Secondo “Jane Doe”, il rapper e produttore l'avrebbe drogata e violentata ad una festa nel 2000 mentre una “celebrità maschio” e una “celebrità femmina”, le cui identità sono state per ora mantenute anonime, avrebbero a loro volta assistito e partecipato
Domenica sera, nel Southern District di New York, sono state depositate altre cinque denunce contro Sean Combs, in arte Puff Daddy o Diddy, il rapper e produttore che ora si trova in carcere senza possibilità di rilascio su cauzione con le accuse di traffico sessuale, racket e sfruttamento della prostituzione e che il 5 maggio 2025 affronterà il processo. I denuncianti sono due uomini e tre donne, compresa una “Jane Doe” che l’ha accusato di averla drogata e violentata quando lei aveva 13 anni mentre una “celebrità maschio” ed una “celebrità femmina”, le cui identità sono state per ora mantenute anonime, assistevano e partecipavano alle violenze. Come riporta Variety, il 7 settembre 2000 la ragazza avrebbe tentato di assistere senza biglietto agli MTV Video Music Awards, ma senza successo. Dopo l’evento avrebbe quindi tentato di convincere gli autisti delle limousine a farla partecipare ad una festa, ed uno di loro l’avrebbe accompagnata ad un afterparty dove lei avrebbe firmato un documento di riservatezza e bevuto un drink. Subito dopo, la ragazza si sarebbe sentita “stordita e confusa”, si sarebbe distesa in una camera vuota e avrebbe assistito all'ingresso di Combs, che era in compagnia di “una celebrità maschile e una femminile”. La presunta vittima sarebbe stata prima stuprata dalla celebrità maschile sotto lo sguardo di quella femminile, e poi da Puff Daddy mentre entrambe le celebrità guardavano. Come si legge nei documenti legali, dopo l’aggressione, la querelante “è caduta in una profonda depressione che continua ad influenzare ogni aspetto della sua vita”.
UNA PIOGGIA DI DENUNCE
All’inizio del mese, la Buzbee Law Firm aveva dichiarato che avrebbe presentato oltre 120 denunce contro Sean Combs, che finora ha negato tutte le accuse. “La verità prevarrà: che il signor Combs non ha mai assalito nessuno – adulto o minorenne, uomo o donna”, hanno dichiarato i legali del rapper. Se sarà dichiarato colpevole, Puff Daddy rischia l’ergastolo.