Wish You Were Here dei Pink Floyd, dalla dedica a Syd Barrett alla riflessione sul tempo
Musica
Dal celebre verso “Tired of lying in the sunshine, staying home to watch the rain” a ogni altra parola di uno dei brani più celebri della storia della musica, scopriamo testo e simbolismi, significati e interpretazioni dei versi di quella che è una delle più importanti opere del Novecento
La nozione di tempo è uno dei concetti più affascinanti e complessi esplorati nella musica. Per i Pink Floyd, il tempo non è solo una misura cronologica, ma una forza invisibile e onnipresente che modella l’esistenza umana in modi profondi e talvolta inquietanti. Lo dimostrano ampiamente in una delle canzoni più famose della band britannica (e più famose della storia della musica in generale), ossia Wish You Were Here.
“Mi devi mettere la canzone Wish You Were Here dei Pink Floyd all'inizio e A Whiter Shade of Pale dei Procol Harum", queste sono state le parole della compianta Eleonora Giorgi rivolte all'amica Nicoletta Ercole. "Le ho detto: 'Senti, il funerale lo organizzi tu'", aveva svelato l'attrice in un'intervista rilasciata a Vanity Fair. Dunque oggi, alle ore 16, nella Chiesa degli Artisti in Piazza del Popolo a Roma, si ascolteranno queste due canzoni che hanno fatto la storia del rock, poiché tra poche ore si terranno le esequie di Eleonora Giorgi, che si è spenta il 3 marzo all'età di 71 anni a causa di un tumore al pancreas.
Nei prossimi paragrafi, parleremo del testo di una delle sue canzoni richieste da Eleonora Giorgi, soffermandoci sui vari significati che quelle parole possono assumere.
Nelle composizioni dei Pink Floyd, il tempo si carica di molteplici sfaccettature: è un costrutto sociale che scandisce le nostre vite, ma è anche un’entità impalpabile che influisce sulla percezione di noi stessi e del mondo che ci circonda. Nel loro universo artistico, il tempo è sia un creatore che un distruttore, uno strumento di conoscenza e rivelazione, ma anche un agente che ci conduce inevitabilmente verso esperienze di perdita, rimpianto e nostalgia.
Di seguito trovate il testo della canzone Wish You Were Here, e nei paragrafi seguenti parleremo del significato che molti dei versi di questo pezzo possono assumere.
Il testo completo di Wish You Were Here
Wish you were here
So, so you think you can tell
Heaven from hell
Blue skies from pain
Can you tell a green field
From a cold steel rail?
A smile from a veil?
Do you think you can tell?
Did they get you to trade
Your heroes for ghosts?
Hot ashes for trees?
Hot air for a cool breeze?
Cold comfort for change?
Did you exchange
A walk on part in the war
For a lead role in a cage?
How I wish, how I wish you were here
We’re just two lost souls
Swimming in a fish bowl
Year after year
Running over the same old ground
And what have we found?
The same old fears
Wish you were here

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Il significato italiano del testo di Wish You Were Here
Di seguito trovate invece il testo di Wish You Were Here tradotto in italiano:
Vorrei tu fossi qui
Quindi, quindi tu pensi di saper distinguere
Il paradiso dall’inferno
Cieli blu dal dolore
Sai distinguere un campo verde
Da una fredda rotaia d’acciaio?
Un sorriso da un velo?
Tu pensi di saperlo distinguere?
Ti hanno portato a barattare
I tuoi eroi per fantasmi?
Ceneri calde per alberi?
Aria calda per una brezza fresca?
Un freddo conforto per cambiamento?
Hai scambiato
Un ruolo da comparsa in guerra
Per un ruolo da protagonista in gabbia?
Come vorrei, come vorrei tu fossi qui
Siamo solo due anime perse
Che nuotano in una boccia di pesci
Anno dopo anno
Correndo sopra lo stesso vecchio suolo
E come abbiamo trovato
Le stesse vecchie paure
Vorrei tu fossi qui.

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Wish You Were Here è un inno alla libertà
Le melodie evocative e il testo intenso fanno di Wish You Were Here un autentico gioiello della musica. Quello che rende speciale questo brano è la sua capacità di comunicare un messaggio potente con poche, incisive parole.
Pur nascendo in un contesto molto personale e dedicato a una figura specifica, la canzone riesce a trascendere la sua origine, diventando universale.
Ma sapete chi è la figura specifica a cui ci riferiamo? È Syd Barrett.

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Wish You Were Here, un omaggio a Syd Barrett
Non c’è dubbio che l’intero album pubblicato nel 1975 sia, nel suo cuore, un tributo a Syd Barrett.
Fondatore della band e primo frontman, Barrett fu costretto a lasciare i Pink Floyd nel 1968 a causa di gravi problemi di salute mentale, esacerbati dall’uso eccessivo di sostanze stupefacenti.
Il brano Wish You Were Here trae ispirazione da un momento particolarmente toccante: l’ultima visita di Barrett ai suoi ex compagni di band in studio, un incontro che lasciò un segno indelebile nei membri del gruppo.

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Ma il significato del testo va oltre la storia di Barrett
Il significato di Wish You Were Here, però, si estende ben oltre la storia di Syd Barrett: racconta una condizione comune a molti di noi.
Parla di quanto spesso rimaniamo intrappolati nelle nostre routine, nei nostri automatismi e nelle nostre dipendenze, senza renderci conto di quanto ci stiamo privando. Accettiamo situazioni stagnanti senza avere il coraggio di cambiarle, senza osare immaginare un futuro diverso e forse migliore.
Con Wish You Were Here, Roger Waters e David Gilmour ci esortano a guardare oltre la superficie della quotidianità, a interrogarci sul significato della nostra esistenza. Il brano è un invito a distinguere ciò che è autentico da ciò che è solo apparenza, a non accontentarci di una vita che sembra appagante ma che, in realtà, potrebbe non renderci né davvero felici né davvero liberi.
A tal proposito, Roger Waters ha espresso chiaramente il concetto centrale del brano con queste parole: “Can you free yourself enough to be able to experience the reality of life as it goes on before you and with you and as you go on as part of it? Or not? Because if you can’t, you stand on square one until you die”. Questi versi in italiano si possono tradurre in questo modo: “Sei abbastanza libero da riuscire a sentire la vita nella sua autenticità, la vita che ti attraversa e procede con te mentre tu procedi come parte di essa? O no? Perché, se non ci riesci, rimani fermo allo zero fino alla morte.”

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Il concetto di tempo nelle opere dei Pink Floyd
I Pink Floyd hanno spesso dipinto il tempo come un elemento misterioso e ambiguo, un preludio a qualcosa di più grande e indefinibile.
Il brano iconico Wish You Were Here utilizza il concetto di tempo per esplorare il dualismo tra amore e perdita, evidenziando come il tempo sprecato possa tradursi in occasioni mancate e in un profondo senso di vuoto interiore.
Oltre a Wish You Were Here, altri pezzi, come Breathe ed Echoes, mettono il tempo al centro di una riflessione esistenziale sul progresso e sulla continua evoluzione della vita. Queste canzoni suggeriscono come l’esistenza possa sembrare sfuggente e transitoria, pur essendo caratterizzata da un intenso caleidoscopio di emozioni.

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Il cuore pulsante della poetica dei Floyd è il tempo
Il tempo, dunque, diventa il cuore pulsante della poetica dei Pink Floyd, un tema che si intreccia con le loro sonorità evocative e con l’atmosfera ipnotica della loro musica. Attraverso i loro iconici brani, la band riesce a catturare non solo la bellezza fugace del tempo, ma anche la sua capacità di intrappolare l’uomo in un ciclo infinito di aspettative, delusioni e rimpianti. Anche per questa rock band iconica del 900, il tempo diventa un topos, la cartina di Tornasole della caducità dell'uomo, del nostro essere finiti e del non poter assaporare quell'infinito che a noi, come specie, è negato. Ma capolavori come Wish You Were Here sono ottime "siepi leopardiane" che, un pochino, ce lo fanno gustare. Perlomeno un infinito godimento dato dalla combinazione di note e parole tra le più estasianti della storia della musica, senza se e senza ma.

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L'introspezione che emerge dai testi di quasi tutte le canzoni del catalogo dei Pink Floyd si traduce spesso in una riflessione più ampia sulla condizione umana e su come un singolo istante possa racchiudere un’emozione così intensa da ridefinire la nostra percezione della realtà.
In Wish You Were Here, ad esempio, questa tematica si manifesta attraverso interrogativi esistenziali e immagini poetiche: “So you think you can tell / Heaven from Hell? Blue skies from pain?” (“Quindi pensi di saper distinguere il paradiso dall'inferno? Il cielo azzurro dal dolore?”).