La trama della nuova serie Netflix, “Snowpiercer”, tratta dall’omonimo fumetto
Prosegue il successo di “Snowpiercer”, che propone una storia tanto avvincente da aver spinto alla produzione di un apprezzato film nel 2013 e una serie TV. Il tutto nasce nel 1982 con il fumetto “Le Transperceneige”, che ha portato l’acclamato regista di “Parasite”, Bong Joon-ho, ha dirigere una pellicola dal ricco cast, con Chris Evans, John Hurt, Ed Harris, Octavia Spencer e Tilda Swinton.
A partire dal 18 maggio, a cadenza settimanale, saranno disponibili gli episodi della serie TV, che esordirà negli USA 24 ore prima. Un nuovo titolo accattivante, che attira il pubblico in questo periodo a dir poco particolare, data l’emergenza coronavirus (AGGIORNAMENTI - SPECIALE - LA MAPPA). Va ad affiancarsi a prodotti come “The Last Dance”, la docuserie dedicata alla stagione 1997-98 dei Chicago Bulls di Michael Jordan. Il tutto disponibile sul decoder Sky Q, per gli abbonati.
Ecco il cast della serie: Jennifer Connelly e Daveed Diggs sono i protagonisti, ai quali si affiancano Mickey Sumner, Susan Park, Benjamin Haigh, Sasha Frolova, Katie McGuinness, Alison Wright, Annalise Basso, Sam Otto, Roberto Urbina, Lena Hall e Sheila Vand.
Snowpiercer, la trama
L’anno nel quale è ambientata la serie “Snowpiercer”, tratta dall’omonimo fumetto degli anni ’80, è il 2027. Il mondo non è affatto quello che conosciamo. Si è ormai trasformato in una gigantesca palla di ghiaccio. L’uomo ha provato a porre rimedio al surriscaldamento globale, ma l’esperimento è miseramente fallito. Ciò che gli esseri umani hanno ottenuto in cambio è un deserto ghiacciato.
Ciò che resta della nostra specie è racchiusa a bordo di un treno, noto come lo Snowpiercer. Si tratta di un mezzo rivoluzionario, che è in grado di proseguire a moto perpetuo. Percorre un preciso tragitto, completandolo di anno in anno, senza sosta. A bordo viene di fatto restituita la stessa struttura sociale del mondo precedente la catastrofe. La vita infatti scorre serena nei vagoni di testa, tra lusso e agiatezza. Ben differente invece il discorso per chi vive in coda, costretto a fronteggiare povertà assoluta e malnutrizione. Una condizione che non può durare a lungo. La rivolta è dietro l’angolo.