Domina, la recensione della serie tv su Livia Drusilla con Kasia Smutniak

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Linda Avolio

L'Antica Roma come non è mai stata raccontata prima: leggi la recensione di 'Domina', la serie tv che porta in scena la vita di Livia Drusilla, la terza moglie di Cesare Augusto, una produzione Sky Original, interamente disponibile on demand e in streaming su NOW. ** ATTENZIONE, SPOILER SU TUTTO, ANCHE SUL FINALE!! **

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Domina, cosa succede nella serie tv

Roma, 43 a.C.. È passato un anno dall’assassinio di Cesare, ma la Repubblica è ancora in crisi, lacerata da guerre intestine. L’adolescente Livia Drusilla, figlia del repubblicano Marco Livio Druso Claudiano, è costretta a sposare il cugino Tiberio Claudio Nerone, perché per una donna patrizia dell’epoca non c’erano molte alternative al matrimonio. Anzi, non c’erano proprio alternative al matrimonio, che più che un’unione di anime era un’unione di famiglie. È proprio la sera delle nozze che Livia incappa in Gaio Giulio Cesare Ottaviano, il figlio del dittatore defunto, che è comunque stato invitato in segno di rispetto. Non c’è però tempo di approfondire la conoscenza, un po’ perché Livia è andata in sposa a un altro, un po’ perché Gaio è impegnato, insieme al fedele amico d’infanzia Agrippa, nel rinsaldamento del Secondo Triumvirato (insieme a Marco Antonio e Marco Emilio Lepido) e nella guerra contro i cesaricidi e i nemici del padre adottivo, cioè i repubblicani. Come la Storia ci insegna, ad avere la meglio furono proprio Gaio e compagni, così Livia – che nel frattempo ha dato alla luce il suo primo figlio, Tiberio – è costretta a fuggire da Roma insieme al marito, a qualche schiavo, e all’amica Antigone, un’ex schiava liberata proprio da suo padre il giorno del suo matrimonio. Mentre sua figlia si nasconde nei boschi, Marco Livio Druso imbraccia le armi. Durante la famigerata battaglia di Filippi, però, capisce che ormai non c’è più niente da fare, così si toglie la vita. Intanto Livia, dopo essere stata aggredita nel bosco e dopo aver ucciso un uomo per evitare uno stupro ad Antigone, arriva fino in Sicilia, dove rimane per circa un anno, ospite di Sesto Pompeo, di cui diventa tra l’altro l’amante. La sua migliore amica, però, non è più con lei: è stata lasciata indietro dopo essere stata colpita duramente in testa dal marito di Livia durante un alterco.

Quando la situazione finalmente è sotto controllo, Gaio, Marco Antonio e Lepido concedono finalmente l’amnistia ai nemici, così Livia e la sua famiglia possono tornare a Roma, ma non nella loro casa. Nuovamente incinta (di Druso, il suo secondo figlio) e intenzionata a migliorare la propria condizione – il matrimonio con Tiberio Claudio Nerone è stato a dir poco fallimentare –, la nostra propone un accordo a Gaio, che nel frattempo si è sposato con Scribonia, la migliore amica di sua sorella Ottavia: se lui la sposerà, la sua posizione politica diventerà più sicura e, soprattutto, legittima, inoltre la sua discendenza patrizia rinsalderà ancora di più il suo potere. Gaio, che è estremamente affascinato da lei, accetta e divorzia dalla moglie il giorno dopo la nascita della loro prima figlia, Giulia. Intanto Livia si è messa alla ricerca di Antigone. La trova nel lupanare (il bordello) gestito dalla scaltra Balbina (Iinterpretata da Isabella Rossellini), una donna senza scrupoli. La poverina, infatti, è stata trovata da chissà chi nel bosco ed è stata venduta nonostante il suo status di cittadina a tutti gli effetti. Ad ogni modo, dopo l’accordo con Gaio Livia riesce a liberarla e la porta con sé nella sua nuova residenza. Tiberio e Druso, invece, resteranno col padre, come prevedere la legge dell’epoca.

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Domina, il cast e i personaggi della serie tv. FOTO

Più di un decennio dopo, Livia è ancora sposata con Gaio, ed è incinta. Finalmente arriverà l’atteso erede? Intanto Tiberio (che la disprezza) e Druso sono tornati a vivere con lei dopo la morte del padre – avvelenato in gran segreto da Antigone, che, nel frattempo, ha avvelenato anche Balbina, una giusta compensazione, non c’è che dire –, ma in quell’affollata casa è bene guardarsi costantemente le spalle. Ottavia, infatti, non si fida di lei, e la cosa è reciproca. Livia, però, è tenuta in grandissima considerazione da Gaio, che si rivolge spesso a lei per le questioni politiche più delicate. Per esempio, sarebbe arrivato il momento di restituire il potere nelle mani del Senato: che fare? Su consiglio della consorte, il futuro imperatore non solo fa una bella figura rimettendo il suo mandato, ma, addirittura, viene acclamato a gran voce dalla maggioranza dei senatori, che decidono di affidargli nuovamente il potere proprio grazie all’ottimo lavoro fatto fino a quel momento. Gli anni tumultuosi di Roma, infatti, sono ormai lontani…e anche la Repubblica… Livia, che ha promesso al padre di impegnarsi a restaurarla, combatte nelle retrovie un gioco tanto fine quanto pericoloso. È in questo periodo che la figlia di Marco Livio Druso si riavvicina a Pisone, un amico di vecchia data del padre, per chiedergli il suo supporto: deve fidarsi di lei, non tradirà la sua promessa.

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Domina, Kasia Smutniak e Nadia Parkes sulla serie e su Livia. VIDEO

Intanto (siamo nel 25 a.C.) Livia ha perso il bambino, che è nato morto. Le preghiere di Scribonia a Proserpina sembra siano andate a buon fine. La levatrice non ha dubbi: non potrà più avere figli. Antigone la sprona a dirlo subito a Gaio, che si trova in Spagna, ma lei prende tempo. Tornato suo fratello, Ottavia propone il matrimonio tra suo figlio Marcello e sua figlia Giulia, per unire ufficialmente le due famiglie. Gaio accetta con gioia, Giulia, che è innamorata di Iullo – il figlio che Ottavia ha avuto con Marco Antonio –, invece è furibonda. Ma neanche lei che è la figlia dell’uomo più potente di Roma può fare niente in merito, anzi, è suo dovere sposarsi e dare a suo padre dei nipoti. Tramite Scribonia e Ottavia, le voci di corridoio sull’impossibilità di Livia di avere altri figli raggiungono Gaio. Marito e moglie affrontano un discorso a dir poco spiacevole, e lei, per sollevarlo da una scelta difficilissima, decide di andarsene via, di lasciarlo libero. Prima, però, mette zizzania tra il consorte e Agrippa, che si offende a morte quando scopre che Giulia è stata promessa in sposa all’odiato Marcello e che un’imminente campagna militare è stata affidata a un altro generale. La strategia funziona alla perfezione: Gaio rimane così colpito da questo gesto che alla fine sceglie di non divorziare. Inoltre, dopo una brusca discussione con il suo migliore amico, ha disperatamente bisogno di avere qualcuno di fidato al suo fianco. In merito alla questione della successione, poco male, ci penserà Giulia a dargli un erede! Anche Marcello, però, non è propriamente felice del suo imminente matrimonio.

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Domina, di cosa parla la serie tv Sky Original su Livia Drusilla

Circa due anni dopo, una terribile malattia si abbatte su Roma, colpendo un po’ ovunque. Neppure Gaio è risparmiato dal morbo, che lo costringe a letto e che rischia seriamente di farlo passare a miglior vita. Antigone, che conosce molto bene le erbe – che possono uccidere, ma che possono anche salvare la vita – vorrebbe aiutarlo, ma Ottavia non glielo permette, preferendogli Musa, il medico di famiglia, che però non sembra azzeccarne una… Mentre la fidata amica di Livia e Ticone, il suo compagno, anche lui un uomo libero, si occupano degli schiavi caduti malati, la moglie del moribondo prova a evitare che Marcello venga nominato suo successore a tutti gli effetti. Di nuovo, Livia si trova a scommettere col caso, ma alla fine, grazie alla sua furbizia e al suo coraggio – e anche un po’ alla sua disperazione, ma d’altronde a mali estremi, estremi rimedi – riesce a evitare la morte del consorte, l’ascesa di suo nipote, che già si vedeva al posto dello zio, e un attacco letale da parte dei senatori che sostengono Marcello. Certo, le informazioni ottenute pagando una schiava di Scribonia, la germanica, e lo schiavo dello stesso Marcello, l'ispanico, sono risultate utili: non conta solo avere il denaro, conta anche spenderlo nella maniera migliore. Piccolo dettaglio: per far allontanare Ottavia da Gaio, Antigone avvelena “lievemente” una brocca di vino, ma finisce per mettere KO anche sua figlia Marcella, Musa e un altro paio di sventurati. Livia, che ha capito cos’è successo, vuole spiegazioni…e a quel punto capisce che è stata proprio la sua amica a far fuori il suo primo marito, altro che ostriche andate a male! Intanto Gaio, che si è ripreso, ha deciso: sarà sicuramente Marcello il suo erede. E a Marcello, nota Livia, non piacciono le ostriche, dunque bisognerà trovare un altro modo…

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Domina, le foto dal backstage della serie tv con Kasia Smutniak

Dopo aver fatto scorta di radice di belladonna, Antigone e Livia partono per Baia insieme alla vittima designata, a Giulia e a Iullo. Bisogna agire in fretta, perché in autunno Gaio adotterà Marcello, rendendo tutto ufficiale. Per l’occasione viene reclutato Aprio, lo schiavo ispanico del figlio di Ottavia, che è anche il suo amante: sarà lui, ovviamente dietro lauto compenso, a servire il cibo avvelenato. Mentre Giulia e Iullo si concedono qualche momento di passione, Ottavia, a Roma, trova il posto dove Aprio ha nascosto i numerosi sacchetti di monete che gli sono stati dati per i suoi “sussurri.” La sorella di Gaio non ci mette molto a capire cosa sta succedendo, e dopo questa scoperta anche Scribonia viene allertata…e anche lei scopre di avere una sussurratrice in casa, la germanica che abbiamo visto più volte parlare con Antigone. Questa volta è Tiberio – che intanto è stato scelto dal patrigno per una carica amministrativa – ad aiutare Livia: è lui, infatti, a far arrivare a Baia la notizia. Livia, Antigone e Ticone riescono a convincere Aprio a collaborare: o farà questo per loro, o farà una brutta fine. Se però li aiuterà, diventerà ufficialmente un uomo libero. Ma intanto Aprio ha scoperto Giulia e Iullo in una posizione a dir poco compromettente, e ha detto tutto a Marcello, che si chiude in camera e si mette a scrivere una lettera alla madre per avvisarla: finalmente potrà divorziare! La sera, per cena, viene servito uno stufato piccante. Nella ciotola di Marcello, sempre in camera, c’è però un’aggiunta che farà la differenza: la belladonna! Peccato che Aprio, prima di recarsi all’incontro con Ticone, che lo aiuterà a lasciare quel posto, abbia avvelenato anche il cibo di Giulia, quello di Iullo, e quello di Livia! È Antigone, che fa bere acqua di mare agli avvelenati, a evitare la strage. Marcello, però, non migliora, e dopo alcune ore di agonia muore. Ottavia fa giusto in tempo a dargli un ultimo saluto. Anche Aprio muore, strangolato da Ticone: mai lasciare in vita testimoni così scomodi. Il suo corpo viene seppellito sulla spiaggia, insieme all’anello rubato di nascosto al suo amante.

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Domina, in arrivo su Sky e NOW la serie tv con Kasia Smutniak

22 a.C.. Mentre Druso pensa più al divertimento che ad altro, Tiberio, più furbo del previsto, preferisce dedicarsi ai compiti affidatigli dal patrigno. Intanto Livia si ritrova in una posizione delicata quando sua cugina Porzia le chiede aiuto per salvare la vita a suo marito, Primo, l’ex governatore della Macedonia, accusato di tradimento per aver dichiarato guerra a delle tribù della zona che avevano accettato di sottomettersi, infrangendo di fatto i trattati di pace e calpestando la parola del Senato. L’ordine è arrivato direttamente da Gaio, ma ora Gaio nega ogni cosa. Lo scandalo è dietro l’angolo, ed è di nuovo Livia, maestra nel muoversi discretamente, a evitarlo. Primo, infatti, accetta l’esilio (oltre una cospicua somma di denaro), e in tribunale dichiara che è stato il defunto Marcello a dargli l’ordine. Un’altra crisi politica è stata scongiurata, e i cospiratori, stavolta grazie a una soffiata di Scribonia, che chiaramente non vuole la morte di Gaio, vengono neutralizzati. Corvino riesce a scappare, ma verrà trovato da Agrippa, che lo farà uccidere senza tante cerimonie. Intanto Giulia e Iullo vengono costretti da Livia a mettere fine alla loro relazione non così tanto segreta. Gaio, che non sa niente di ciò, ha comunque deciso quale sarà il loro futuro: la prima andrà in sposa ad Agrippa, il secondo prenderà invece in moglie Marcella, la figlia maggiore di Ottavia, nonché attuale moglie del migliore amico di Cesare Augusto. Antigone, che era incinta ma che ha perso il bambino, si è messa alla ricerca della germanica, che è stata venduta da Scribonia. E la trova. Ma c’è un’altra bella notizia: è di nuovo in dolce attesa! Livia è pronta per la sua prossima mossa, far diventare Druso l’erede ufficiale di Gaio, per poter poi restaurare la Repubblica, ma Druso potrebbe non essere la scelta migliore…

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Domina, il making-of della serie tv con Kasia Smutniak. VIDEO

Ottavia prega Nemesi, la dea della vendetta, affinché le faccia trovare Aprio, lo schiavo ispanico colpevole di aver avvelenato Marcello. Nemesi, ma sarebbe più corretto dire il caso, accoglie la sua richiesta, e lo scheletro dell'uomo ucciso da Ticone rischia di rivelarsi un bel problema. Nel frattempo, Gaio è alla ricerca di Corvino, il traditore (che, come già detto poche righe sopra, verrà trovato da Agrippa), mentre Livia si organizza con Pisone, perché a breve lascerà l’Italia insieme al marito, alla volta della Grecia, dell’Asia e della Siria. Bisogna preparare il terreno per l’entrata in scena di Tiberio quando sarà il momento opportuno: è su di lui che bisognerà puntare, non su Druso. Senza dire niente a sua moglie, Gaio va a trovare Primo e lo uccide: meglio non lasciare in vita un testimone così scomodo. Intanto Ottavia ha saputo del ritrovamento delle ossa di Aprio, ma è la rivelazione di Scribonia a sconvolgerla: a quanto pare, quando Gaio si è ammalato, Marcello era pronto a prendere il suo posto, e come prima cosa avrebbe ucciso Druso e Tiberio ed esiliato per sempre Livia e Antigone. Poiché due più due fa quattro, sembrerebbe non ci siano dubbi: è stata Livia a ordinare la morte di suo figlio. Presso il mausoleo di famiglia, Livia espone il suo piano per la restaurazione della Repubblica ai figli. Druso accetta subito di collaborare, mentre Tiberio non ci pensa nemmeno, non è interessato ad aiutare il fratello. È questo, infatti, che gli viene fatto credere. Livia non prende bene questo rifiuto, ma ci sono altre urgenze…per esempio, l’accusa di Ottavia, che nel frattempo ha informato tutta la famiglia. È Iullo, stavolta, a barattare informazioni preziose: in cambio di un futuro matrimonio con Giulia, porta alla zia la notizia del ritrovamento delle ossa di Aprio. Livia e Antigone litigano sulla fine fatta fare allo schiavo, ma poi si riconciliano, anche perché stanno per separarsi, probabilmente per sempre. Contro ogni previsione, però, Antigone sceglie di restare a Roma, al fianco dell’amica. Tornata a casa, Livia si ritrova al centro della tempesta. Ottavia attacca, lei nega di essere mai stata a conoscenza delle intenzioni di Marcello in merito a Tiberio (che intanto ha strangolato una prostituta perché non può strangolare l’odiata madre…) e Druso, ma Scribonia dice che la germanica le ha riferito tutto, dunque non poteva non sapere. Livia controbatte: che la schiava sia trovata e che testimoni di fronte a tutti loro. Peccato che Gaio, Ottavia e gli altri non sanno che la donna è già stata trovata da Antigone, che la sta nascondendo nella tenuta di Nepi. Tutto è bene quel che finisce bene? Non proprio. Gaio, infatti, ha capito come stanno le cose, Livia lo sa, ma intanto ha dato ordine ad Agrippa affinché la schiava non venga mai trovata. Dopo aver raccontato ai figli quanto successo – e dopo la decisione di Tiberio di aiutare suo fratello, anche se non è chiaro quanto ci si possa fidare di lui –, Livia si prepara per la notte. Gaio la raggiunge, e le ripete che la ama. Poi si siede accanto a lei e le prende la mano. Livia risponde con un “Ti amo anch’io…” decisamente ambiguo, come lo sguardo che gli lancia. La sfida continua.

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Domina, le foto della serie tv Sky Original con Kasia Smutniak

Domina, la recensione della serie tv

Partiamo dall’ovvio, cioè dall’aspetto puramente estetico: Domina, la serie Sky Original creata da Simon Burke e incentrata sulla vita di Livia Drusilla, una figura storica fondamentale per quell’epoca ma poco raccontata, è un vero e proprio piacere per gli occhi. Il lavoro di ricostruzione dell’Antica Roma di quegli anni – da dopo l’assassinio di Cesare al 22 a.C. – è a dir poco pregevole, e la scelta di girare in Italia, presso i Cinecittà Studios, è stata senza dubbio vincente. Coinvolgere maestranze italiane di altissimo livello come Luca Tranchino alla scenografia e il Premio Oscar Gabriella Pescucci ai costumi ha sicuramente contribuito a portare quel qualcosa in più, e la cosa non deve stupire: non si trattava solo di creare degli ambienti e degli abiti credibili e “compatibili” con quelli dell’epoca, si trattava di creare dal niente un intero mondo, e il risultato è davanti agli occhi di tutti.

 

Sempre a proposito dell’attinenza storica, stavolta dal punto di vista degli eventi narrati: Simon Burke ha dichiarato di essersi concentrato non tanto sul cosa e sul quando, che sono noti grazie alle fonti, bensì sul come e sul perché. È in quello spazio che si è mosso per andare a costruire la storia di Domina, una serie molto fedele a quanto accaduto ma in grado di riflettere in maniera assolutamente attuale e contemporanea su ciò che invece non ci è stato tramandato. Accanto a fatti realmente successi – le varie tappe dell’ascesa al potere di Gaio, per esempio, ma anche le varie nascite e le varie morti – troviamo dunque una discreta quantità di fatti inventati che, però, si inseriscono alla perfezione nei “buchi” tra un avvenimento e l’altro. Prendiamo per esempio l’assassinio di Marcello: nulla fa pensare che le cose siano andate così, eppure potrebbero assolutamente essere andate così… In fondo è proprio in questi spazi ambigui che risiede la forza di Domina, ed è lo stesso discorso che si può applicare un po’ a tutte le serie storiche realizzate in questo solco, come per esempio l'ottima Romulus, che prossimamente tornerà con una nuova stagione.

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Domina, il cast e i personaggi della serie tv. FOTO

Oltre a tutte le cose già elencate finora, il pregio di Domina sta senza dubbio nel suo punto di vista, che è quello delle donne (in massima parte delle donne proveniente da famiglie nobili) dell’epoca. Un punto di vista che la differenzia dalle altre serie che hanno raccontato l’Antica Roma – per esempio Spartacus, di Starz, e poi ovviamente Rome, di HBO, giusto per fare un paio di titoli – e che è stato una vera sfida per Burke, che ha raccontato di aver avuto qualche ripensamento quando si è messo alla ricerca di una donna potente di quell'epoca che potesse andare bene per la costruzione di una storia: "Ero preoccupato, perché le donne nell'Antica Roma non avevano nessun tipo di potere, non avevano diritto di voto, non potevano neanche entrare in Senato. Ero nervoso, ma poi mi sono imbattuto nella storia di Livia, la prima donna romana di quell'epoca che esercita il potere, politico oltre che personale, tramite gli uomini, passando da repubblicana a moglie di un tiranno. Un percorso assolutamente interessante, anche grazie alle teorie del complotto che sono state fatte su di lei e sulla sua figura, per esempio quella secondo cui dietro il genio politico di Augusto ci fosse per l'appunto sua moglie."

 

Veniamo poi alla domina del titolo interpretata da Nadia Parkes nei primi due episodi, e da Kasia Smutniak dal terzo in poi. La Livia Drusilla che vediamo è un personaggio molto interessante: è una donna (una ragazza all’inizio) dotata di una forza interiore incredibile e di una determinazione ancora più grande, ma, allo stesso tempo – e in questo sta la sua carta vincente – è anche profondamente ambigua (si prenda per esempio il rapporto con Gaio), è una manipolatrice di prim’ordine, e non si capisce mai fino in fondo da che parte stia veramente. Come ha giustamente fatto notare la stessa Parkes “Livia è un tipo di donna che non si vede spesso sullo schermo. Non hai paura di amarla e allo stesso tempo odiarla, e questo è importantissimo, perché non possiamo continuare a raccontare donne perfette dicendo che sono storie di emancipazione. Devono essere personaggi vulnerabili, forti, terribili: ci sono momenti in cui non sai se disprezzarla, altri in cui la adori, ed è in questo continuo cambiamento che sta la sua forza, ed è molto importante ora."

 

Le fa eco Smutniak, che è rimasta completamente affascinata da questo personaggio fin da subito. Per l'interprete di Livia Drusilla raccontare una storia del genere in questo momento è stato a dir poco fondamentale: "Abbiamo bisogno di storie dove si raccontano delle donne forti ma allo stesso tempo anche fragili, donne che hanno lasciato un segno importante. [...] Si tratta di un progetto che è arrivato in un momento giusto per me. Guardandomi indietro ho visto il percorso fatto per arrivare fin lì, e ho visto la fatica. La fatica di rimanere me stessa, di mantenere la libertà. Credo che serva un certo grado di maturità per raccontare questo personaggio, questa storia, e queste donne."

 

Molto interessanti, oltre alla protagonista, anche le figure di Tiberio – il primo figlio di Livia, avuto col suo primo marito, il futuro secondo imperatore romano – e quella di Antigone – la migliore amica di Livia, la sua confidente e alleata nella lotta per la restaurazione della Repubblica. Il primo, interpretato da Earl Cave, parte un po’ in sordina, ma arrivato al finale comincia ad acquisire un certo peso, al punto che, in vista di un’eventuale seconda stagione (e da come termina l’ottavo episodio sembra proprio che una seconda stagione ci sarà) è pressoché certo che avrà a disposizione sempre più screentime. Tiberio è un personaggio interessante proprio perché, come la madre che disprezza, è dotato di un’ambiguità a dir poco disturbante. La seconda, interpretata prima da Melodie Wakivuamina e poi da Colette Dalal Tchantcho, porta in scena una donna diversa dalle altre in quanto ex schiava. Antigone, che è un personaggio assolutamente inventato, viene infatti liberata da Marco Livio Druso nel primo episodio, ma sceglie di passare il resto della sua vita al fianco di Livia, di cui è amica e soprattutto, complice. Eppure Antigone è una libera cittadina fino a prova contraria, cosa che rende le sue decisioni, per esempio quella di restare a Roma anziché lasciare la città e andare a vivere in campagna insieme al compagno e al bambino che avrà di lì a poco, ancora più determinanti. Il rapporto tra i personaggi di Kasia Smutniak e Colette Dalal Tchantcho è forse quello più avvincente in assoluto.

 

In definitiva, Domina (che vi consigliamo assolutamente di guardare in versione doppiata in italiano) è una serie ottimamente realizzata e sicuramente originale, che mette in scena una parte della storia dell’Antica Roma in maniera nuova e inedita, che sicuramente piacerà agli amanti degli history drama, e che riuscirà a tenere incollati allo schermo anche quelli che hanno sempre considerato noiosa la Storia.

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