MTV chiude nel Regno Unito dopo 40 anni: è la fine di un’era televisiva e culturale

Musica
Camilla Sernagiotto

Camilla Sernagiotto

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È la fine di un’epoca: dopo quasi quattro decenni di programmazione, il canale che per primo trasmise musica ventiquattr’ore su ventiquattro si prepara a dire addio ai suoi spazi dedicati esclusivamente ai videoclip nel Regno Unito. Entro la fine dell’anno, cinque dei suoi canali musicali cesseranno definitivamente le trasmissioni, segnando la conclusione di un capitolo fondamentale della cultura pop e televisiva

Boomer e membri della generazione X avranno le lacrime agli occhi, anzi: le lacrime non possono che scendere copiose, rigando le gote di chi è cresciuto a pane (degli hamburger) e MTV
Dopo quasi 40 anni di onorato servizio, infatti, quell'acronimo di Music Television che è poi diventato esso stesso brand, mito, totem e icona chiude nel Regno Unito. 

 

Questa è la fine di un’era televisiva: si parla di quasi quattro decenni di programmazione per il canale che per primo trasmise musica ventiquattr’ore su ventiquattro. Adesso quella leggenda televisiva si prepara a dire addio ai suoi spazi dedicati esclusivamente ai videoclip nel Regno Unito. Entro la fine dell’anno, cinque dei suoi canali musicali cesseranno definitivamente le trasmissioni, segnando la conclusione di un capitolo fondamentale della cultura pop e televisiva. 

 

Ricordiamo che in Italia MTV è ancora visibile sul canale 131 di Sky, sul canale 122 di Sky Glass e in streaming sulla piattaforma Now. 

La decisione e i canali coinvolti

Secondo quanto appreso nelle scorse ore dalla BBC, a partire dal 31 dicembre 2025 MTV Music, MTV 80s, MTV 90s, Club MTV e MTV Live non saranno più disponibili. Sopravvivrà solo MTV HD, che continuerà a proporre programmi di intrattenimento e reality come Naked Dating UK e Geordie Shore.

 

La scelta di ridurre drasticamente l’offerta musicale riflette l’evoluzione delle abitudini di consumo: oggi i video musicali vengono fruiti soprattutto su YouTube e attraverso i social network. Un portavoce di Paramount, società madre di MTV, ha preferito non rilasciare commenti sulla decisione.

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Il rimpianto di Simone Angel: “Mi si spezza il cuore”

Tra i volti storici dell’emittente, l’ex VJ Simone Angel ha espresso la propria amarezza in un’intervista alla BBC: “Sono davvero triste, e un po’ incredula. So che era qualcosa che prima o poi sarebbe accaduto”.

 

Angel ha ricordato il ruolo centrale di MTV nel connettere artisti e pubblico: “Dobbiamo continuare a sostenere i musicisti, a ballare e ad ascoltare musica. Oggi lo facciamo online, ognuno nel proprio piccolo mondo, ma MTV era il luogo dove tutto si incontrava. Per questo mi si spezza il cuore”.

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Dalle origini al mito globale

MTV nacque negli Stati Uniti nel 1981 e rivoluzionò il modo di vivere la musica, offrendo ai telespettatori la possibilità di vedere i video “su richiesta” grazie ai suoi celebri “VJ”, i video jockey, diventati vere e proprie icone al pari degli artisti che presentavano.

 

Nei suoi primi anni, la rete fu protagonista di momenti epocali: la première mondiale del video Thriller di Michael Jackson, la maratona televisiva di 16 ore dedicata ai concerti del Live Aid del 1985 e la creazione degli MTV Video Music Awards, giusto per citarne alcuni. 

La versione europea arrivò nel 1987, mentre nel 1997 il Regno Unito ebbe un canale dedicato, inaugurato con il videoclip Three Lions di David Baddiel e Frank Skinner.

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Il trampolino di lancio per una generazione televisiva

Nel corso del tempo, MTV UK divenne un punto di riferimento per una nuova generazione di conduttori e produttori. Personaggi come Cat Deeley, Zane Lowe ed Emma Willis mossero i primi passi proprio su quel palcoscenico, che in seguito si arricchì di format originali come Ex On The Beach e Teen Mom UK.

 

Simone Angel, che lavorò per MTV Europe e MTV UK negli anni Novanta, ha ricordato quel periodo come “selvaggio”: “Era come essere in gita scolastica senza insegnanti. Ci siamo divertiti tantissimo”.
Secondo l’ex conduttrice, MTV Europe rappresentò una sorta di precursore dell’era digitale: “Eravamo il canale televisivo più diffuso al mondo, con un pubblico tra i 100 e i 150 milioni di spettatori”.

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L’influenza culturale oltre la musica

Angel ha anche raccontato un aneddoto che testimonia l’impatto politico e culturale dell’emittente. L’ex leader sovietico Mikhail Gorbachev avrebbe confidato al dirigente di MTV che la rete esercitò una grande influenza sui giovani dei paesi comunisti negli anni Ottanta: “Disse: ‘La musica ha ottenuto più dei missili’. Perché MTV Europe mostrava com’era davvero la vita in Occidente, superando la propaganda. Mostravamo la cultura giovanile, e le persone la desideravano. Fu qualcosa di incredibilmente importante”.

 

Per Angel, nonostante il cambiamento dei tempi, un posto per la musica in televisione dovrebbe ancora esserci: “Bisogna sapersi adattare, ma MTV resta uno dei marchi più riconosciuti al mondo. Perché buttarlo via? Non è davvero buttato, ma è diventato solo reality TV. E MTV non è, e non dovrebbe essere, solo questo”.

 

L’evoluzione del canale principale e la sospensione degli MTV Europe Music Awards
Dal 2011, il principale canale britannico di MTV aveva già abbandonato la musica, trasferendo i programmi musicali sulle reti secondarie, ad eccezione del tradizionale appuntamento con gli MTV European Music Awards.
Proprio quella cerimonia, teatro di momenti rimasti nella memoria – come l’ultima esibizione delle Spice Girls prima dello scioglimento nel 2000 e l’omaggio commosso di Rita Ora a Liam Payne nel 2024 – è attualmente sospesa. Paramount ha deciso di congelare l’evento mentre portava avanti le trattative di fusione con Skydance Media, accordo approvato lo scorso luglio. Al momento, però, non è stata presa alcuna decisione sul futuro della manifestazione.

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Tagli globali e ripercussioni sul marchio

Le chiusure previste nel Regno Unito si inseriscono in un più ampio piano di riduzione dei costi. Secondo i media locali, Paramount intende risparmiare fino a 500 milioni di dollari (circa 376 milioni di sterline) e potrebbe dismettere i canali musicali MTV anche in Australia, Polonia, Francia e Brasile.

 

Ad agosto, la società ha chiuso Paramount Television Studios, produttrice di serie come Jack Ryan e The Spiderwick Chronicles. I tagli hanno coinvolto anche le produzioni britanniche di MTV, con la cancellazione dei programmi Gonzo e Fresh Out UK.
Secondo gli ultimi dati di Barb (l'Auditel britannico), i canali musicali del marchio continuavano comunque a registrare un pubblico fedele, seppur limitato: nel luglio scorso MTV Music contava 1,3 milioni di spettatori, mentre MTV 90s ne raggiungeva 949.000.
Nonostante tutto, il brand non scomparirà del tutto. MTV continuerà a vivere attraverso i social network e la piattaforma streaming Paramount+, mantenendo almeno in parte viva l’eredità di un nome che ha segnato intere generazioni.

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