
Le ali della libertà, compie 30 anni il film con Tim Robbins e Morgan Freeman: cosa sapere
Il 23 settembre 1994 usciva nelle sale statunitensi "The Shawshank Redemption". Basato su un racconto di Stephen King, è stato scritto e diretto da Frank Darabont. L’amicizia carceraria tra i protagonisti Andy e Red si rivelò inizialmente un fiasco al botteghino ma pubblico e critica lo hanno presto rivalutato, trasformandolo in uno dei film più amati di sempre. Ottenne 7 candidature agli Oscar e 2 ai Golden Globe, non vincendo neanche un premio

Il film Le ali della libertà festeggia 30 anni. The Shawshank Redemption (questo il titolo originale), uscì nei cinema degli Usa il 23 settembre 1994. Tratto da un racconto di Stephen King, è stato scritto e diretto da Frank Darabont. I protagonisti della vicenda, ambientata in un carcere nel Dopoguerra, sono Tim Robbins e Morgan Freeman. Tra l’iniziale flop al botteghino e le lodi della critica, la pellicola conquistò ben 7 nomination agli Oscar (non vincendo alcuna statuetta). Ecco tutto quello che bisogna sapere su questo classico di Hollywood
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LA GENESI - Frank Darabont nel 1987 ha offerto 5mila dollari a Stephen King per aggiudicarsi i diritti per adattare il racconto Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank, pubblicato 5 anni prima nella raccolta Stagioni diverse. King non ha mai incassato l’assegno: dopo averlo incorniciato lo ha restituito a Darabont accompagnato da un messaggio: "Nel caso avessi mai bisogno di soldi per la cauzione. Con affetto, Steve”
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LA SCENEGGIATURA - Dopo 5 anni Darabont ha scritto la sceneggiatura in otto settimane, modificando solo alcuni elementi del racconto di King. La produttrice della Castle Rock Entertainment Liz Glotzer si innamorò della storia e fu offerto a Darabont di dirigere il film in prima persona. Il budget stanziato era di 25 milioni di dollari
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LA TRAMA - Il film, ambientato nel 1947, racconta la storia di Andy Dufresne (Tim Robbins), un vice-direttore di una banca condannato all’ergastolo nel penitenziario di Shawshank per gli omicidi della moglie e del suo amante, nonostante lui si proclami innocente. Nei due decenni successivi, fa amicizia con un compagno di prigionia, il contrabbandiere Ellis "Red" Redding (Morgan Freeman) ed escogita un piano per fuggire
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IL RUOLO DI ANDY DUFRESNE - Per il protagonista furono considerati Gene Hackman, Robert Duvall, Clint Eastwood, Paul Newman. Tom Hanks rifiutò per girare Forrest Gump, Kevin Costner perché impegnato in Waterworld. Tom Cruise invece declinò considerando il regista inesperto. Darabont alla fine scelse Tim Robbins dopo aver visto la sua interpretazione nel film Allucinazione perversa

TIM ROBBINS SUL SET - L’attore per prepararsi al ruolo, osservò gli animali in gabbia in uno zoo, trascorse un pomeriggio in isolamento, parlò con i prigionieri e le guardie, e gli vennero ammanettate braccia e gambe per alcune ore

MORGAN FREEMAN - Per il ruolo del contrabbandiere Ellis Boyd "Red" Redding fu scelto Morgan Freeman su suggerimento della produttrice Liz Glotzer, che ignorò la descrizione del personaggio del racconto, un irlandese bianco, soprannominato “Red”. Invece il ruolo del detenuto Tommy era stato assegnato a Brad Pitt ma dopo il successo di Thelma & Louise abbandonò la parte e non prese parte al film

RIPRESE - Le riprese durarono tre mesi e richiesero circa 18 ore di lavoro al giorno. Freeman ha descritto questa fase come tesa. L’Ohio State Reformatory a Mansfield venne usato come location dell’immaginario Shawshank State Penitentiary nel Maine. La scena della spiaggia che mostra Andy e Red a Zihuatanejo, in Messico, è stata in realtà girata nei Caraibi sull'isola di Saint Croix (Isole Vergini americane). Quasi tutto il film è stato girato in ordine cronologico rispetto alle diverse epoche rappresentate nel corso della storia

IL FINALE - Inizialmente Darabont pensò un finale con Red su un autobus verso il confine messicano, lasciando una patina di incertezza sul suo destino (al contrario di quanto avviene nel racconto di King). Le reazioni del pubblico di prova lo convinsero a inserire la scena di Red e Andy che si riuniscono a Zihuatanejo, che il regista inizialmente riteneva “sdolcinata e commerciale”. Anche Freeman e Robbins hanno ritenuto che questo finale positivo fornisse la perfetta chiusura al film

BOTTEGHINO - Dopo le anteprime a Mansfield e Toronto, il film esordì in una uscita limitata nel Nord America il 23 settembre 1994. Poi fu distribuito su larga scala il 14 ottobre. Ottenne scarsi risultati al botteghino, venendo considerato un fiasco. Solo dopo le candidature agli Oscar, nella primavera del 1995, tornò in sala con un buon successo: in totale ha incassato più di 73 milioni di dollari nel mondo. Un’altra grossa fetta di guadagni arrivò dal mercato dell’home video e delle tv via cavo. Questi settori trasformarono la pellicola in un fenomeno culturale

RICONOSCIMENTI - Il film è stato candidato a 7 premi Oscar nel 1995, il numero più alto per un adattamento cinematografico tratto da opere di Stephen King. Le nomination furono per miglior film, attore protagonista (Freeman), sceneggiatura non originale (Darabont), fotografia, montaggio, sonoro, colonna sonora. Non ha vinto nemmeno una statuetta. Anche le candidature ai Golden Globe (Morgan Freeman come attore e Darabont per la sceneggiatura) rimasero senza premio

EREDITÀ CULTURALE - Le ali della libertà ha ricevuto recensioni positive che si sono trasformate in elogi con il passare degli anni, quando è stato molto rivalutato. È considerato uno dei film più amati di tutti i tempi e compare in numerose classifiche di settore
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