Vasco Rossi, arrivano il corto Anima Fragile e il cofanetto Colpa d'Alfredo

Musica

Fabrizio Basso

Esce il 27 novembre in versione da collezione, con la copertina inedita, il terzo album di Vasco per celebrare i 40 anni dalla pubblicazione. Il racconto di chi ha lavorato al progetto

Alfredo e la sua colpa festeggiano i quarant'anni. L'album di Vasco Rossi del 1980, il terzo della sua carriera, è dunque al centro di un progetto celebrativo entusiasmante, curato e dove c'è poco spazio per la nostalgia, a trionfare è la centralità di un lavoro che quattro decenni dopo mantiene elevatissimo il suo livello di contemporaneità. Sony Music (Legacy Recordings) dunque celebra Colpa d’Alfredo" (uscito nell’aprile 1980 per l’etichetta Targa) con la speciale edizione da collezione della serie R> PLAY dedicata ai 40mi anniversari dei suoi album da studio e iniziata a dicembre 2018 con la ripubblicazione del primo album ...Ma cosa vuoi che sia una canzone..., seguita nel settembre 2019 da Non siamo mica gli Americani! e per la quale è stato creato un logo ad hoc. Colpa d’Alfredo R>PLAY Edition 40th uscirà venerdì 27 novembre (disponibile già al seguente link) con l’inedita copertina che riporta la foto come la voleva allora Vasco: sul fronte il suo primo piano con l’occhio nero e il volto tumefatto, truccato come se fosse stato pestato. Nel disco originale, per un colpo di mano dell’ultimo momento del discografico, la foto era stata utilizzata come retro e in copertina uno scatto dello stesso servizio, ma di spalle. L’altra grande sorpresa è il cortometraggio inedito di animazione di Anima Fragile, uno dei brani più intensi ed emozionanti di tutto il repertorio vaschiano. Ecco il commento di alcuni dei protagonisti di oggi e di allora. Ma per il valore dell'opera direi di sempre.

 

Stefano Patara, Sony Music: "E' una operazione partita nel 2018 e che si può ricollegare a Ma cosa vuoi che sia una canzone andato in onda su Sky Arte. La cosa che mi colpisce vedendo quelle immagini è la gioia che si legge negli occhi di Vasco, ci sono passione e amore per la musica. Questo è il terzo appuntamento e nel 2021 ci sarà il quarto in quanto celebreremo il quarantennale di Siamo solo Noi"

Arturo Pertusi art director del cofanetto e direttore del corto: "Dietro questo progetto c’è buona pare del team che da anni lavora con Vasco. Ci sono un testo di Marco Mangiarotti e il lavoro di Tania Sachs. Tre le novità. La prima è l’audio e ne parlarà Maurizio Biancani che ci ha lavorato. Poi la cover perché la vera copertina doveva essere quella che poi è diventata la quarta, quella con lui con la faccia tumefatta. Infine c'è il cortometraggio di Anima Fragile. Nel 2018 avevamo realizzato quellio di Jenny è Pazza che era piaciuto ed era nato in tempi molto rapidi. Questa volta ascoltando la canzone abbiamo sentito un senso di responsabilità fortissimo perché è la sola ballata piano e voce ed è amatissima dai fan. Vasco più diventa autobiografico più diventa universale e noi lo abbiamo pensato come un cortometraggio partendo dalla frase e la vita continua. E’ una seconda opportunità. Nel video il protagonista è un anello. Nelle canzoni anche più disperate di Vasco la speranza vive. Poi ci sono le connessioni tra le persone. E' stato scritto in gennaio poi per quello che è successo ha assunto un significato molto particolare. Sottolineo che è tutto disegnato a mano".

Maurizio Biancani curatore dell'audio: "E' il terzo capitolo di una carriera incredibile che si è mutata nel tempo. I primi due episodi avevano un che di progressive, i suoni erano diversi, li conoscevo perché li avevo registrati e mixati. Alla creazione di questo non ho partecipato. E’ la sua svolta Rock, si sente dai suoni, dalle batterie crude quasi senza riverberi, Alibi è uno dei pezzi che ama ancora fare dal vivo e non ha mai dimenticato. Poi c’è l'introduzione effettiva di Maurizio Solieri. Vasco racconta che in quel periodo ascoltava Rolling Stones e Clash, gli Anni Ottanta sono quelli del punk e si cercano suoni più duri; anche i testi sono più crudi. E' stato registrato nello studio Maggi a Modena. L'impatto musicale è importante, i suoni sono più sporchi e diretti, io dal nastro ho cercato di restituirgli quella grinta".

Mauro Balletti fotografo: "Non ricordo come nasce l’idea dell’occhio pesto, forse perché sono canzoni che ti arrivano come cazzotti. Con Vasco abbiamo lavorato un pomeriggio e tutto è accaduto in maniera perfetta e quello che hai in testa avviene da solo. Non rammento perché la cover è stata cambiata. Mi ricordo però che quando scattavo gli dicevo che assomigliava a Frank Sinatra".

Rosanna Mezzanotte, creativa e artista: "Io lavoro nel campo dell’arte e vado verso l’astratto e il minimale. Questa era una sfida difficile ma accattivante. Me lo immagino Vasco a parlare di un realismo interiore senza staccarsi mai dal contemporaneo e ciò che ci circonda".

Marco Mangiarotti, giornalista, autore del booklet: "All'epoca a causa di una frase del testo ci fu qualche problema e si optò per l’uscita di un altro singolo ma le radio milanesi iniziarono a passarla e ciò rese Vasco per la prima volta celebre al di fuori del circuito bolognese emiliano dove era gà un star come deejay allo Snoopy, musicista e direttore di Radio Zocca. E’ un testo di cui Vasco non si pente, era una goliardata e il protagonista era un suo amico, il bello della compagnia che prende accordi con una ragazza, perde tempo nel locale e lei se ne va con un altro, di colore. Gli afro-americani di allora erano studenti o musicisti e si parla pure della loro superiorità sessuale".

Tania Sachs, portavoce di Vasco: "Vasco ricorda la sua felicità di stare con una etichetta indipendente che gli ha permesso l'uscita di questo album senza censure. Va ricordato che ai tempi c’era meno materiale, tutto era più basilare rispetto a oggi. Per altro nel 1980 Vasco inizia a prepare il suo gruppo e in Anima Fragile c’è per ultima volta al piano di Gaetano Curreri, che nel frattempo diventa leader degli Stadio. E' forse per questo che Vasco diventa più rock!".

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