Eminem fa causa a un'azienda che vende costumi da bagno

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Camilla Sernagiotto

Camilla Sernagiotto

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Una disputa disputa legale che coinvolge il rapper americano e un marchio australiano di prodotti da spiaggia ha assunto un forte rilievo internazionale, mettendo al centro il valore commerciale e simbolico di un nome d’arte che, negli anni, è diventato uno dei più riconoscibili dell’industria musicale mondiale. La vicenda, nata da un conflitto sul trademark legato al celebre alter ego Slim Shady, si è trasformata in un confronto serrato tra l’artista statunitense e la società australiana Swim Shady

 

Eminem ha fatto causa a un'azienda che vende costumi da bagno. 

La disputa legale che coinvolge il rapper statunitense e un marchio australiano di prodotti da spiaggia ha assunto un forte rilievo internazionale, mettendo al centro il valore commerciale e simbolico di un nome d’arte che, negli anni, è diventato uno dei più riconoscibili dell’industria musicale mondiale.

 

La vicenda, nata da un conflitto sul trademark legato al celebre alter ego Slim Shady, si è trasformata in un confronto serrato tra l’artista statunitense e la società australiana Swim Shady. 

L’origine della controversia

La questione ruota attorno al tentativo di Eminem, il cui nome completo è Marshall B Mathers III, di bloccare la registrazione del marchio Swim Shady da parte di un’azienda australiana specializzata in accessori da spiaggia. Il rapper statunitense sostiene infatti che la denominazione scelta dalla società di Sydney evochi un’associazione ingannevole con il suo noto pseudonimo Slim Shady, divenuto un simbolo della sua carriera musicale fin dagli anni Novanta.

 

Secondo la ricostruzione contenuta nei documenti ufficiali, nel settembre 2025 Eminem ha presentato un’istanza presso lo US Patent and Trademark Office, chiedendo che venga revocato il trademark ottenuto dalla compagnia australiana. Tale iniziativa ha avviato una procedura formale che, per legge, impone alla società di fornire una risposta entro la settimana successiva al deposito della richiesta.

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Il ruolo della società australiana

La reazione dell’azienda non si è fatta attendere. Swim Shady ha infatti spiegato alla BBC che intende “defend our valuable intellectual property” (in italiano: difendere la nostra preziosa proprietà intellettuale), sottolineando il valore attribuito al proprio marchio. Stando ai registri dell’ente regolatore australiano, il nome Swim Shady è stato ufficialmente registrato nel settembre 2023, dopo un periodo iniziale in cui la società aveva operato sotto la denominazione Slim Shade, per poi lanciare ufficialmente la propria attività nel 2024.

 

Il catalogo del marchio comprende ombrelloni portatili da spiaggia, borse impermeabili e diversi accessori pensati per le giornate all’aperto. All’inizio dell’anno la stessa società ha inoltre depositato negli Stati Uniti una richiesta di registrazione del marchio “Swim Shady”, ottenendone l’approvazione. È proprio in seguito a questa concessione che il team legale di Eminem ha presentato la petizione per annullare il trademark statunitense, avviando un contenzioso destinato ad ampliarsi.
Parallelamente, l’artista ha avanzato anche un’obiezione formale contro l’uso del nome in Australia, ampliando così il raggio dell’azione legale.

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Le dichiarazioni della società e il loro contesto

In un comunicato diffuso pubblicamente, la compagnia ha ribadito i principi alla base del proprio progetto imprenditoriale, definendosi “a grass roots Australian company” (una società australiana di base) nata con l’obiettivo di creare prodotti eleganti e funzionali in grado di offrire protezione dal sole particolarmente intenso che caratterizza l’Australia.

 

L’azienda ha poi precisato di non poter rilasciare ulteriori dichiarazioni, vista la delicatezza della causa ancora in corso.

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I marchi registrati da Eminem 

I file depositati presso i tribunali statunitensi mostrano che Eminem ha registrato il marchio Slim Shady negli Stati Uniti nel 1999, in concomitanza con l’uscita dell’album omonimo, Slim Shady.

 

Solo nel gennaio 2025, però, l’artista ha richiesto la registrazione del trademark anche in Australia, un dato che entra a pieno titolo nel quadro legale della disputa.
Il personaggio di Slim Shady ha avuto un ruolo fondamentale nell’ascesa della carriera del rapper, che nel 2000 ha raggiunto una fama planetaria grazie alla pubblicazione del singolo The Real Slim Shady, brano che gli è valso un Grammy nella categoria migliore performance rap solista.

 

Nella petizione presentata ai tribunali, i legali dell’artista sottolineano come il nome sia divenuto “distinctive and famous” (distintivo e famoso), affermando che la sua notorietà risulta ormai inscindibile dall’attività professionale di Eminem.

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I precedenti nel panorama australiano

Secondo quanto indicato negli atti, la società australiana è rappresentata dallo studio Meyer West IP, realtà specializzata in diritto della proprietà intellettuale con sede a Sydney.

 

La controversia richiama alla memoria un altro caso che ha fatto molto discutere in Australia: quello che, lo scorso anno, ha visto coinvolte la pop star statunitense Katy Perry e la stilista australiana Katie Perry. In quell’occasione, un tribunale australiano ha ribaltato una sentenza precedente che riteneva la cantante colpevole di aver violato il marchio registrato dalla designer, la quale commercializzava abbigliamento utilizzando il proprio nome di nascita.

 

La stilista Katie Perry aveva paragonato quel confronto giudiziario a uno scontro tra Davide e Golia, immagine che aveva contribuito a dare ulteriore risonanza alla disputa e che oggi torna alla mente nel valutare la nuova controversia che vede protagonista Eminem.

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