Sanremo 2022, le pagelle della serata cover del Festival

Musica

Fabrizio Basso

©Getty

Vince, al termine di una nottata entusiasmante, Gianni Morandi con Jovanotti e Mauro Pagani. La classifica generale è guidata dalla coppia Mahmood-Blanco, seguono Gianni Morandi ed Elisa

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SANREMO 2022, LA SCALETTA DELLA SERATA FINALE

I MOMENTI PIU' BELLI DELLA QUARTA SERATA

Noemi – (You make me feel) A natural women (Aretha Franklin) - VOTO 7
Anche stasera di una elaganza maestosa. Ha scelto una versione più sincopata, il piano e una carezza e il maestro Andrea Rodini armonizza il tutto. La voce a tratti ruvida dona naturalezza e spontaneità all'esecuzione.


Giovanni Truppi – Nella mia ora di libertà (Fabrizia De André) con Vinicio Capossela - VOTO 9
È un brano figlio dell'amicizia di Faber con Nicola Piovani. Sul palco c'è anche Mauro Pagani, il maestro. Per l'occasione Giovanni sceglie una canotta rossa mentre Vinicio non rinucia al suo look alla Pierino la Peste. L'armonica di Pagani è celestiale. La sicurezza dell'artista partenopeo si vede già da come suona il piano con una sola mano. Stordisce l'attualità del testo. Un perla.

Yuman – My Way (Frank Sinatra) con Rita Marcotulli - VOTO 6
Affronta questo standard quasi sottovoce e solo verso il finale si libera (credo) di un peso che si chiama confronto. Ma dico anche che dopo il My Way di Syd Vicious si può solo osare. Rita Marcotulli al piano è lussureggiante.

Le Vibrazioni – Live and let die (Paul McCartney) con Sophie and the Giants -VOTO 6/7
L'applauso parte col nome di Beppe Vessicchio, per una volta al pianoforte e non a dirigere l'orchestra. La band milanese ha scelto il Baronetto e un'ospite internazionale per una sfida ostica. Adorabile la versione quasi Prog. Bravi!


Sangiovanni – A muso duro (Pierangelo Bertoli) con Fiorella Mannoia - VOTO 6
Se le sue Farfalle ogni sera volano più alte, il muso duro non mostra un grande sorriso. Però c'è la signora Mannoia che lo tiene per mano e fa volare lo sguardo dritto e aperto nel futuro. Dove probabilmente troverà anche il suo vestito di stasera.


Emma – Baby one more time (Britney Spears) con Francesca Michielin - VOTO 7
Le due poppettare (Emma dixit) scendono le scale come fossero quelle mobili del supermercato. Sicure e fiere, eleganti, sbrilluccicanti. Bravissime e bellissime, una versione di un brano iconico che meglio non poteva essere resa. Da stasera abbiamo The Blues Sisters!




Gianni Morandi – Medley con Jovanotti - VOTO 7/8
A sorpresa Lorenzo appare a Sanremo per sostenere il suo amico Gianni. Scelgono un medley e l’eleganza. I brani sono Occhi di ragazza, Un mondo d’amore, Ragazzo fortunato e Penso positivo. Mousse T dà il ritmo. Resiste poco Jova quieto e infatti si slaccia subito la giacca. Incontenibile quello che stanno facendo sti due ragazzi fortunati. Il bello di questa coppia è che Lorenzo fatica a stare sulla scia vocale di Gianni mentre Gianni non alza il ritmo come Lorenzo. Che, diciamolo, sarebbe andato avanti fino all’alba. È una seria ipoteca, questa, sulla vittoria finale.

Elisa – What a feeling (Irene Cara da Flashdance) - VOTO 8/9
E di che parliamo? Lei ed Elena D'Amario hanno portato Broadway all'Ariston. Con la benedizione di Giorgio Moroder. È difficile da raccontare, da spiegare...va solo consumato.

Achille Lauro – Sei bellissima (Loredana Bertè) con Loredana Bertè - VOTO 8+
Lauro vestito fa notizia. La berta che si allontana con i fiori in spalla fa tenerezza. La poesia letta da Amadeus fa commozione. La performance fa storia. Il fatto che ci fosse l'originale di certo ha agevolato, ma ciò non toglie che la resa è stata... bellissima.

Matteo Romano – Your song (Elton John) con Malika Ayane - VOTO 8+
Lo sguardo complice prima che la musica partisse la dice lunga su quanto Matteo e Malika fossero allineati non solo vocalmente. L'interpretazione di Malika è totale, scioglie con un sorriso la timidezza di Matteo. Uno dei momenti più raffinati di questo Festival.

Irama - La mia storia tra le dita (Gianluca Grignani) con Gianluca Grignani - VOTO 6-
Intanto abbiamo visto Irama sorridere e poi abbiamo visto il solito Grignani, con un look che ricorda il Johnny Deep degli ultimi tempi. Io dico che è sempre un rischio ritornare dove si è stati bene e proprio in virtù di questa considerazione forse non era né la serata né il luogo per rigirare una storia tra le dita. Per Irama prestazione di carattere.

Donatella Rettore e Ditonellapiaga – Nessuno mi può giudicare (Caterina Caselli) - VOTO 8/9
Autoritaria e autorevole. Margherita Carducci sembra essere cresciuta all'Ariston. Basta soffermarsi sul suo volto e vedere come accompagni la musica con l'espressività. Donatella fa il suo, e anche bene, ma quando hai a fianco una categoria superiore puoi stare rilassata. 

 


 

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Iva Zanicchi – Canzone (di Don Backy e Detto Mariano nella versione di Milva) - VOTO 6-
Un omaggio alla Pantera di Goro spinto da una commovente immagine iniziale di lei, quasi a simulare un duetto virtuale. In alcuni momenti la voce di Iva trema e vibra. Ma non emoziona.

Ana Mena – Medley con Rocco Hunt - VOTO 6+
La "bambolina" del Festival prova a recuperare giocando sui sentimenti e affidandosi al suo amico Rocchino. Le va riconosciuto che il tributo all’Italia composto da Il mondo, Figli delle Stelle e Se Mi Lasci non Vale lo fa bene.

La rappresentante di lista – Be my baby (The Ronettes) con Cosmo, Margherita Vicario e Ginevra - VOTO 9
Veronica e Dario costruiscono una leggenda sopra una leggenda. Sono quei momenti in cui il fumo dovrebbe avvolgere il palco, champagne e whisky traboccare sui tavoli. Mai visto prima d’ora un combo così ipnotico, psichedelico e colorato. Una grande pagina di musica e non solo legata al Festival.

Massimo Ranieri – Anna verrà (Pino Daniele) con Nek - VOTO 6/7
Non è facile confrontarsi con Pino. Lo scugnizzo e il ragazzo emiliano lo hanno fatto con estrema sobrietà, cercando di essere il più possibile fedeli all'originale.

Michele Bravi – Io vorrei… non vorrei… ma se vuoi (Lucio Battisti) - VOTO 6/7
Ve lo immaginate Lucio Battisti vestito di verde con sotto la rete del reziario? Tolto questo pensiero, Michele offre una sua personale interpretazione di questo brano iconico che ha la levità delle ali di una farfalla.

Mahmood e Blanco – Il cielo in una stanza (Gino Paoli) - VOTO 6
L'approccio da ragazzi del muretto non è dei più carismatici. L'esecuzione è onesta. La sensazione è quella di due artisti pressati dai pronostici e dalla tensione. Lo si intuisce anche quando si allontanano dal palco scordando il rito dei fiori.

 

 

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Rkomi – Medley di Vasco Rossi con Calibro 35 – VOTO 6/7
La scelta dei brani è temeraria: Fegato spappolato, Deviazioni e Cosa succede in città. Rkomi sembra un cowboy che ha appena lasciato la mandria e si accinge a fare la doccia. Va detto che il fisico c’è. L’imprinting cinematografico dei Calibro è rotondo, avvolgente, a suo modo trasgressivo.

Aka 7even – Cambiare (Alex Baroni) con Arisa - VOTO 7-
Le notti bianche sulle quali combattere hanno lo stesso colore dei loro vestiti. Si sono avvicinati in punta di piedi al brano e lo hanno proposto nel migliore dei modi, ovvero con rispetto. La voce di Arisa è stata avvistata oltre le Colonne d'Ercole.

Highsnob e Hu – Mi sono innamorato di te (Luigi Tenco) con Mr Rain - VOTO 8/9
Un colpo di genio l'incipit e la chiusura di Mr Rain! Non è pensabile chiamare cover questa interpretazione. Questo è fornire un nuovo abito a un pezzo del 1962, un pezzo che compie 50 anni. Per questa coppia che mi convince ogni sera di più un unico superlativo: bravissimi! P.S. La voce di Hu è la sorpresa di Sanremo 2022.

Dargen D’Amico – La bambola (Patty Pravo) - VOTO 8
Diciamolo: la voce non è il suo elemento di forza, è infatti l'inizio è un po' claudicante, ma quando si alza il ritmo e gli arrangiamenti assurgono a protagonisti sa mettere al servizio del testo e gli dona spessore. La sua strofa inedita è un fiore profumato. Riesce a mettere nella giusta cornice un quadro da museo.

Giusy Ferreri – Io vivrò senza te (Lucio Battisti) con Andy dei Bluevertigo - VOTO 7-
È un marchio di fabbrica Andy e la conferma inizia dà un approccio quasi wagneriano. Giusy Cuor di Leone (sembra partire per una crociata con quell'abito) deve solo appoggiare la sua voce sulla base musicale e lasciare che l'emozione decolli. Bello vederla rock, con i capelli da medusa.

Fabrizio Moro – Uomini soli (Pooh) - VOTO 6/7
Questa non è una canzone, è un manifesto. È intrigante sentirla da una voce più ruvida. Si vede che ha un valore speciale per Fabrizio, il suo volto non maschera la nostalgia.

Tananai – A far l’amore comincia tu (Raffaella Carrà) con Rose Chemical - VOTO 6-
Un po' di pianoforte e poi un po' di eresia. O stravolgi o copi e per quanto l'inciso di Chemical sia consono non basta a fare la rivoluzione. 

 

 

 

 

SANREMO, ITALY - FEBRUARY 03: Mahmood and Blanco attends the 72nd Sanremo Music Festival 2022 at Teatro Ariston on February 03, 2022 in Sanremo, Italy. (Photo by Daniele Venturelli/Daniele Venturelli/Getty Images )

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