In Evidenza
altre sezioni
Altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Eddie Vedder compie 60 anni, da Guaranteed a Long Way: le canzoni più famose da solista

Approfondimenti
©Ansa

Nato a Evanston (in Illinois) il 23 dicembre 1964, è fra gli esponenti più rappresentativi del grunge. Non è solo il leader dei Pearl Jam, gruppo tra i più influenti e longevi della scena rock, ma ha anche costruito una brillante carriera da solista con tre album, diversi singoli, collaborazioni con artisti importanti e colonne sonore a cui ha partecipato. Per festeggiare il suo compleanno, ecco alcuni dei suoi brani più belli lontano dai Pearl Jam

Condividi:

Ha una voce profonda e intensa. È tra i cantanti più riconoscibili della musica americana dagli anni Novanta in poi. È il leader di uno dei gruppi più influenti e longevi della scena rock. È fra gli esponenti più rappresentativi del grunge. Parliamo di Edward Louis Severson III, conosciuto da tutti come Eddie Vedder: oggi, 23 dicembre 2024, il cantante dei Pearl Jam - nato a Evanston, in Illinois, nel 1964 - compie 60 anni. Accanto alla sua straordinaria carriera con la band, che è ancora in attività e ha venduto oltre 60 milioni di dischi in tutto il mondo, Vedder ha portato avanti anche diversi progetti personali. Per festeggiare il suo compleanno, ecco i suoi album da solista e le collaborazioni più importanti.

Into the Wild

Il primo album da solista di Eddie Vedder esce il 18 settembre 2007 e s’intitola Into the Wild (Music from the Motion Picture). È la colonna sonora del film Into the Wild - Nelle terre selvagge, diretto da Sean Penn. La pellicola racconta la vera storia di Christopher McCandless (interpretato da Emile Hirsch), un giovane che dopo la laurea decide di viaggiare da solo per due anni attraverso gli Stati Uniti, fino ad arrivare in Alaska. La voce di Vedder accompagna l’avventura del protagonista, rimescolando i diversi sentimenti che prova. Il disco dura 33 minuti e contiene undici tracce (più quattro bonus tracks). Tranne Hard Sun e Society, le altre nove canzoni sono state scritte, cantate e suonate da Vedder.

Hard Sun e Guaranteed

Il primo singolo estratto dall’album è Hard Sun: è una cover del musicista canadese Gordon Peterson (conosciuto come Indio), suonata nel disco da Vedder insieme a Corin Tucker (leader della band Sleater-Kinney). Al centro c’è il rapporto tra l’uomo e la natura. “There's a big, a big hard sun/Beating on the big people/In the big hard world”, è il ritornello. La traccia finale dell’album è Guaranteed, grazie alla quale Vedder vince il Golden Globe per la miglior canzone originale. Parla di un uomo alla ricerca del suo posto nel mondo e rappresenta il triste addio del protagonista del film. “Don't come closer or I'll have to go/Holding me like gravity are places that pull/If ever there was someone to keep me at home/It would be you...”, è un passaggio del brano. Tra le canzoni più belle dell’album ci sono anche Society, scritta da Jerry Hannan (che nel disco suona la chitarra e fa i cori), No Ceiling, Rise, Far Behind, Long Nights

Vedi anche

Eddie Vedder su concerti Pearl Jam cancellati: "Visto morte in faccia"

Ukulele Songs

Il secondo album da solista di Eddie Vedder esce il 30 maggio 2011 e s’intitola Ukulele Songs. Dura circa 35 minuti, contiene sedici tracce e sono tutte suonate con l'ukulele, uno strumento di cui l’artista è molto appassionato. Il disco è un mix di canzoni già pubblicate dai Pearl Jam, cover di classici e standard, più brani originali scritti da Vedder (alcuni già proposti dal vivo).

Da Can't Keep a Dream A Little Dream

La prima traccia dell’album è Can't Keep, in una versione alternativa rispetto all’originale dei Pearl Jam inserita nel disco Riot Act. Il singolo che ha anticipato l’uscita del progetto è invece Longing to Belong, scritta da Vedder. Tra i brani originali ci sono anche Sleeping By Myself, Satellite, Light Today. E la canzone d’amore Without You, che descrive la profonda connessione con un’altra persona e inizia così: “I'll grow when you grow/Let me lose it up the blind fold/I'll fly when you cry/Lift the side of this landslide”. Nel disco ci sono anche due featuring. Il primo è con Glen Hansard nel classico Sleepless Nights, scritto da Felice e Boudreaux Bryant. Il secondo è con Cat Power, che canta in Tonight You Belong To Me, un brano standard jazz scritto nel 1926 da Billy Rose e Lee David e reinterpretato da diversi artisti nel corso degli anni. “I know you belong/To somebody new/But tonight you belong to me/Although we're apart/You are a part of my heart/But tonight you belong to me”, è l’inizio della canzone. Tra le altre cover ci sono More Than You Know (reinterpretata anche da Barbra Streisand per il film Funny Lady) e Once In A While. E infine, a chiudere il disco, Dream A Little Dream.

Vedi anche

Bradley Cooper si è esibito con i Pearl Jam in California. VIDEO

Earthling

Il terzo, e per ora ultimo, album in studio da solista di Eddie Vedder è Earthling, uscito l’11 febbraio 2022. Dura circa 48 minuti e contiene tredici tracce, tutte scritte dal cantante. Rappresenta la prima collaborazione di Vedder con Andrew Watt, produttore vincitore di diversi Grammy Awards. Il disco, rispetto ai precedenti, è più impregnato del classico suono dei Pearl Jam ma diversi dettagli e sfumature lo rendono diverso rispetto ai progetti della band.

Da Long Way a Brother the Cloud

Dall’album sono stati estratti quattro singoli. Il primo è Long Way: scritta con due membri dei Red Hot Chili Peppers, Chad Smith e l’ex Josh Klinghoffer, vede ai cori anche Harper Vedder, figlia secondogenita di Eddie. “She was his all and everything/But her strenght it needed space/Hеr love was but a haunting/She left but nеver went away”, canta Vedder. Gli altri singoli sono The Haves, Brother the Cloud e Invincible. “I had a broche/But now my brother is gone/Oh, I search the sky for a glimpse of his blue eyes/And there I find his image in the clouds”, è l’inizio di Brother the Cloud. Diversi gli ospiti del disco. In Try, ad esempio, ci sono la voce di Olivia Vedder (primogenita di Eddie) e l’armonica di Stevie Wonder. In Mrs Mills c’è Ringo Starr alla batteria. In Picture c’è Elton John alla voce e al piano.

Vedi anche

Il nuovo album dei Pearl Jam

Gli altri lavori da solista

Oltre ai tre album in studio, sono diversi i progetti da solista - come colonne sonore e collaborazioni - a cui ha partecipato Eddie Vedder. Tra i film a cui ha contribuito con la sua musica c’è Dead Man Walking - Condannato a morte: diretto da Tim Robbins, con protagonisti Sean Penn e Susan Sarandon, è uscito nel 1995. Vedder canta con il musicista pakistano Nusrat Fateh Ali Khan le canzoni The Face of Love e l’eterea ballad The Long Road. Nel film del 2001 Mi chiamo Sam, diretto da Jessie Nelson e ancora con Sean Penn tra i protagonisti, Vedder reinterpreta il brano dei Beatles You’ve Got To Hide Your Love Away. Vedder è anche nella colonna sonora di Mangia prega ama, film del 2010 diretto da Ryan Murphy e con protagonista Julia Roberts: canta The Long Road con Nusrat Fateh Ali Khan e la canzone originale Better Days. Tra le altre cose, ha poi contribuito con musica originale alla colonna sonora del film del 2021 Una vita in fuga, diretto e interpretato da Sean Penn: nella pellicola c’è il debutto musicale di Oliva Vedder, voce solista nel primo singolo My Father's Daughter, scritto da Vedder e Glen Hansard. Nel 2024 l’artista incassa un altro successo da solista pubblicando il singolo Save It For Later: cover del celebre brano dei The Beat del 1980, la reinterpretazione di Vedder fa parte della colonna sonora della terza stagione della serie cult The Bear.

Vedi anche

Eddie Vedder dei Pearl Jam ha reinterpretato live Elevation degli U2