Vasco Rossi a Trento, da Albachiara a Rewind: le sue canzoni indimenticabili. VIDEO

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©Kika Press

Il 20 maggio il Blasco apre il suo tour Live ‘022 con un evento speciale alla Trentino Music Arena. Sono attesi circa 120mila fan. In attesa di scoprire la scaletta definitiva, ecco un po' di storia di alcuni dei suoi brani più attesi

Trento si prepara ad accogliere il popolo del Blasco, che porterà all'ombra del Castello del Buonconsiglio il suo entusiasmo e la sua voglia di di gioia ed emozioni. E Vasco Rossi è pronto. D'altra parte Trento sarà il primo di un ciclo di concerti che lo porteranno in giro per l'Italia. Il viaggio è iniziato al Cromie di Castellaneta, i provincia di Taranto, con le prove. In scaletta si preannunciano sorprese.  la scaletta provvisoria del concerto che quest’anno riserva alcune belle sorprese. Con un post sui social Vasco ha annunciato che aumentano le dimensioni della band e che, partendo dal principio che squadra che vince non si cambia, dunque rivedremo "il Gallo solista guest star". Si aggiunge una sezione fiati composta da tre elementi, tromba, trombone e sax, che renderà ancora più festosa la band. Undici i musicisti convocati:

Stef Burns chitarra, Vince Pastano, chitarra, cori, dirett musicale, Andrea Torresani, basso, Claudio Golinelli, basso guest star,  Alberto Rocchetti, tastiere, piano, cori, Frank Memola, cori, tastiere, programmaziome, Beatrice Antolini, cori, percussioni, piano, Matt Laug, batteria, Andrea Ferrario, sax, Tiziano Bianchi, tromba, e Roberto Solimando, trombone. La scaletta prevede 28 canzoni, alcune delle quali mai proposte live, in circa due ore e mezzo. Vasco promette lo spettacolo rock più potente, emozionante, festoso al mondo! Nel corso della sua carriera ha scritto brani che sono entrati nella storia della musica e che sono ancora oggi conosciuti da tutti, grandi e più piccoli. Con testi delicati e poetici, alternati a versi carichi di energia e melodie che restano impresse nella memoria, l’artista ha nel suo portafoglio un catalogo di canzoni meravigliose che è difficile selezionare per una lista delle 10 più belle. Da Albachiara a Una canzone per te, ecco alcune delle “opere” più amate dal pubblico di Vasco.

Albachiara

“Respiri piano per non far rumore, ti addormenti di sera e ti risvegli col sole. Sei chiara come un’alba. Sei fresca come l’aria”, è probabilmente la canzone più cantata in gita scolastica e nei karaoke. Albachiara è uscita il 25 maggio 1979, come unico estratto dall’album Non siamo mica gli americani!. Insieme ad America di Gianna Nannini, è stata  la prima canzone italiana a parlare di masturbazione femminile.

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Colpa d’Alfredo

Un anno dopo, il 3 aprile del 1980, è uscito il terzo album del Blasco: Colpa d’Alfredo. Il singolo omonimo venne censurato perché contenva una frase definita offensiva. In realtà, il testo sarebbe autobiografico e parla di un amico di Vasco Rossi, Alfredo “che con i suoi discorsi seri e inopportuni, mi fa sciupare tutte le occasioni”. Musicalmente potente e incisivo, rimane uno dei suoi pezzi più iconici.

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Siamo solo noi

Pochi accordi, frasi molto forti, Siamo solo noi è diventato un inno generazionale. Fa parte di uno degli album più belli di Vasco Rossi che prende il nome proprio da questa canzone ed è del 1981. “Siamo solo noi, quelli che muoiono presto, quelli che però è lo stesso”, canta il Blasco a una “generazione di sconvolti che non han più santi né eroi”.

MILAN, ITALY - JUNE 07: Vasco Rossi performs on stage at the San Siro Stadium on June 7, 2019 in Milan, Italy. (Photo by Sergione Infuso/Corbis via Getty Images)

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Vita spericolata

Al Festival di Sanremo del 1983 arrivò incredibilmente al penultimo posto, ma Vita spericolata è poi diventato un grande manifesto di vitalità. Il testo è in realtà profondo e molto vicino a quella che è la vita di Vasco Rossi. “Voglio una vita spericolata, voglio una vita come quelle dei film - canta l’artista - voglio una vita esagerata, voglio una vita come Steve McQueen. Voglio una vita che non è mai tardi, di quelle che non dormi mai. Voglio una vita, la voglio pina di guai”.

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Una canzone per te

Nell’album Bollicine, lo stesso che contiene anche Vita spericolata, c’è un altro capolavoro di Vasco Rossi: Una canzone per te. Considerata un classico del repertorio del rocker di Zocca, racconta dell’incontro, a distanza di anni, con la ragazza che gli aveva ispirato il brano Albachiara. Nel brano l’artista parla di come hanno origine le sue canzoni che “nascono da sole, vengono fuori già con le parole”.

Italian singer and songwriter Vasco Rossi performs on stage at San Siro stadium in Milan, 1 June 2019. 
ANSA / MATTEO BAZZI

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C’è chi dice no

A dieci anni dal suo esordio, il 19 marzo del 1987, Vasco Rossi pubblica C’è chi dice no, un album da record, rimasto in cima alle classifiche di vendita per dodici settimane. La title track è dura e non si perde in sentimentalismi. Racconta la realtà per quella che è, tra chi vive d’ipocrisia e bigottismo e chi “dice no” e si ribella contro i luoghi comuni. “C'è qualcuno che non ha, rispetto per nessuno. C’è chi dice no. C’è chi dice no. Io non ci sono”.

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Liberi Liberi

Dopo dieci anni di successi, Liberi Liberi è un testamento dell’arte di Vasco e un racconto della fatica che fanno i sognatori a non cadere nel disincanto. “Liberi liberi siamo noi. Però liberi da che cosa. Chissà cos'è, chissà cos’è”, canta il Blasco mentre afferma: “Fosse stato per me, adesso forse sarei laureato”.

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Senza parole

Dagli anni ’80 si passa alla fine degli anni ’90. Era il 1999 quando usciva Senza parole, un brano che non ha bisogno di frasi ma solo di essere ascoltato per comprenderne la delicateza e la bellezza. In realtà, in tiratura limitata per i fan, la canzone era uscita già nel 1994. “E ho guardato la televisione e mi è venuta come l’impressione - dice Vasco in un moto di glosia - che mi stessero rubando il tempo e che tu, che tu mi rubi l’amore. Ma poi ho camminato tanto e fuori c'era un gran rumore, che non ho più pensato a tutte queste cose”.

Rewind

Sempre del 1999 è anche Rewind, un singolo che è anche stato scelto dalla Fiat per pubblicizzare una sua auto. È un brano che rappresenta il Vasco Rossi maturo e parla di lui che vede lei in televisione, e lei lo fa impazzire. “Quando ti vedo ballare, vorrei morire”, canta il rocker di Zocca che spiega “quante espressioni di godimento sul tuo volto. Si vedono solo con lo scorrimento lento”.

Un senso

Nel 2004 è uscito invece Un senso, brano contenuto nell’album Buoni o cattivi. La canzone è delicata e dolce ed è diventata uno dei maggiori successi commerciali di Vasco Rossi. Nel testo il rocker si interroga sul senso delle cose che avvengono nella vita di ogni persona senza trovare una risposta proprio perchè molte cose non avvengono per una causa precisa. “Voglio trovare un senso a questa sera, anche se questa sera un senso non ce l’ha. Voglio trovare un senso a questa vita, anche se questa vita un senso non ce l’ha”.

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