Il Re, rivolta in carcere. Le foto degli episodi finali della serie tv con Luca Zingaretti

Amir cerca di riportare la calma e dice agli altri che la situazione in cui si trovano è colpa di uno solo di loro. Testori interviene, temendo per Amir, e lo porta via, isolandolo dagli altri detenuti islamici

Testori porta ad Amir la copia manomessa de Le mille e una notte, chiedendogli se riesce a trovare un messaggio nascosto

Raggiunta dalla pm Lombardo sotto casa, la comandante Massini le rivela della cellula jihadista presente al San Michele. Poi, mentre l'accompagna verso il carcere in auto, La pm ribadisce la sua tesi: Testori ha ucciso Lackvoic e se Sonia non la aiuterà nelle indagini, sarà incriminata per favoreggiamento

Venuta a sapere che i servizi segreti hanno aperto un fascicolo su Bruno, Gloria va a trovare l'ex marito per riferirglielo. E gli rivela di aver sospettato che a uccidere Lackovic fosse stato lui

Amir trova e traduce altri versetti de Le mille e una notte sottolineati

Testori mette insieme i pezzi del puzzle, convoca i suoi agenti e dice loro cosa ha scoperto: in carcere c'è il successore di Abu Asifa, Lackovic ha provato a farlo evadere ed è per questo che ha ucciso Iaccarino. Ora l'obiettivo è trovare il leader jihadista prima che venga aiutato da qualcuno a lasciare il carcere

Testori decide di chiudere nelle celle tutti i musulmani. Ahmed protesta, ma il direttore lo ammonisce: "Ti consiglio di pensare molto attentamente a tutto quel che fai"

Hamed si taglia le vene dei polsi ed esce dalla cella grondante sangue. Viene preso e portato in infermeria

Testori si confronta ancora con la comandante Massini per chiederle da che parte sta. Le dice di sospettare che lei lo stia tradendo, indagando per la pm Lombardo. Le dice di capirlo e le rivela di aver ucciso Lackovic. Ammette di aver commesso un errore, di aver fatto una cosa stupida, ma anche che Lackovic meritava di morire. Quindi la invita ad andare a denunciarlo

Durante la preghiera, la voce di Amir in filodiffusione si interrompe bruscamente. Testori corre nella stanza in cui si trova l'imam per trovarlo privo di vita, strangolato in pieno giorno con un cavo elettrico. I detenuti musulmani sospettano che Amir sia stato ucciso dagli agenti

Sonia intanto decide di non collaborare con la pm Lombardo. Testori e i suoi scoprono che il detenuto che voleva fare evadere il leader jihadista e che potrebbe aver ucciso Amir è Farid

La pm Lombardo parla col suo assistente, alla ricerca di una strategia definitiva per incastrare Testori

Nel frattempo al San Michele i detenuti musulmani danno fuoco alle loro brande. Testori decide di farli uscire ma dice ai suoi, in assetto anti sommossa, di bloccare le scale per non farli scendere. I detenuti che escono armati vengono bloccati dagli agenti con cui ingaggiano una dura collutazione

Anche Testori, armato di casco e manganello, partecipa alla lotta con i detenuti

Testori chiama i rinforzi per sedare la rivolta e far perimetrare il carcere impedendo l'evasione del leader jihadista. Ma la situazione degenera ancora

Osservando i detenuti dall'alto, Testori capisce chi è il leader jihadista che deve evadere: Bilal. Farid prova ad aggredire prima Testori e poi la comandante Massini, ma quest'ultima riesce a colpirlo con un coltello, liberandosi della sua stretta e uccidendolo. Ormai braccato, Bilal prova a gettarsi oltre le mura del carcere, ma Testori lo acchiappa per un piede, salvandogli la vita e permettendone l'arresto. L'uccisione di Farid da parte della comandante Massini viene insabbiata

La pm Lombardo arriva in casa di Testori. In mano ha una bustina con della cocaina, trovata nell'auto del direttore del carcere. Non avendo altro di concreto contro di lui, decide di incastrarlo per paccio e lo fa arrestare