The Nevers, la recensione del quarto episodio della serie tv

Serie TV sky atlantic

Linda Avolio

Ecco cos'è successo nel quarto episodio di 'The Nevers', la nuova serie tv di HBO creata da Joss Whedon, in onda su Sky Atlantic in versione originale sottotitolata ogni lunedì alle 3 del mattino (poi in replica la sera) e in italiano alle 21.15 (disponibile on demand e in streaming su NOW). ** ATTENZIONE: SPOILER **

The Nevers, cos'è successo nel quarto episodio

Come prevedibile, il quarto episodio di The Nevers si apre col funerale della povera Mary, a cui presenziano Penance, Lucy, Myrtle, Harriet e Primrose, ma anche Lavinia (!!) e Frank, che però se ne sta un po’ lontano. Due “puristi” con le fasce rosa al braccio si mettono a urlare insulti ai touched, cercando lo scontro, ma vengono prontamente fermati da alcuni agenti della polizia. Manca però all’appello una figura fondamentale: parafrasando le parole di Mundi, dove diamine è la signora che vede il futuro?? Long story short, Amalia è in un pub, intenta a bere boccali su boccali di birra, a flirtare col violinista del complesso irlandese che si sta esibendo, e, soprattutto, a fare rissa. Ognuno, d’altronde, gestisce la rabbia e il senso di colpa come può e come sa. Nel frattempo, i lavoratori di una delle aziende di proprietà di Lord Massen incrociano le braccia. 

All’orfanotrofio, Harriet, giù di morale perché non può studiare per diventare avvocato – almeno in quel modo potrebbe essere concretamente d’aiuto – riceve da Penance il compito di censire le nuove arrivate, molte delle quali sono straniere. Nell’ufficio di Amalia, ma senza Amalia, Annie si lamenta di questa guida che non vuole guidare e che, secondo lei, doveva venire al funerale come segno di rispetto. Horatio difende la sua ex amante e suggerisce di concentrarsi sui possibili sospetti. Arrivano anche Miss Adair e, finalmente, Mrs. True, che non ha proprio un bell’aspetto. Sarà stata Maladie? L’aggressione da parte di Odium è in qualche modo collegata a quanto accaduto? Chi c’è dietro tutto questo? Amalia ha un flash, si vede a casa di Massen, intenta a parlare con lui: è tempo di farsi un bagno e mettersi all’opera. Penance prova a farla aprire, ma lei è lapidaria: Mary non ha bisogno delle sue lacrime. Inoltre, sarà bene concentrarsi non su chi era o non era presente al funerale, bensì su chi non era presente il giorno prima al parco. Forse il sospettato è uno di loro??

 

Lord Massen si reca personalmente sul posto, per “convincere” (con le minacce, of course) gli operai a tornare al lavoro. Devono fare la loro parte, perché in quelle casse ci sono le munizioni necessarie per far saltare in aria il nemico e, soprattutto, per difendere i loro compagni, dunque che la smettano con quelle stupide proteste, altrimenti saranno tutti licenziati! La domanda sorge spontanea: le bombe servono per l’Impero, oppure per il misterioso piano contro gli Afflitti?

 

Myrtle prova a comunicare qualcosa a Primrose, qualcosa che ha a che fare con il canto di Mary. Farsi capire tramite disegni non è facile, ma ecco arrivare in suo soccorso Harriet, che ha la geniale intuizione di mettere insieme le ospiti straniere e una serie di interpreti per provare a decifrare il discorso della sua giovane amica. Un’idea ottima e vincente, come scopriremo verso la fine dell’episodio.

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In commissariato si presenta una giornalista di nome Effie Boyle che sembra essere contraria al trattamento riservato dall’opinione pubblica ai Toccati, Maladie o non Maladie. Frank, però, deve andare a parlare con i puristi che hanno provato a scatenare una rissa al funerale di Mary. Quando viene fuori che Mundi è quel Mundi, l’ex pugile, i due cantano immediatamente: qualcuno li ha pagati per andare lì a fare casino, ecco le prove, un biglietto con l’indirizzo e un cigno come logo.

 

Al club dei gentlemen, Hugo viene letteralmente assalito da Frank, convinto che lui sia in qualche modo coinvolto con i puristi. Lord Swann si smarca subito: non sa niente di niente, e non è stato lui, si tratta chiaramente di un tentativo di depistaggio! Mundi, furibondo, lo avvisa: il suo debito è ripagato, e tra loro finisce qui, di qualsiasi cosa si tratti. All’orfanotrofio, Lucy osserva con lo sguardo distratto le nuove ospiti, un viavai continuo per le scale. Amalia la chiama a rapporto: bisogna indagare. E se Maladie non c’entrasse niente, nonostante Kroos? Se dietro la morte della povera Miss Brighton ci fosse qualcun altro…tipo Lord Massen? Lucy lo disprezza, ma non bisogna mischiare quanto accaduto con la politica. Forse è stato Declan Orrun? A proposito, sembra che Odium sia ancora vivo. Annie si offre di andare a farci due chiacchiere, sa dove potrebbe essere nascosto, mentre Amalia andrà da Massen. Restano in ballo anche Lavinia e Augustus, meglio non lasciare fuori nessuno.

 

Penance ovviamente viene mandata da Augie. Dopo un primo misunderstanding – è evidente che non è stato lui a far uccidere Mary – il giovane Lord Bidlow si scusa per il suo comportamento durante il party e dice di voler recuperare la fiducia persa, perché vuole che tra loro ci sia amicizia. E forse qualcosa di più. Miss Adair accetta le scuse, ma la sua mente è concentrata sulle indagini: e se fosse stata proprio Lavinia? Annie, nei bassifondi, incrocia Nimble Jack, un touched socio in affari del Beggar King, che l’avvisa: non le dirà dove si trova Odium. E comunque lui non sa nulla, è tutto muscoli e niente cervello. Meglio lasciarlo stare, e l’affare del carro di oppio andato in fumo verrà derubricato.

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The Nevers, il cast e i personaggi della serie tv. FOTO

A casa Massen, Amalia e Lord Gilbert fanno una simulazione che, in realtà, alla fine diventa una confessione senza confessione. Non è stata Maladie, è stato qualcuno con più ambizione. Qualcuno che uccidendo Mary voleva uccidere qualcosa di ancora più importante: la speranza. Miss Brighton è stata solo collateral damage in una guerra ineluttabile contro quello che, a tutti gli effetti, è un attacco a dio e al cuore dell’Impero. Mary è una vittima, tutti gli Afflitti sono vittime di qualcosa di più grande. Massen lascia anche intendere che Amalia sapesse già quanto sarebbe poi accaduto, ma di questo non vi è certezza (ndr, considerando il turn del personaggio di Laura Donnelly potrebbe anche essere possibile che Mrs. True sapesse ma che abbia deciso di procedere ugualmente, non possiamo effettivamente escluderlo).

 

Tornata all’orfanotrofio, Amalia non ha dubbi: Lord Gilbert in qualche modo è coinvolto. Bisogna mandare un messaggio, e Lucy “delivera:” perché non far saltare in aria il deposito di munizioni di proprietà di Massen che si trova vicino al porto? Mentre le nostre – Mrs. True, Miss Best e Bonfire Annie – si recano sul posto, Frank si ritrova nell’ufficio del sovrintendente a cercare di convincere Maladie a non ucciderlo, ma lei – offesa per le bugie sul suo conto, non è stata lei a far fuori Mary – alla fine lo strozza. Dopo un breve inseguimento, Mundi afferra la testa della ricercata e la sbatte un paio di volte contro il muro, ma poi ferma un poliziotto che vorrebbe accoltellarla: la giustizia farà il suo corso, non la becera vendetta.

 

Mentre Bonfire Annie sta fuori di guardia, Amalia e Lucy entrano nel magazzino dopo aver fatto addormentare le guardie grazie a un aggeggio inventato da Penance (un'inquietante marionetta meccanica su un triciclo che rilascia gas narcotizzante), ma dentro le casse non ci sono munizioni, bensì pietre. Inutile mentire, dice Mrs. True a Lucy: durante una delle sue tirate contro Lord Massen è saltato fuori un dettaglio che solo chi è stato nel suo ufficio poteva conoscere. Miss Best prova a difendersi dicendo che non era a conoscenza di ciò che sarebbe successo a Mary, ma ormai la frittata è fatta. Tradita, Amalia vuole sapere il perché.

 

Lucy – che non riesce a darsi pace per aver causato l'orribile e dolorosissima morte del figlioletto – dice di preferire la promessa di Lord Gilbert di trovare una cura che la promessa di Mrs. True di un mondo migliore. Amalia ribatte con un “Non doveva andare così…sono stata lasciata indietro…” a dir poco criptico. Salta fuori una pistola – le spie in guerra vengono uccise senza tante cerimonie, d’altronde –, ma Lucy fa esplodere qualche cassa. Non manca il corpo a corpo, ancora più pericoloso in questo caso, e a un certo punto Miss Best è quasi sul punto di fuggire…ma torna indietro per recuperare la sua adorata spilla a forma di elefante. Si ritrova con la canna della pistola puntata alla testa, ma Amalia, che ha fatto una promessa a Penance, le ordina soltanto di lasciare Londra e non tornare mai più. Il vero deposito viene comunque fatto saltare in aria, e Lord Massen, quando lo viene a sapere, capisce immediatamente che la copertura di Lucy è saltata: niente più infiltrata. In cella, Maladie implora dio tra le lacrime: non era questo il piano, lei è sempre stata il suo strumento, perché l’ha presa in giro??

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Tornata a casa, Amalia, mentre racconta a Penance quanto successo di fronte a un cartoccio di patatine fritte, ammette una dura verità: Lucy ha ragione,  lei non ha idea di come si sentano le altre, perché non si è mai veramente avvicinata a nessuno. Allo stesso tempo, però, non può avvicinarsi, perché non sa di chi fidarsi. A parte Miss Adair, s’intende (che ne approfitta per dirle la verità su Augie). Nella sala irrompono Harriet, Primrose e Myrtle, su di giri perché sono riuscite a decifrare le parole “nascoste” nel canto di Mary. Un messaggio in cui qualcuno ci tiene a dire ad Amalia che non è sola, che presto tutto sarà pronto, ma che bisogna agire in fretta, prima dell’arrivo dell’oscurità. Questa misteriosa entità che si è nascosta per guarire, prosegue Harriet, ha poi detto a tutti loro, a tutti i touched, di riunirsi e di proteggersi a vicenda…e di trovarla, per poter salvare qualcuno o qualcosa. Fine delle comunicazioni, e sappiamo fin troppo bene perché.

 

Amalia, che nel frattempo è scoppiata in lacrime, non riesce a crederci. Harriet, che comincia a mettere insieme i pezzi, ha capito che quelle parole non arrivano da Mary, che è stata solo un vettore. Penance glielo conferma: le cose stanno così. Ma allora chi o cosa devono trovare?

 

The Nevers, il commento al quarto episodio

Siamo arrivati al quarto capitolo di The Nevers, e l’unica cosa che possiamo dire con certezza è che le domande superano di gran lunga le risposte: la missione di Amalia è ancora un mistero, le intenzioni di Lord Massen sono ancora un mistero, l’obiettivo di Lavinia è ancora un mistero, quanti neuroni ci siano nel cranio di Hugo Swann è ancora un mistero, giusto per fare alcuni esempi. Tornando seri, in questo episodio in realtà qualcosa di nuovo ci viene detto, per non parlare della bomba finale, il messaggio nascosto nel canto di Mary. Anzitutto, è evidente che Horatio e Penance sanno la verità su Amalia, sanno chi è realmente e sanno cosa sta facendo, o quantomeno cosa sta cercando di fare. 

 

Veniamo poi al personaggio di Laura Donnelly. Di Mrs. True Sappiamo che si sente in colpa per quanto accaduto, che ha una missione da portare a termine, e che il tempo non è neanche un po’ dalla sua parte. Sappiamo anche, in base a quanto trapelato dai dialoghi di questo episodio, che è stata lasciata lì, in un luogo e in un’epoca in cui una donna può essere ammazzata solo perché ha osato parlare e dire la sua, da qualcuno o da qualcosa, e che poi quelli che in teoria dovrebbero/potrebbero essere i suoi originari “compagni d’avventura” fucked off, cioè, per usare un’espressione meno colorita, hanno levato le tende senza di lei. 

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Nella recensione dell’episodio 3 avevamo messo nero su bianco un’ipotesi piuttosto azzardata – che Amalia non fosse la vera Amalia di quell’epoca, bensì qualcun altro, e che venisse dal futuro o addirittura da un altro universo –, ma forse potremmo anche averci azzeccato! A conferma ci ciò c’è anche il messaggio che qualcuno o qualcosa ha fatto arrivare fin lì attraverso la compianta Miss Brighton: Amalia, my lonely soldier…I didn’t leave you. I went inside the city, I was damaged and incomplete. I had to heal. Soon we will all be ready, but it’s dark. There’s a darkness… […] Come below and find me. Come before the dark and we can save… (Amalia, il mio soldato solitario…non ti ho abbandonata. Sono entrato/a dentro la città, ero danneggiato/a e incompleto/a. Dovevo guarire. Presto saremo tutti pronti, ma è buoi. C’è dell’oscurità… […] Vieni di sotto e trovami. Vieni prima del buio, e potremo salvare…).

 

E’ evidente che a “parlare” al personaggio di Donnelly è la sfera blu luminosa che abbiamo visto nel secondo episodio, sfera a cui è interessata anche Lavinia, che, proprio come il suo frenemy Lord Massen, è convinta che ci sia una guerra dietro l’angolo. Ed è evidente che la sfera blu luminosa è il misterioso oggetto volante che ha attraversato il cielo di Londra nel 1896 e che, sfaldandosi, è andato a toccare e a dare nuove abilità a quelli che conosciamo per l’appunto come touched, i Toccati. È come se ognuno di loro avesse in sé un pezzetto di questa entità, dunque ognuno di loro fa parte di un disegno più grande, non c’è alcun dubbio in merito. Ne sappiamo più di prima dopo l’appuntamento di questa settimana? Un po’, ma decisamente meno di quanto vorremmo. Attendiamo dunque con fervore il sesto episodio, quando finalmente ci verrà rivelata l’origin story di Amalia, nella speranza che finalmente venga fatta chiarezza almeno su alcuni misteri. Intanto, però, lasciateci dire che The Nevers è proprio un viaggio – un trip, verrebbe da dire – di tutto rispetto!

 

Chiudiamo con la proverbiale pulce nell'orecchio: la giornalista Effie Boyle non vi ricorda nessuno? Dal timbro vocale non ci sarebbero dubbi in merito, ma attendiamo conferma.

 

The Nevers, il cast

Laura Donnelly è Amalia True

Ann Skelly è Penance Adair

Olivia Williams è Lavinia Bidlow

James Norton è Hugo Swann 

Tom Riley è Augustus “Augie” Bidlow

Pip Torrens è Lord Gilbert Massen

Ben Chaplin è Frank Mundi

Denis O’Hare è Edmund Hague

Amy Manson è Maladie

Rochelle Neil è Annie “Bonfire” Carby

Zackary Momoh è Horatio Cousens

Eleanor Tomlinson è Mary Brighton

Elizabeth Berrington è Lucy Best

Anna Devlin è Primrose Chattoway

Kiran Sonia Sawar è Harriet Kaur

Viola Prettejohn è Myrtle Haplisch

Ella Smith è Désireé Blodgett

Vinnie Heaven è Nimble Jack

Nick Frost è Declan “Beggar King” Orrun

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