Tre figli dei Fab Four firmano insieme una nuova collaborazione, portando avanti un'eredità musicale senza tempo. Dopo la pubblicazione del brano “Primrose Hill” nel 2024 - realizzato da James McCartney, figlio di Paul e Linda McCartney, e Sean Ono Lennon, figlio di John Lennon e Yoko Ono - i due si ritrovano in una nuova collaborazione. Il progetto attuale, però, coinvolge anche Zak Starkey, figlio di Ringo Starr, in una canzone pubblicata dal gruppo britannico Mantra Of The Cosmos
I figli di tre ex membri dei Beatles, ossia Lennon, Paul McCartney e Ringo Starr, l’hanno fatto di nuovo: hanno inciso insieme un nuovo brano, stavolta dal titolo Rip off.
Tre discendenti diretti dei FaB Four firmano insieme una nuova collaborazione, portando avanti eredità musicale senza tempo che torna a far parlare di sé attraverso una nuova generazione. Dopo la pubblicazione della canzone Primrose Hill nel 2024 - realizzato da James McCartney, figlio di Paul e Linda McCartney, e Sean Ono Lennon, figlio di John Lennon e Yoko Ono - i due si ritrovano in una nuova collaborazione. Il progetto attuale, però, coinvolge anche Zak Starkey, figlio di Ringo Starr, in una canzone pubblicata dal gruppo britannico Mantra Of The Cosmos.
Si tratta di un trio d’eccezione che mostra (anzi: fa ascoltare) cosa succede quando la discendenza musicale si fonde.
La notizia della collaborazione tra James McCartney, Sean Ono Lennon e Zak Starkey ha suscitato grande interesse nel panorama musicale internazionale. Dopo Primrose Hill, frutto del lavoro congiunto tra McCartney e Lennon, l’incontro con Starkey aggiunge un nuovo tassello a questo inedito “ritorno” dell’eredità dei Beatles.
Il brano Rip Off, sebbene ancora non rilasciato ufficialmente in versione integrale, è stato in parte diffuso da Zak Starkey tramite un’anteprima audio pubblicata su Instagram.
Potete ascoltare la canzone Rip off nel post di Instagram che trovate in fondo a questo articolo, pubblicato nelle scorse ore dal figlio di Ringo Starr, Zak Starkey.
Manca solo Dhani Harrison, il figlio di George Harrison
Secondo quanto dichiarato da Starkey in un’intervista concessa al quotidiano britannico The Telegraph, il pezzo mantiene la natura e l’identità della sua band, pur integrando le voci di James McCartney e Sean Ono Lennon. Come ha precisato lui stesso: “È come se fossero i Mantra Of The Cosmos con loro dentro. È Sean Of The Cosmos e James Of The Cosmos; è ancora la mia band”. Un commento ironico del giornalista ha suggerito la possibilità di coinvolgere anche Dhani Harrison, figlio di George Harrison, ma la replica di Starkey è stata netta e scherzosa: “No, non devo. Perché dovrei?”
Quindi, a parte la discendenza di George Harrison (che, per adesso, pare sia esclusa a priori), la sintonia creativa tra i musicisti figli dei restanti Beatles è palpabile. Già nel mese di febbraio James McCartney aveva condiviso una foto in studio insieme a Zak Starkey, accompagnata dalla didascalia: “GRANDE sessione di registrazione, ti voglio bene fratello.”
Una frase che, oltre a sottolineare il legame artistico, suggella l’incontro fra le nuove voci di un’eredità musicale leggendaria che, ancora una volta, si rinnova.

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Il contesto: cambiamenti e ritorni per Zak Starkey
Negli ultimi tempi, Zak Starkey è stato protagonista di diversi episodi nel mondo musicale, in particolare per la sua controversa permanenza come batterista dal vivo di un’altra band inglese celebre quasi al pari di quella di suo padre, ossia The Who. Licenziato, reintegrato e poi nuovamente estromesso, Starkey ha raccontato al Telegraph di aver persino rifiutato l’opportunità di partecipare alla reunion tour degli Oasis, scegliendo di restare con gli Who, prima della rottura definitiva.
Nonostante le turbolenze, Zak Starkey continua la sua attività nei Mantra Of The Cosmos, la formazione da lui fondata nel 2023, che unisce nomi noti della scena britannica: Shaun Ryder e Bez (degli Happy Mondays e dei Black Grape), oltre ad Andy Bell dei Ride, già compagno di Starkey nei Beady Eye e Oasis.

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L’altra collaborazione con Noel Gallagher
Rip Off non è l’unica novità legata ai Mantra Of The Cosmos. Appena una settimana prima, la band aveva condiviso un altro brano: Domino Bones (Gets Dangerous), nato dalla collaborazione con Noel Gallagher. Un episodio che affonda le sue radici nel legame tra Starkey e il mondo Oasis, dove aveva suonato dal 2004 al 2008.
In un’intervista concessa all’edizione americana della rivista Rolling Stone, Starkey ha raccontato la genesi della collaborazione:
“Noel ha ascoltato una traccia che gli ho mandato e ha detto: ‘Sono solo fo****i tamburi. Cosa dovrei suonarci sopra?’”
Il batterista ha risposto con prontezza: “Gli ho detto: ‘Dammi una settimana.’ E ho scritto della musica su quella base, ci ho messo un bel pianoforte. Ho usato almeno metà di uno dei ritornelli di Noel”.

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L’approvazione (amara) di Ringo Starr
Nel corso di un’altra intervista rilasciata a Rolling Stone, Zak Starkey ha riferito anche un commento di suo padre, Ringo Starr, in merito alla sua recente esclusione dagli Who. Ringo avrebbe espresso il suo pensiero in modo diretto e inequivocabile:
“Non mi è mai piaciuto il modo in cui quel piccoletto gestisce quella band”, in riferimento a Roger Daltrey.
Potete ascoltare la canzone Rip off nel post di Instagram che trovate di seguito, pubblicato nelle scorse ore dal figlio di Ringo Starr, Zak Starkey.