Achille Lauro presenta il brano Cristina dedicato alla mamma e si commuove
MusicaNel giorno della Festa della Mamma l'artista, ospite di Mara Venier a Domenica In, ha omaggiato il suo "punto di riferimento sano". Il videoclip contiene immagini dei suoi fan e delle loro madri
“Mi emoziono ancora oggi”. Ospite di Mara Venier a Domenica In, Achille Lauro ha presentato nel giorno della Festa della Mamma il suo nuovo brano, Cristina, dedicato alla madre Cristina Zambon. Il testo racconta una difficile situazione familiare, con il padre assente e la madre costretta a sacrifici per crescere i figli, sempre con amore incondizionato e forza nel superare ogni ostacolo. Il figlio esprime quindi gratitudine per gli insegnamenti ricevuti e riconoscenza perché, proprio grazie alla madre, è diventato la persona che è oggi. Nel videoclip, realizzato con filmati personali dei fan di Lauro e delle loro madri, si sente anche la voce di Zambon. “È stato emozionante vedere come la canzone sia stata accolta”, ha detto l’artista. “Con la mia squadra abbiamo chiesto che le persone ci inviassero video con le loro madri, la risposta è stata commovente”. Del resto, la musica “è qualcosa che forma uno stato d’animo forte, e diventa di tutti. Magari le persone non si ricordano dei cantanti, ma ci sono canzoni che restano dentro di noi. E questo video mi fa commuovere”, ha proseguito. Lauro ha poi raccontato mamma Cristina: “È dolcissima. È l’incarnazione del bene. Ho avuto un punto di riferimento sano”.
IL TESTO
Ricordo a quindic'anni, sì, mia madre la sera
Mio fratello che era un padre, sì, ed un padre non c’era
E noi che crescevamo tra figli di nessuno
La casa era un disastro, sì, le scritte sul muro
E poi la pasta in bianco perché ma' era lontana
E noi che rubavamo dentro il supermercato
Così piccoli quei bimbi da far pena alla gente
Come il giorno che quel vecchio cassiere disse: "Fa niente"
Mia madre c'era sempre, è sempre stata vicina
Sognando una famiglia ma subendo pеr prima
Mentre mio padre addosso lе urlava e la sminuiva
Quando la chiamai prima di farla finita
Ricordo a diciott’anni, sì, dormire in un Peugeot
Dio solo sa, sì, come ho fatto a uscirmene illeso
Fumavamo in quella macchina col sedile steso
Appannavo il vetro e scrivevo
"Cos'è l'amore?"
Quel tuo abbraccio che non smetteva, no, mai
Perché l'amore del mondo è neve al sole
È solo, sì, grazie a te se siamo noi
Oh
Tu che sei lo stelo di un fiore
Luce brucia, orchidea fragile
Tu vestita di sole, una dea
Ricordo che per noi non ti compravi i vestiti
Risparmi per portarci cinque giorni a Parigi
E poi quando crescemmo tra ragazzi smarriti
Tu facesti da mamma, sì, anche ai nostri amici
Lorenza che viveva con noi senza sua madre
Quell'altra come un figlio ma figlia di alcolizzati
E tu che frequentavi quel posto a viale Bastoggi
Perché per te quei bimbi, sì, come fratelli nostri
Sei sempre stata grande, sì, sempre stata una madre
Ed io non sarei stato se non fossi stata tale
E oggi capisco tutto ma solo molti anni dopo
Quanto non è facile in fondo crescere un uomo
Ma ce l'hai fatta, mamma
Ma ce l'hai fatta, mamma
Cos'è l’amore?
Quel tuo abbraccio che non smetteva, no, mai
Perché l’amore del mondo è neve al sole
È solo, sì, grazie a te se siamo noi
Oh
Tu che sei lo stelo di un fiore
Luce brucia, orchidea fragile
Tu vestita di sole, una dea
E tu che avevi dato la vita per noi al riparo
E lui che si era preso la tua ma era un estraneo
E mio fratello iniziava a farsi, si era ammalato
Forse cercando un padre, quello che se n'era andato
Spero che davvero tu oggi, sì, sia contenta
Perché quei sacrifici non sono stati per niente
E se oggi trattano i tuoi figli diversamente
È perché hai insegnato a dare senza mai indietro niente, mamma
La-la
La-ra-le-ra-la-la
La-ra-le-ra-la-la-la
La-ra-le-ra-la-la
Cos’è l'amore?
Quel tuo abbraccio che non smetteva, no, mai
Perché l'amore del mondo è neve al sole
È solo, sì, grazie a te se siamo noi

Approfondimento
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"OGGI MI SENTO UN UOMO"
Nonostante alcuni “anni difficili, con il Covid in mezzo”, ha raccontato Lauro, “in questo momento cerco di lasciare qualcosa di grande. Ci sto provando”. Lo scorso aprile, il cantante ha pubblicato l’album Comuni mortali, che presenterà il 29 giugno e il 1º luglio al Circo Massimo, a Roma, e nei palazzetti da marzo 2026. “Oggi mi sento un uomo, sento di aver trovato la mia serenità. Il grande legame col pubblico che ho costruito in quest’ultimo anno è dato dalla serenità che ho trovato. A volte le persone mi dicono “Mi hai salvato”, e io dico “Posso dire lo stesso””.
