La canzone IA con le voci clonate di Drake e The Weeknd ritirata dai servizi di streaming
MusicaIl brano è “Heart On My Sleeve” e utilizza l'intelligenza artificiale per replicare i due cantanti. Per questo motivo l’editore, Universal Music Group, ne ha chiesto l’immediata rimozione affermando che la canzone viola la legge sul copyright
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Heart On My Sleeve, la canzone di Drake e The Weeknd fatta con l’intelligenza artificiale, è stata ritirata da quasi tutte le piattaforme di streaming.
Il brano utilizza l’IA per clonare le voci dei due cantanti americani, motivo per cui l’editore, Universal Music Group, ha chiesto l’immediata rimozione dai servizi di streaming.
Universal afferma che la canzone viola la legge sul copyright e aggiunge che le piattaforme hanno una "responsabilità legale ed etica" per impedire l'uso di servizi che possano danneggiare in qualunque modo gli artisti.
A seguito delle critiche pungenti dell’editore, Heart On My Sleeve sta ora sparendo da quasi tutte le piattaforme musicali. Non è più disponibile su Apple Music, Spotify, Deezer e Tidal, inoltre pare che sia in procinto di essere ritirata anche da TikTok e YouTube. Tuttavia alcune versioni potrebbero rimanere disponibili in rete.
La canzone simula che i cantanti citino Selena Gomez
La traccia incriminata simula Drake e The Weeknd mentre si scambiano versi sul conto della pop star e attrice Selena Gomez, che tempo fa usciva con The Weeknd. Il creatore di Heart On My Sleeve (noto come @ghostwriter) afferma che la canzone è stata creata da un software apposito, “addestrato” per ricreare ad arte le voci dei musicisti. Anziché dire il proverbiale "ingannerebbe perfino la madre di Drake e di The Weeknd", stavolta c'è da dire che ingannerebbe proprio Drake e The Weeknd stessi. Incredibile quanto è convincente questo fake...
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Il brano fake è diventato virale
Ovviamente la canzone fake di Drake e The Weeknd generata dall'intelligenza artificiale è diventata virale. Dopo essere stata pubblicato su diverse piattaforme di streaming venerdì 14 aprile, il brano è circolato tantissimo durante il fine settimana del 15 e 16 aprile.
Inizialmente è stato rimosso da Apple, Deezer e Tidal lunedì pomeriggio (il 17 aprile), dopodiché TikTok, Spotify e YouTube sono stati invitati a seguire l’esempio virtuoso di Apple & Co.
Un collegamento a una versione originale della canzone su YouTube ora dice: "Questo video non è più disponibile a causa di un reclamo per violazione del copyright da parte di Universal Music Group".
Va notato come su Spotify sia stato trasmesso in streaming 629.439 volte prima di essere ritirato. Al tasso di royalty più basso di Spotify (pari a 0,003 dollari per stream), la canzone ha guadagnato circa 1.888 dollari.
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La dichiarazione di Universal Music Group
Universal Music Group - che pubblica entrambi gli artisti attraverso Republic Records - ha affermato di aver costruito la propria innovazione attorno all'intelligenza artificiale per un po' di tempo, quindi specifica di non essere contraria a questa tecnologia. Ma aggiunge a chiare lettere: "La formazione dell'IA generativa utilizzando la musica dei nostri artisti (che rappresenta sia una violazione dei nostri accordi sia una violazione della legge sul copyright), nonché la disponibilità di contenuti in violazione creati con l'IA generativa sui DSP [fornitori di servizi digitali], pone la domanda su quale parte della storia vogliano stare tutte le parti interessate nell'ecosistema musicale: dalla parte degli artisti, dei fan e dell'espressione creativa umana, o dalla parte dei deep fake, delle frodi e della negazione agli artisti del dovuto compenso. Questi casi dimostrano perché le piattaforme hanno una responsabilità legale ed etica fondamentale per impedire l'uso dei loro servizi in modi che danneggiano gli artisti. Siamo incoraggiati dall'impegno dei nostri partner di piattaforma su questi temi, poiché riconoscono di dover far parte di la soluzione”.
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“La legge sul copyright e l'intelligenza artificiale non è semplice”
Un avvocato specializzato in casi di proprietà intellettuale ha detto alla BBC che la legge sul copyright e l'intelligenza artificiale non è affatto semplice.
Jani Ihalainen, di RPC, ha affermato che la legge sul copyright del Regno Unito fornisce agli artisti determinati diritti sulle loro esibizioni, inclusa la realizzazione di copie di registrazioni di specifiche esibizioni.
"Tuttavia, una voce deepfaked, che non copia specificamente un'esibizione, molto probabilmente non sarà coperta e potrebbe persino essere considerata un'opera protetta a se stante. (…) La legislazione attuale non è neanche lontanamente adeguata per affrontare i deepfake e i potenziali problemi in termini di proprietà intellettuale e altri diritti”, aggiunge l’avvocato Ihalainen parlando ai microfoni della BBC.
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“Ci vorrà del tempo per risolvere questi problemi”
Tony Rigg, docente di gestione dell'industria musicale presso l'Università del Central Lancashire, è stato anch’esso interpellato dalla BBC, a cui ha spiegato che ci vorrà del tempo per risolvere questi problemi.
"Forse l'aspetto più preoccupante di questo caso è l'indebolimento dei diritti morali", ha dichiarato Rigg. "Se qualcuno può imitare te, il tuo marchio, il tuo suono e il tuo stile, potrebbe essere molto problematico. Spetterà alla legge fornire un rimedio. (…) L’uso dell'intelligenza artificiale nell'industria musicale è un'arma a doppio taglio, con tensioni derivanti dal suo potenziale di minare il valore della creatività umana, giustapposta al suo potenziale di aumentarla. Sebbene le possibilità siano enormi ed evolutive, è difficile immaginare l'intera portata del potenziale dell'intelligenza artificiale per avere un impatto sulla creazione, il consumo e il business della musica in quella che promette di essere un'era di trasformazione".
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Drake e The Weeknd non hanno ancora fatto dichiarazioni
Nessuno dei due artisti coinvolti ha ancora risposto alla canzone, tuttavia Drake ha recentemente espresso disappunto per la clonazione della sua voce.
"Questa è l'ultima goccia dell’IA, ha detto su Instagram, dopo essersi imbattuto in un video realizzato da un fan in cui sembrava rappare il brano Munch (Feelin' U) della rapper statunitense Ice Spice.