
Introduzione
Grande attesa per la prima serata del Festival di Sanremo 2025, che inizia oggi 11 febbraio e prosegue fino a sabato 15 (GLI AGGIORNAMENTI LIVE). Sul palco si esibiscono i 29 cantanti in gara (TUTTI I TESTI - LA SCALETTA). Ad affiancare Carlo Conti nella conduzione ci sono Antonella Clerici e Gerry Scotti. Il superospite è Jovanotti, tornato sulle scene dopo due anni di stop. Ma un momento imperdibile sarà anche un altro: quando l'israeliana Noa e la palestinese Mira Awad saliranno sul palco dell’Ariston e, per lanciare un messaggio di pace e solidarietà, duetteranno sulle note di Imagine di John Lennon
Quello che devi sapere
Il duetto di Noa e Mira Awad
- La cantante israeliana Noa e la palestinese Mira Awad portano sul palco di Sanremo un duetto di pace. Per la loro esibizione hanno scelto la canzone Imagine di John Lennon. Ospite a Rtl 102.5, Noa ha anticipato: “Non abbiamo riscritto Imagine, l'abbiamo solo tradotta: la prima strofa in ebraico, la seconda in arabo, poi canteremo in inglese e inseriremo alcune parti in italiano nel mezzo. Mi piace molto la parte del testo che dice ‘No religion’, perché la religione è una cosa positiva, ma non quando diventa violenta, razzista o quando dà alle persone la licenza di uccidere. Come diremmo noi, la religione dovrebbe essere amore, inclusione e rispetto. Quindi sì, penso che dobbiamo andare avanti tutti con questi concetti: Paesi, religioni… dobbiamo essere tutti uno". Mira Awad, poi, ha aggiunto: “La strofa che preferisco è quella in cui ci si chiede perché dobbiamo avere dei Paesi. I Paesi sono un'invenzione dell'uomo e penso che possiamo reinventare questo modello, che non sempre funziona”
- Per approfondire: Sanremo 2025, gli ospiti che vedremo al Festival: da Jovanotti ai Duran Duran. FOTO
Il legame tra le due artiste
- Le due artiste hanno raccontato che la loro collaborazione "è nata nel 2000, 25 anni fa”. E Noa ha aggiunto: “Abbiamo rappresentato Israele all'Eurovision Song Contest nel 2009 ed è stata un'esperienza importante. Abbiamo un legame molto profondo. Devo dire, però, che purtroppo ogni volta che facciamo un grande evento insieme c'è una guerra in corso. All'Eurovision è successa la stessa cosa: c'era violenza tra israeliani e palestinesi. Noi rispondiamo sempre che il nostro lavoro non è riportare la realtà, quello lo fanno i media. Il nostro compito, come artisti, è creare la realtà o almeno immaginarla, quella che vorremmo vedere”.
- Noa e Mira Awad hanno rappresentato Israele alla 54esima edizione dell'Eurovision Song Contest, che si è tenuto nel maggio del 2009 a Mosca. Hanno cantato il brano There Must Be Another Way, con frasi in inglese, ebraico e arabo. Si sono classificate al 16esimo posto. Mira Awad è stata la prima cantante araba di Israele a rappresentare lo Stato nella competizione canora, con il primo brano israeliano con parole in arabo. Sempre nel 2009 le due artiste hanno pubblicato un album collaborativo, intitolato There must be another way, con brani cantati singolarmente e insieme
Chi è Noa
- Noa è lo pseudonimo di Achinoam Nini. La cantante israeliana è nata a Tel Aviv il 23 giugno 1969 e a due anni si è trasferita con la famiglia a New York. Nel mezzo di una profonda crisi d'identità, a 17 anni torna in Israele e poi presta il servizio militare obbligatorio per due anni. Nel 1991 debutta come cantante e due anni dopo esce il suo primo album: Achinoam Nini and Gil Dor Live, in coppia col chitarrista Gil Dor. Diventa famosa anche all’estero per le sue esibizioni live. Il suo primo album in studio, intitolato Noa, è del 1994 e contiene uno dei suoi brani più noti: I Don't Know. Seguono altri undici album in studio, l’ultimo uscito nel 2021 (Afterallogy). Tante le collaborazioni importanti, come quella con Pino Daniele con la canzone The desert in my head. Roberto Benigni l’ha scelta per interpretare Beautiful That Way, tema principale della colonna sonora del suo film La vita è bella. Ha ricevuto diversi riconoscimenti, come il premio "Artista per la Pace", l’onorificenza di Cavaliere dell'Ordine della Stella d'Italia e poi quella di commendatore della Repubblica italiana, il premio Tenco
Il nuovo album di Noa
- L'esibizione al Festival di Sanremo 2025 anticipa l'uscita del nuovo album di Noa: The Giver. “Parla di donare, di valori, di amore – ha raccontato –. Lo sento pieno di energia positiva e di umanità, perché viviamo in un mondo dominato dalla tecnologia e dai robot e io voglio mostrare la bellezza dell'umanità attraverso la musica. Viviamo in Israele e il 7 ottobre è stato un evento enorme e terribile. Dopo quella data ho scritto alcune canzoni con il grande pianista Ruslan Sirota, vincitore di un Grammy, un talento straordinario. Questo album è davvero pieno di umanità". Dopo l’estate, poi, l'artista lancerà Reimagine: "A settembre, a Firenze, abbiamo in mente di organizzare un festival che si chiamerà Reimagine, per immaginare qualcosa di nuovo. Saranno tre giorni di musica e ci saranno anche altri artisti oltre a me. Sto cercando artisti interessanti anche qui a Sanremo. Oltre ai concerti, ci saranno relatori e vogliamo presentare un'organizzazione che lavora per cause importanti, per mostrare al pubblico italiano che c'è speranza, che ci sono persone che si impegnano per un futuro migliore. Ci sarà anche Mira con noi"
Chi è Mira Awad
- Mira Awad, il cui vero nome è Mīrā ’Anwar ‘Awaḍ, è nata a Rameh (città araba nel distretto settentrionale di Israele) l’11 giugno 1975. È una cantante, attrice e autrice palestinese con cittadinanza israeliana. Si è avvicinata all’arte sin da giovane, studiando sia musica sia recitazione. È diventata una celebrità della televisione israeliana dopo la sua apparizione nella serie Arab Labor, andata in onda dal 2007. Poi ha recitato in altre serie tv, in film e musical. Ha anche partecipato alla versione israeliana di Ballando con le stelle. Ha pubblicato diversi singoli e tre album in studio: Bahlawan (Acrobat) nel 2009, There Must Be Another Way (con Noa) nello stesso anno, All My Faces nel 2011. Ha composto anche musica per film e teatro
I prossimi progetti di Mira Awad
- In questo periodo Mira Awad sta lanciando Artivista, un connubio tra arte e attivismo. Si tratta di una residenza pensata per riunire artisti provenienti da entrambe le parti del conflitto israelo-palestinese, per promuovere la comprensione reciproca e la creazione collaborativa. “Da tempo sognavo di creare una residenza per artisti che siano anche attivisti. Quest'anno è successo per la prima volta ed è una cosa di cui sono molto orgogliosa. Portare persone da tutte le parti del conflitto in una stessa stanza, allontanarle dalla guerra e dare loro la possibilità di conoscersi, ascoltare le loro storie e collaborare attraverso l'arte è un obiettivo che sento profondamente", ha raccontato
I precedenti al Festival di Sanremo
- Mentre per Mira Awad questa è la prima volta a Sanremo, Noa è già stata sul palco dell’Ariston. L’artista israeliana, infatti, torna al Festival a distanza di trent’anni dalla sua prima esibizione: nel 1995, come ospite internazionale, ha cantato Child of Man. Poi ha partecipato alla gara nel 2006 con il brano Un discorso in generale, insieme a Carlo Fava e Solis String Quartet: la canzone non è arrivata alla serata finale, ma ha vinto il Premio della Critica Mia Martini. Noa è stata a Sanremo anche nel 2012: ha duettato con Eugenio Finardi nella serata intitolata W l'Italia nel mondo, cantando Torna a Surriento e Beautiful That Way. Quest’ultimo brano l’ha proposto anche nel 2000, quando si è esibita come ospite internazionale
La canzone "Imagine" di John Lennon
- Noa e Mira Awad hanno scelto di portare a Sanremo 2025 la canzone Imagine. Il brano, pubblicato l'11 ottobre del 1971 come estratto dall’album omonimo, è il più celebre e rappresentativo della carriera solista di John Lennon dopo lo scioglimento dei Beatles. La canzone è stata composta all’inizio del 1971 nella casa di Lennon ad Ascot, nel Berkshire, su un pianoforte Steinway in camera da letto. Il cantante britannico ha riconosciuto il contributo essenziale della compagna Yōko Ono nella stesura del pezzo, completato quasi in una sola sessione di scrittura. Il brano ha da subito riscosso un enorme successo ed è stato reinterpretato da moltissimi artisti famosi. Lennon ha spiegato che la canzone parla di una società laica in cui non trionfino i valori del materialismo, dell'utilitarismo e dell'edonismo. Il brano, ha aggiunto, è “anti-religioso, anti-nazionalista, anti-convenzionale e anti-capitalista e viene accettato solo perché è coperto di zucchero”. Yōko Ono, poi, ha dichiarato che il messaggio di Imagine si può sintetizzare dicendo che “siamo tutti un solo mondo, un solo Paese, un solo popolo”
- Per approfondire: Imagine, il disco simbolo di John Lennon
Il testo di "Imagine"
- Ecco il testo originale di Imagine
Imagine there's no heaven
It's easy if you try
No hell below us
Above us only sky
Imagine all the people
Living for today...
Imagine there's no countries
It isn't hard to do
Nothing to kill or die forAnd no religion too
Imagine all the people
Living life in peace...
You may say I'm a dreamer
But I'm not the only one
I hope someday you'll join us
And the world will be as one
Imagine no possessions
I wonder if you can
No need for greed or hunger
A brotherhood of man
Imagine all the people
Sharing all the world...
You may say I'm a dreamer
But I'm not the only one
I hope someday you'll join us
And the world will live as one