Bob Dylan, da Newport al Never Ending Tour: i concerti più celebri della sua carriera

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Il cantautore di Duluth in oltre 60 anni di attività si è esibito in più di 4.000 live. È passato dagli spettacoli folk in acustico alla “svolta elettrica”, dai tour con The Band alle migliaia di date della tournée senza fine che dura dal 1988 ad oggi. In occasione del suo ottantesimo compleanno, ecco alcune delle tappe più famose che l’hanno visto calcare i palchi di tutto il mondo

La dimensione live di Bob Dylan è mitologica quasi quanto la sua produzione in studio. In oltre 60 anni di carriera, il genio di Duluth si è esibito in più di 4.000 concerti. Dalle prime apparizioni nei locali del Greenwich Village di New York ai set acustici della fase folk. Dalla “svolta elettrica” del Festival di Newport del 1965 ai tour con The Band negli anni ’70. Fino alle migliaia di date del Never Ending Tour, che dura senza sosta dal 1988. Ogni concerto di Dylan è un’esperienza unica e diversa dalle precedenti. Ecco una selezione di alcuni suoi live passati alla storia.

31 ottobre 1964 - Philharmonic Hall, New York

Nel 1964 Dylan è già un artista di punta del folk. Uno dei più famosi concerti della sua prima fase di carriera è quello della Philharmonic Hall, New York, la sera di Halloween. Un live che finirà nel disco The Bootleg Series Vol. 6. La scaletta attinge al repertorio di canzoni di protesta sociale di quel periodo (The Times They Are a-Changin’, A Hard Rain's a-Gonna Fall, The Lonesome Death of Hattie Carroll). Ci sono anche tre pezzi eseguiti per la prima volta e che finiranno nel successivo disco Bringing It All Back Home, tra cui Mr. Tamburine Man. Il concerto vide anche la partecipazione di Joan Baez che duettò con Dylan in tre brani e ne cantò uno da sola.

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25 luglio 1965 - Newport

Il Newport Folk Festival, nato nel 1959 in Rhode Island, era diventato in breve l’evento folk più importante degli Usa. Dylan si era esibito nel 1963 e nel 1964 (insieme a Joan Baez), consacrandosi come l’icona di questo genere. Ma è stato il suo show del 1965 a entrare nella storia della musica. Il celebre concerto della “svolta elettrica”, con la contestazione del pubblico per essersi presentato con una band di accompagnamento (la Paul Butterfield Blues Band), amplificatori e chitarre elettriche. Il passaggio di Dylan dal folk al rock fu visto dai puristi come un tradimento.

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17 maggio 1966 - Manchester

Dylan è in tour con gli Hawks (che poi cambieranno nome in The Band). Il suo passaggio alle strumentazioni elettriche continua a creare scalpore tra i fan. Questo celebre concerto viene spesso confuso con il live finale del tour, alla Royal Albert Hall di Londra, di 9 giorni dopo. Ma la registrazione finita sul disco Live 1966: The "Royal Albert Hall" Concert è in realtà quella della Free Trade Hall di Manchester. Famosissimo lo scambio di battute con alcuni spettatori, uno gli grida: “Giuda”, Dylan incita la band a suonare Like a Rolling Stone in modo “fuckin' loud!” (fottutamente rumorosa). Dalle registrazioni si percepisce il netto stacco tra la prima parte della scaletta acustica e la seconda elettrica, causando le proteste del pubblico. 

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31 agosto 1969 - Isola di Wight

Dopo l’incidente in moto del 29 luglio 1966, Dylan entrò in una profonda crisi. Smise di esibirsi dal vivo e nell’estate del 1969 snobbò Woodstock. Accettò invece con sorpresa di tutti di partecipare al Festival dell’isola di Wight, nel Regno Unito. Venne accolto come una divinità e il 31 agosto, davanti a oltre 200mila persone tornò su un palco a più di tre anni dall’ultima volta. Per una serie di difficoltà organizzative, il suo live iniziò con due ore di ritardo. Dylan salì in scena accompagnato da The Band, vestito in completo bianco e camicia arancione. L’esibizione, come da accordi durò solo un’ora e la critica dell’epoca lo stroncò pesantemente. La sua voce di quel periodo, che dopo Nashville Skyline aveva virato su tonalità country-blues, è stata invece rivalutata anni dopo. E il concerto contiene anche la prima versione live di Highway 61 Revisited.

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Dylan e The Band

Dylan fa una celebre comparsata nel Concert for Bangladesh, evento di beneficenza organizzato da George Harrison, che si tenne Al Madison Square Garden di New York nel 1971. Poi nel 1974 torna in tour: è il famoso Bob Dylan and The Band Tour, 40 date tra gennaio e febbraio che finiranno incise nell’album Before The Flood. Impossibile citare una sola data che non sia stata di livello eccelso. Questo straordinario sodalizio si chiuderà emblematicamente con il concerto d’addio della The Band alla Winterland Arena di San Francisco, il 25 novembre 1976. Un evento che diventerà il film The Last Waltz di Martin Scorsese. Tra i tantissimi ospiti anche Dylan, che suonò un set con Baby, Let Me Follow You Down, Hazel, I Don’t Believe You, Forever Young e I Shall Be Released.

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Never Ending Tour

Dal 1988 ad oggi Dylan ha suonato da vivo in un unico tour “senza fine”, ribattezzato appunto Never Ending Tour. La primissima data è stata il 7 giugno 1988, a Concord, in California. Ospite d’onore Neil Young che suonò la chitarra in alcuni brani. Tra le tappe storiche del tour negli anni seguenti è molto famosa quella del 20 ottobre 1994 alla Roseland Ballroom di New York. Nel finale di concerto Dylan venne raggiunto sul palco da Neil Young e Bruce Springsteen. I tre cantarono insieme Rainy Day Women #12 & 35 e Highway 61 Revisited.

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16 ottobre 1992 - Madison Square Garden, New York

Un concerto particolare è quello ribattezzato Bob Dylan Tribute Concert. Organizzato dalla sua casa discografica, la Columbia, è di fatto un evento in suo onore più che un concerto di Dylan. Sul palco, una serie incredibile di amici e colleghi, da Johnny Cash a Lou Reed, da Stevie Wonder a Eric Clapton, fino a George Harrison. Tutti alle prese con cover di canzoni del genio di Duluth, che salì in scena solo a fine serata per eseguire un paio di brani acustici ed un paio in compagnia della big band schierata al gran completo.

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