episodio a settimana ogni mercoledì, fino all’episodio finale, in arrivo mercoledì 2 giugno. 

Obi-Wan Kenobi, il cast della serie di Star Wars

Oltre al protagonista Ewan McGregor, Hayden Christensen, che aveva interpretato Vader ne La Vendetta dei Sith, torna per la prima volta a interpretare questo ruolo in Obi-Wan Kenobi.

Accanto a McGregor e Christensen, il cast comprende Moses Ingram, Joel Edgerton, Bonnie Piesse, Kumail Nanjiani, Indira Varma, Rupert Friend, O’Shea Jackson Jr., Sung Kang, Simone Kessell e Benny Safdie.

Obi-Wan Kenobi è diretta da Deborah Chow, che è anche la showrunner e una degli executive producer. Gli executive producer comprendono anche Kathleen Kennedy, Michelle Rejwan, Ewan McGregor e Joby Harold.

Per la serie, la regista e Lucasfilm hanno assemblato un’impressionante squadra di filmmaker, che comprende il direttore della fotografia Chung-Hoon Chung, i co-scenografi Todd Cherniawsky e Doug Chiang, i montatori Nicolas De Toth e Kelley Dixon, la costumista Suttirat Anne Larlarb, il visual effects supervisor Patrick Tubach, lo stunt coordinator JoJo Eusebio, Natalie Holt, che si è occupata della colonna sonora della serie, e John Williams, che ha composto il tema originale di Obi-Wan.

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La trama della serie tv Obi-Wan Kenobi

La serie evento Obi-Wan Kenobi racconta una storia intensa, emozionante e ricca d'atmosfera costruita attorno ai personaggi, che esplora il modo in cui Obi-Wan si è trasformato dall'eroe guerriero dei prequel al Maestro Jedi dall'atteggiamento zen della trilogia originale. La storia è caratterizzata dall'avventura e dallo spettacolo tipici dei film di Star Wars.

Anche se la serie getta un ponte tra la trilogia prequel e la trilogia originale, essa si sviluppa soprattutto a partire dagli eventi raccontati in Star Wars: La Vendetta dei Sith.

Ewan McGregor, che fa il suo ritorno nella galassia di Star Wars e torna a interpretare il venerabile Maestro Jedi per la prima volta dopo Star Wars: La Vendetta dei Sith, ritiene che Obi-Wan si trovi in una situazione molto diversa rispetto alla trilogia prequel, sia psicologicamente sia spiritualmente. “Siamo partiti dall'idea che fosse una persona spezzata”, afferma McGregor. “Era un uomo distrutto dall'esperienza dell’Ordine 66 e dal fatto di aver perso la fede. Pensavo che sarebbe stato interessante condurlo in un luogo più oscuro e poi, nel corso della serie, vederlo ritrovare la propria fede e tornare ad essere l’Obi-Wan che tutti conoscevamo e amavamo”.

“È un periodo diverso”, afferma anche Hayden Christensen, che torna a interpretare il ruolo di Darth Vader nella serie. “La Repubblica è caduta per mano dell'Impero e Obi-Wan è costretto a nascondersi. Vader sta dando la caccia a tutti Jedi rimasti perché rappresentano un’opposizione. È un ordine emanato direttamente dall’Imperatore, ma per lui è molto più di questo: è una questione personale. Dentro di sé, Vader lotta costantemente con la sua identità personale: cerca di sterminare i Jedi per cercare di uccidere quella parte di se stesso”.

Ogni storia che si rispetti ha bisogno di un grande antagonista, e nel caso di Obi-Wan Kenobi si tratta degli Inquisitori. Guidati dal Grande inquisitore, gli Inquisitori sono sicari reclutati dall’impero, che seguono gli ordini di Darth Vader e hanno il compito di cacciare e uccidere tutti i Jedi superstiti.

In realtà, il Grande Inquisitore era apparso per la prima volta nella serie animata Star Wars Rebels. Le persone che conoscono quella serie ricorderanno perfettamente questo terrificante antagonista dotato di una spada laser a giroscopio rossa con doppia lama. È l’Inquisitore con il grado più alto e fa rapporto direttamente a Darth Vader. È Rupert Friend a dare vita al Grande Inquisitore in Obi-Wan Kenobi.

Reva, interpretata da Moses Ingram, è la “Terza Sorella” degli Inquisitori e una guerriera eccezionalmente abile. È totalmente determinata a portare a termine l’obiettivo di lunga data dell’Impero: eliminare tutti i Jedi dalla galassia.

Ingram non avrebbe mai immaginato di entrare a far parte dell'universo di Star Wars. Ammette di essere rimasta “molto sorpresa” e afferma: “Probabilmente la mia reazione deve essere apparsa piuttosto stoica, ma soltanto perché ero davvero sorpresa. Avevo visto La Vendetta dei Sith. E poi ho visto anche i film più recenti, con John Boyega e Daisy Ridley. Ma ottenere questo ruolo è stata un'esperienza davvero folle, perché quando vedevo quei film non avrei mai immaginato di poterne parte”. 

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Deborah Chow, la regista della serie Obi-Wan Kenobi

Deborah Chow si è unita alla serie in qualità di regista dopo aver fatto la sua prima incursione nella galassia di Star Wars dirigendo due episodi di The Mandalorian, la più importante serie di Star Wars creata per Disney+, premiata con l’Emmy® Award. Chow si era adattata in modo molto naturale all'innovativa modalità produttiva e allo stile narrativo di quella serie: questo la rendeva perfetta anche per questo progetto.

“Avevo appena finito di dirigere alcuni episodi di The Mandalorian quando Lucasfilm mi ha contattata per parlare di Obi-Wan Kenobi”, afferma Chow. “Questa storia è ambientata 10 anni dopo La Vendetta dei Sith. Quindi ci troviamo a metà tra le due trilogie: si tratta di un periodo molto interessante da esplorare, perché non è stato sviluppato molto”.

Aggiunge: “Fin dall'inizio, la caratteristica che ho amato di più di questo progetto era il fatto che fosse costruito attorno ai personaggi. Lo trovavo davvero entusiasmante”. Chow ammette che le esperienze vissute in The Mandalorian l'hanno preparata per Obi-Wan Kenobi. “Penso che non avrei mai potuto realizzare questa serie senza aver prima diretto The Mandalorian”, afferma Chow, “per tutta una serie di ragioni che riguardano il mondo di Star Wars. Ho imparato moltissimo da Dave Filoni e Jon Favreau. Sono stati i miei mentori in questa galassia: mi hanno aiutato a comprendere lo stile narrativo e il tono che caratterizzano Star Wars. E la seconda parte di questa preparazione riguarda la tecnologia e Stagecraft, che ho adorato”.

Come molti degli altri membri del cast di Obi-Wan Kenobi, McGregor nutre un grande rispetto per Chow, sia come regista sia come leader. “Possiede tutte le caratteristiche di una grande regista”, afferma. “Le sue indicazioni migliorano tutto ciò che faccio, rendendolo più interessante e profondo. Conosce queste storie e questi personaggi come le sue tasche. È anche molto fiduciosa e sicura di sé. Non l'ho mai vista stressata o in preda al panico. Dirige la sua squadra in prima linea. Riesce a creare un'atmosfera davvero grandiosa sul set. Era un piacere andare a lavoro ogni giorno”.

“Sa fare qualsiasi cosa”, concorda Christensen. “Possiede un insieme davvero completo di competenze, sia come filmmaker sia come narratrice. È bravissima con gli attori e con lo sviluppo dei personaggi. Comprende benissimo la storia e quindi è in grado di confezionare in modo ugualmente efficace scene drammatiche, sequenze d'azione o momenti ricchi di suspense. Conosce alla perfezione tutti gli strumenti dell'arte cinematografica”.

Moses Ingram si trova d'accordo nell’affermare che la riuscita di un film o una serie dipenda sempre dalla leadership sul set. “È una situazione che parte dall'alto”, commenta. “Non si può creare un ambiente di lavoro sano se le cose non sono sane ai vertici. E lei ha svolto un lavoro davvero meraviglioso nel coltivare questa atmosfera sicura, creando un set in cui tutti sono disponibili e gentili. Si vede che dedica tutta se stessa al proprio lavoro”. 

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McGregor, che confessa di essere particolarmente affezionato alla trilogia originale degli anni Settanta e Ottanta essendo cresciuto con quei film, ha scoperto che, nel corso di quasi due decenni, la generazione cresciuta con i prequel ha sviluppato una nostalgia molto simile nei confronti dei tre film di Star Wars in cui lui ha recitato.

“Le generazioni più giovani adorano i film che io e Hayden abbiamo fatto: sono cresciuti guardando quei film”, afferma. “Sono stato felicissimo di scoprire che il lavoro che abbiamo svolto in quei film è davvero molto amato e apprezzato. Durante la mia preparazione per questa serie, ho rivisto tutti e nove i film di Star Wars per tornare in questo mondo, ed è stato bellissimo rivedere i nostri tre film. Mi sono piaciuti moltissimo”.

Anche Christensen si è reso conto dell'apprezzamento crescente nei confronti dei prequel in cui ha recitato, e del modo in cui il loro potere ha resistito ed è cresciuto nel corso degli anni. “Star Wars ha il potere di restare impresso”, afferma. “È straordinario pensare all'enorme significato che questi film rivestono per così tante persone. Questi film restano attuali perché ci permettono di scoprire moltissime cose su di noi e sul mondo che ci circonda. Impariamo a distinguere il bene dal male e ci rendiamo conto che essere un eroe significa sacrificarsi per qualcosa di più grande. E queste sono state le fondamenta che hanno consentito ad altre persone di unirsi a questa galassia e raccontare nuove storie ambientate nell'universo di Star Wars”.

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