
Ospite a Che tempo che fa il cantante irlandese ha parlato di ciò che lo ha spinto a scrivere la sua autobiografia Surrender. Il libro nasce dalla voglia del cantante di “ritrovare dei ricordi perduti”, anche quando questo significa dover affrontare traumi dolorosi come la scomparsa di sua madre. Ripercorriamo ora la storia di questo grande artista, attraverso le tappe che lo hanno portato ad essere l’uomo che è oggi

“Sono nato con un cuore eccentrico”, queste le prime parole che aprono Surrender, l’autobiografia di Bono Vox. Il cantante è nato con il nome di Paul David Hewson il 10 maggio 1960 al Rotunda Hospital di Dublino
Bono parla di Songs of Innocence anni dopo
Da bambino Bono era un ragazzo vivacissimo, cresciuto in una famiglia per metà protestante e metà cattolica
Bono ha raccontato quando si è risvegliato alla Casa Bianca
A 14 anni, durante il funerale del nonno, sua madre Iris ha un aneurisma. Morirà quattro giorni dopo, lasciando un immenso vuoto nella famiglia. Né il padre di Bono né suo fratello riusciranno a parlare troppo insieme della perdita. Per esorcizzare il grande dolore, l’adolescente Paul si avvicina alla musica. Quando diventerà Bono Vox scriverà diverse canzoni dedicate a Iris, come I Will Follow
Bono ha annunciato un tour per lanciare l'autobiografia
Il padre di Bono era un discreto tenore ma suo figlio prenderà il proprio soprannome da ragazzo solo grazie a un amico, che si ispirò al nome di un negozio di apparecchi acustici senza neanche sapere il significato del nickname in latino
Bono canta per Kiev
Dopo essere stato cacciato da diverse scuole per il suo caratterino, il giovane Bono finalmente trova un posto nel mondo alla Mount Temple School. Grazie alla sua passione per la musica, trasmessagli dal fratello, diventa subito popolare e conosce i membri dei futuri U2
Bono degli U2 non ama il nome del gruppo
Bono all’inizio voleva suonare la chitarra ma diventerà subito solo cantante del gruppo. Nel 1978 vince con gli U2 un concorso a Limerick. Il premio è la possibilità di fare un demo con la CBS, che rimane favorevolmente colpita dai ragazzi. Gli U2 conoscono in questo periodo anche il loro manager storico: Paul McGuinness
Bono Vox ha scopreto di avere un fratello segreto
Bono trova la sua voce anche grazie al produttore Steve Lillywhite che gli consiglia: “Canta le parole. Non la persona che vorresti essere. Canta la persona che sei”

Il primo album, con la produzione di Lillywhite, è Boy. Bono Vox oggi lo ricorda come “un’ode a un’innocenza che eravamo decisi a tenerci stretta”. È il 1980

Il 21 agosto 1982, dopo una lunga tournée, Bono Vox sposa Alison “Ali” Stewart. Ali sarà un riferimento in tutta la vita di Bono, che le dedicherà anche la sua autobiografia Surrender

Nel 1984 esce The Unforgettable Fire . Bono inizia a scrivere canzoni su temi importanti come Pride (che è un omaggio a Martin Luther King) o Bad, sulla dipendenza da eroina

Bad diventa un must nei concerti degli U2 dopo l’esibizione al Live Aid, in cui Bono scende dal palco per ballare con i fan. Il brano arriva a durare in quel caso addirittura 12 minuti

Il 17 maggio 1986 un altro lutto colpisce Bono. Muore in moto Greg Carroll, il suo roadie. A lui sarà dedicato uno dei capolavori della band, l’album The Joshua Tree che contiene anche un brano scritto da Bono pensando a Carroll

L’album nacque nel 1987, in un periodo felice per la band. “The Joshua Tree fu un momento di gloria per tutti e quattro, al punto che faticavo a dormire per l’emozione del lavoro che mi aspettava l’indomani mattina. Non sembrava nemmeno lavoro”, ha scritto Bono in Surrender

Il successivo disco Rattle and Hum soddisferà meno anche lo stesso Bono che però, dopo essersi trasferito a Los Angeles per l’album, inizierà a interessarsi al mondo dello spettacolo pure all’infuori dalla musica. Nel 1990 esordisce con The Edge a teatro, partecipando alla rappresentazione teatrale di Arancia meccanica

Achtung Baby viene registrato a Berlino e segna le prime vere divergenze tra i membri del gruppo. Bono con The Edge vorrebbe percorrere nuove strade. Alla fine si rivela fondamentale per mediare tra le anime del gruppo Brian Eno. L’artista, qui in veste di produttore, è molto ascoltato da Bono con cui condivide pure le origini (i genitori di entrambi lavoravano infatti alle poste)

Bono come uno dei suoi idoli David Bowie si crea un alter-ego: Mr. The Fly, la sfrontata rockstar in gillet di pelle

Nel 1992 parte lo Zoo Tour Tv. Gli U2 sono una band sempre più politicamente impegnata e Bono è in prima linea. Durante i live è lui a chiamare persone famose in diretta

Esce Zooropa, un album ancora più coraggioso, e durante il tour Bono si crea un altro personaggio: Mister MacPhisto, la rockstar distrutta dagli eccessi

Bono inizia a collaborare con grandi artisti e amici dalla sensibilità diversa, anche senza gli U2. Canta I’ve Got You Under My Skin con Sinatra e scrive con Gavin Friday un brano per la colonna sonora del film Nel nome del padre. Collaborerà anche con gli amici italiani Pavarotti e Zucchero

A partire da fine millennio Bono diventa sempre più preso da lodevoli cause umanitarie. Il cantante si spende per lo sviluppo dei Paesi del cosiddetto Terzo Mondo, arrivando a parlare direttamente con i potenti della Terra

All That You Can't Leave Behind nel 2000 riporta in auge gli U2 anche grazie alla loro musica. L’album riscatta soprattutto in America il mezzo flop di Pop e fa ripartire la band per un altro grande tour. Prima di un concerto londinese Bono scopre la morte del padre ma non annulla il live, anzi gli dedica sul palco Kite

Nel 2005 gli U2 entrano nella Rock and Roll Hall of Fame. Li introduce Bruce Springsteen che, qualche anno prima, era stato a sua volta introdotto da Bono

Dopo How to Dismantle an Atomic Bomb e No Line on the Horizon Bono ha un’idea: regalare il prossimo album Songs of Innocence a tutti coloro che hanno un abbonamento con ITunes. L’operazione viene molto criticata e si rivela un boomerang. Di recente Bono Vox ha definito quella scelta un grande errore

L’ultimo disco con gli U2, Songs of Experience, è datato 2017. Negli ultimi anni Bono ha fatto sapere di non apprezzare più diversi lavori della band e che non rifarebbe più alcune cose. In questi anni è comunque rimasto sulla scena, collaborando con nomi nuovi come il dj Martin Garrix e impegnandosi in diverse battaglie sociali. Il primo novembre è uscita la sua autobiografia Surrender: 40 canzoni, una storia