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Depeche Mode, tutto quello che c'è da sapere sul nuovo album Memento Mori

Musica

Vittoria Romagnuolo

©Getty

A sei anni dall'uscita di Spirit, la band di Dave Gahan e Martin Gore torna con un lavoro preparato nella stagione della pandemia nel quale, oggi, non si può evitare di scorgere l'impronta del grande assente: Andy Fletcher, scomparso quasi un anno fa

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“Memento Mori”, ovvero, “Ricordati che devi morire”, monito e memorandum che suona particolarmente significativo in una stagione figlia di altre in cui le parole pandemia e guerra hanno dominato la scena. Memento Mori, è il titolo dell'annunciato nuovo album dei Depeche Mode, disponibile per i fan, vecchi e nuovi, a partire da venerdì 24 marzo. Il lavoro, il quindicesimo in studio della leggendaria band inglese di Dave Gahan e Martin Gore, è stato anticipato dal singolo Ghosts Again che è stato cantato per la prima volta su palco del Teatro Ariston nella serata finale del Festival di Sanremo 2023.

La prima data della tournée senza Andy Fletcher

Dopo quarant'anni di carriera e di musica entrata nella leggenda, per i Depeche Mode è ancora tempo di debutto. È con gioia ed eccitazione, infatti, che Gore e Gahan, rispettivamente chitarrista e cantante della band, hanno dato il calcio d'inizio a Sacramento, in California, ad una stagione di musica dal vivo che li vedrà esibirsi sul palco con una formazione inedita, con Peter Gordeno, Christian Eigner e la britannica Kelly Lee Owens, e senza Andrew Fletcher, lo storico tastierista nonché membro fondatore del gruppo scomparso improvvisamente lo scorso maggio a sessant'anni.
Il tour che dal Nord America approderà in Europa con date nel Regno Unito e in Irlanda e in Italia, ben tre nel mese di luglio, a Roma, a Milano e a Bologna, sarà l'occasione per ascoltare le dodici tracce di Memento Mori che, già dall'immagine scelta per la copertina, si era presentato come un album in stile Depeche Mode in piena regola: fondo scuro con due ali di angeli bianche, a contrasto, composte da fiori. Dall'artwork della copertina alle sonorità, più vicine a quelle degli inizi, più cupe ed elettroniche, in stile Depeche Mode ma anche Kraftwerk e Joy Division, i Depeche Mode hanno lavorato riallacciandosi idealmente a Black Celebration, pietra miliare della loro discografia del 1986, piuttosto che a Spirit, l'ultimo lavoro pubblicato nel 2017. Anche la tematica che aleggia dal titolo alle tracce, la mortalità, appunto, è frutto di un'epoca inquieta da esorcizzare con vibrazioni profonde e ritmiche avvolgenti.

I temi del disco: la morte (ma soprattutto) la vita

Anton Corbijn, fotografo della band che si è occupato per decenni dell'immagine dei Depeche Mode definendola, praticamente, insieme ai musicisti, si è detto entusiasta dell'estetica che la band ha offerto al pubblico della prima data del tour e su Instagram ha pubblicato uno dei suoi ultra riconoscibili scatti, con le figure scure di Martin Gore e Dave Gahan in risalto su uno sfondo in fiamme.

Il tour e l'album sono forse il modo migliore per i Depeche Mode per riannodare i fili di un dialogo col mondo esterno che si è complicato ulteriormente con l'assenza di Fletcher che appare come un'ombra nelle foto che accompagnano l'album e che è comunque autore del materiale, concepito prima dello scorso maggio. Gore ha rivelato che le canzoni sono state scritte nei mesi della pandemia e che tutto, compreso il titolo finale del lavoro, era stato deciso insieme a Fletcher. Nessuna interpretazione recente delle immagini collegate a questa produzione ha a che vedere con la morte del tastierista, compreso il video di Ghosts Again in cui Gore e Gahan giocano a scacchi come ne Il settimo sigillo di Bergman. Se c'è una lezione da tenere a mente, per Martin Gore, è quella legata all'urgenza di vivere che è - o dovrebbe essere - più forte dell'angoscia della morte ed è questo il senso ultimo da dare anche al titolo dell'album.

approfondimento

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Memento Mori: tracce e produzione

Memento Mori è prodotto da James Ford con Marta Scalogni, anche co-autrice della traccia conclusiva dell'album, Speak To Me. Marin Gore ha firmato con Gahan Wagging Tongue, mentre ha collaborato con l'amico e frontman degli Psychedelic Fours, Richard Butler, in ben quattro brani (tra cui il primo singolo Ghosts Again. Tutte le tracce sono animate da tematiche universali e da un modo di sentire l'attualità che non è politico ma riconduce alle più profonde paure umane accompagnate da malinconia e gioia - le due parole che convivono da sempre nell'intera discografia dei Depeche Mode - come antidoti a ogni male. Notevole la traccia di apertura, My Cosmos Is Mine, e i brani in cui è più forte il tema dell'amore, Always You e Before We Drown.

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Memento Mori: la tracklist

  1. My Cosmos Is Mine
  2. Wagging Tongue
  3. Ghosts Again
  4. Don’t Say You Love Me
  5. My Favourite Stranger
  6. Soul With Me
  7. Caroline’s Monkey
  8. Before We Drown
  9. People Are Good
  10. Always You
  11. Never Let Me Go
  12. Speak To Me