Anna: le differenze tra il libro e la serie tv di Niccolò Ammaniti

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'Anna', l'avvincente serie tv di Niccolò Ammaniti tratta dal suo libro del 2015, una produzione Sky Original, è interamente disponibile on demand e in streaming su NOW

Venerdì 23 aprile è stato il giorno del debutto di Anna, l'avvincente e commovente serie tv di Niccolò Ammaniti tratta dalla sua opera letteraria del 2015, una storia di sopravvivenza impregnata di speranza, una "fiaba per adulti" che parla a tutti e di tutti noi.

 

Come spesso accade, però, chi ha letto il romanzo e poi ha visto la serie avrà notato qualcosa di diverso. Cosa non casuale, ovviamente, anche perché lo stesso Ammaniti ha affermato di aver scelto di tornare dentro quel mondo con l'intenzione di esplorarlo maggiormente e in maniera anche diversa, per esempio togliendo alcuni passaggi e aggiungendone altri, oppure concentrandosi su un personaggio anziché su un altro. 

 

**  DA QUI IN AVANTI CI SONO SPOILER PER CHI NON HA ANCORA VISTO LA SERIE **

Anna, alcune differenze tra il romanzo e la serie tv

Nel romanzo, il cammino di Anna a un certo punto incrocia quello di un cane, un enorme maremmano con un orecchio mozzato, che prima le si scaglia contro, ma che poi, per riconoscenza, diventa la sua “guardia del corpo”, un compagno di viaggio di inestimabile valore! Nella serie invece Coccolone – questo è il nome con cui viene (ri)battezzato l’animale – non è presente.

 

Nel romanzo, Anna conosce Pietro mentre è in viaggio alla ricerca di suo fratello. Nella serie, i due si conoscono già, addirittura lei, quando erano solo due bambini, per gioco (una "penitenza") gli ha dato un bacio. Nel romanzo, Pietro è alla ricerca di un certo modello di scarpe che, secondo la leggenda, hanno il potere di salvare dalla Rossa chi le indossa. Nel romanzo, Pietro non muore sull’Etna, bensì a causa di un incidente in scooter. Nella serie sì, e la sua decisione di recarsi lì è spiegata tramite alcuni flashback del suo passato, nel quinto episodio.

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Nel romanzo, la Picciridduna (che non è prigioniera di Angelica, ma di un ragazzino di nome Rosario soprannominato l’Orso) viene nominata alcune volte, ma non si sa molto di lei, solo che è l’unica adulta rimasta in vita e che in teoria avrebbe il potere di non far prendere la Rossa ai ragazzini che si affacciano all’età adulta. Nella serie, invece, il personaggio della Picciridduna viene ampiamente raccontato, e a impersonarla troviamo Roberta Mattei. Ammaniti ha spiegato la sua decisione di esplorare più a fondo Katia/la Picciridduna perché, secondo lui, è l'incarnazione vivente del concetto di solitudine, e in effetti non dev'esser facile essere l'unica adulta in un mondo di bambini e ragazzini!

 

Nel romanzo, Anna ha sempre tutte e due le braccia!

 

Nel romanzo, il personaggio di Angelica non è quasi sviluppato, poiché la narrazione, a parte alcuni momenti, è quasi interamente concentrata ed esposta dal punto di vista di Anna, che non la incontra e che dunque non viene scelta per intrattenerla nella villa a Bagheria. Nella serie, Ammaniti ha invece deciso di dare ampio spazio alla terribile regina dei Bianchi e dei Blu, concedendole anche alcuni flashback di una certa importanza, e affidando a Clara Tramontano e a Matilde Sofia Fazio l'arduo compito di impersonare questa bambina cattiva mai cresciuta.

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Nel romanzo non ci sono dei flashback veri e propri: ogni tanto c’è Anna che ricorda, e ogni tanto ci sono delle divagazioni su com'era il mondo prima dell'arrivo della Rossa o poco dopo l'arrivo della Rossa. Nella serie, invece, ci sono svariati flashback incentrati sulla protagonista ancora bambina, sul piccolissimo Astor, e su sua madre. Nel romanzo, inoltre, lo spirito di Maria Grazia non si materializza come nella serie (per esempio quando Anna scopre che suo fratello è stato rapito e quando, da piccola, vede la mamma vestita da astronauta dopo la sua morte): semplicemente, Anna ripensa a lei. Anche altri personaggi - Pietro, Angelica e Katia - hanno avuto molto spazio e dei salti nel passato a loro dedicati, una scelta sicuramente vincente, che ha permesso di conoscerli molto meglio.

 

Nel romanzo, Anna è decisa fin da subito a partire per “il continente” dopo aver ritrovato Astor, perché forse lì qualche grande è sopravvissuto e ha trovato una cura per la Rossa. Nella serie, Anna decide di partire “per l’Italia” solo dopo aver visto la costa calabra dall’alto dell’Etna.

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Nel romanzo viene detto chiaramente che il virus è legato agli ormoni, mentre nella serie viene solamente lasciato intendere. C’è una sola scena in cui la cosa viene quasi esplicitata: quando la Picciridduna dice ad Anna che lei non si è ammalata perché è un'ermafrodita.

 

Nel romanzo non si sa che fine abbiano fatto Anna e Astor, sul pedalò. Nella serie, invece, Anna e Astor a un certo punto si imbattono in una nave cargo con a bordo alcune persone, tra cui un neonato. Anche in questo caso, Ammaniti ha deciso di fare delle modifiche per un motivo ben preciso: come detto durante la conferenza stampa di prensentazione di Anna, la serie, rispetto al libro, è molto più intrisa di speranza. La speranza è ciò che muove la giovane protagonista, e sembra che alla fine i suoi sforzi siano stati ripagati. Il neonato, infatti, non lascia spazio a dubbi: un altro futuro è possibile, perché la vita, in un modo o nell’altro, continua.

 

 

Anna è interamente disponibile su Sky e in streaming su NOW. La serie è inoltre in onda il venerdì sera alle 21.15 su Sky Atlantic.

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