Scopriamo il testo del brano intimo e autobiografico che racconta di solitudine e di relazioni umane sempre più distanti e frammentate, a partire da quelle familiari
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È tra gli esordienti a Sanremo, ma non è inesperto di palchi: gIANMARIA approda infatti all’Ariston dopo la partecipazione a Sanremo Giovani e l’esperienza di X Factor nel 2021, sotto la guida di Emma come giudice.
GIANMARIA, LE RELAZIONI PROTAGONISTE
Vicentino, 20 anni, gIANMARIA è uno dei sei esordienti sul palco del Festival di Sanremo 2023 (qui trovate tutte le news). Cresciuto tra cantautorato e hip hop italiano e internazionale, la sua musica mostra forte l’influenza del punk e pop inglese, della musica urban francese e dell’R&B. Se sul palco di X Factor emoziona con i suoi inediti Mamma Scusa e Ascolta, è con il suo primo tour, il Fallirò Tour, ha conquistare i più importanti festival italiani e con essi, il pubblico.
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In una canzone incentrata sulla solitudine, gIANMARIA sceglie di descrivere una generazione giovane e iperconnessa, che si scontra in un continuo frammentarsi di relazioni. Nel brano Il Mostro il giovane cantautore mischia pop italiano a nuovi sound più vicini all’elettronica. “Ma che ti sembro un mostro?” è la frase chiave di un pezzo dedicato alla dispersione degli affetti familiari: “Ora che sorella mia sei madre, dimmi se siamo ancora fratelli”.
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GIANMARIA, IL TESTO DI MOSTRO
Scopriamo il testo di Mostro, il brano sanremese di gIANMARIA.
Ti ho baciato sulla fronte, sono uscito,
Ho tenuto il bacio che mi hai dato in viso
Per non correre nessun rischio
Ho occupato uno spazio più piccolo
Che mi sono perso? Ero solo distratto, da me
Sono entrato con la macchina in giardino
Perché non vedevo l’ora di tornare
Ora che sorella mia tu sei madre
Dimmi se siamo ancora fratelli
Che mi sono perso? Ero solo distratto, da me
E se correre fuori, mi lascia fermo dentro
Allora spero di stancarmi presto
E se seguendo gli altri, lascio indietro me stesso
Farò di tutto per stare da solo un momento
Ma che ti sembro un mostro?
Guarda che sono apposto
Che mi sono perso, ero solo distratto, da me
Mò che ti sembro un mostro
L’ho pensato pure io un secondo
Che mi sono perso, ero solo distratto,
Stavo pensando a me
Ti ho lasciato sopra il letto un mio libro
Così sai che tornerò
Ma con tutti quanti i letti che ho visto
Con che faccia tornerò?
Voglio entrare nei discorsi deciso,
Ma mi sono perso tanto e che dico?
Se non sai mai di che si parla tanto vale star zitto
E se le stelle fuori mi hanno tenuto sveglio
Vuol dire che ho avuto più di un pensiero
Se per allontanarsi basta prendere spazio
Allora diamogli un senso
Ma che ti sembro un mostro?
Guarda che sono apposto
Che mi sono perso, ero solo distratto, da me
Mò che ti sembro un mostro
L’ho pensato pure io un secondo
Che mi sono perso, ero solo distratto,
Stavo pensando a me
Ma che ti sembro un mostro