“Incontri ravvicinati del terzo tipo”, le cose da sapere sul capolavoro di Spielberg

Cinema
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Il 16 novembre 1977, cioè 45 anni fa, a New York c’è stata la prima proiezione di uno dei film simbolo della fantascienza che racconta un immaginario incontro tra umani ed extraterrestri. Dalla genesi alla colonna sonora, dal cast al successo fino ai premi ottenuti: ecco tutte le curiosità sulla pellicola

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Incontri ravvicinati del terzo tipo compie 45 anni. Era il 16 novembre 1977 quando fu proiettato per la prima volta in anteprima il capolavoro di Steven Spielberg. Close Encounters of the Third Kind (questo il suo titolo originale) è una delle pellicole di culto del filone fantascientifico, che racconta un ipotetico primo contatto tra la popolazione terrestre e gli alieni. Si tratta di una pellicola che in qualche modo ha riscritto i canoni del genere, dando una connotazione positiva all’incontro con gli extraterrestri, al contrario dell’immaginario comune  fino a quel momento legato allo stereotipo degli alieni colonizzatori e con intenti distruttivi contro il nostro pianeta (uno schema in parte dovuto alla Guerra Fredda e alla rappresentazione del diverso come un pericolo). La visione dell’alieno “buono” sarà il cardine anche di E.T. l’extra-terrestre, altro film di Spielberg di qualche anno dopo. Ecco le cose da sapere su questa pietra miliare della filmografia del cineasta di Cincinnati.

Come è nato il film

Spielberg era affascinato dall’astronomia e dalla possibilità di vita extraterrestre sin da bambino, in particolare da quando ha assistito con il padre al fenomeno di una pioggia di meteoriti in New Jersey. A 18 anni ha completato il lungometraggio di fantascienza Firelight. Molte scene di questo lavoro sono state poi incorporate in Incontri ravvicinati del terzo tipo grazie alla tecnica shot-for-shot. Nel 1973 ha poi firmato un accordo con la Columbia Pictures per un film di fantascienza, dopo un primo rifiuto della 20th Century Fox. L’idea iniziale era quella di un documentario o un lungometraggio a basso budget su persone che credevano negli Ufo. Nel mentre però il regista si dedicò a Lo squalo, che si rivelò un clamoroso successo di pubblico e critica. A questo punto Spielberg ottenne una libertà creativa e finanziaria prima inimmaginabile. Tornò sul suo progetto fantascientifico con il titolo di lavorazione Kingdom Come ma la prima sceneggiatura di Paul Schrader non lo convinse e Spielberg decise di scriverla in prima persona, con l’aiuto di Jerry Belson. Come consulente scientifico venne assunto J. Allen Hynek, che aveva lavorato con l'aeronautica degli Stati Uniti al progetto Blue Book (e appare anche in un cameo). Proprio la sua classificazione degli incontri ravvicinati, elaborata nel 1972, in cui il terzo tipo indica un’osservazione di "esseri animati" associata a un avvistamento Ufo, è diventata poi lo spunto per il titolo definitivo che tutti conosciamo. Invece Usaf e Nasa rifiutarono di collaborare al film. E anzi la Nasa avrebbe inviato una lunga lettera a Spielberg, dicendogli che un film del genere era pericoloso. In un'intervista, il regista ha spiegato: "Ho davvero trovato la mia fiducia quando ho sentito che erano contrari al film. Se la Nasa si è presa il tempo di scrivermi una lettera di 20 pagine, allora sapevo che doveva succedere qualcosa".

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Il cast

Il personaggio principale, Roy Neary, è un addetto alla manutenzione delle linee elettriche che ha un incontro ravvicinato con gli Ufo e alla fine incontrerà gli alieni nella celebre sequenza finale sulla Devils Tower. La prima scelta per la parte era Steve McQueen che però non si sentiva adatto al ruolo. Furono considerati anche James Caan, Al Pacino, Dustin Hoffman ma tutti rifiutarono. Alla fine Richard Dreyfuss, durante le riprese de Lo squalo, convinse Spielberg a scegliere lui anche per il film successivo. Il ruolo di Gillian Guiler, la mamma del piccolo Barry rapito dagli alieni, andò a Melinda Dillon che fu scelta solo a 3 giorni dall’inizio delle riprese. Teri Garr interpreta invece Ronnie Neary, moglie del protagonista, che si allontana da lui quando inizia ad essere ossessionato dagli Ufo. Per questo ruolo è stata fatta un’audizione anche a Meryl Streep. Infine c’è il personaggio di Claude Lacombe, un ricercatore francese che studia l'attività ufologica per conto del governo Usa. La figura è ispirata all’esperto del settore Jacques Vallée e per questa parte furono considerati Gérard Depardieu, Philippe Noiret, Jean-Louise Trintignant e Lino Ventura. Ma Spielberg alla fine scelse di affidare il ruolo al collega regista François Truffaut. È stata la sua unica parte da attore in un film non diretto da lui. Nei momenti di pausa tra un ciak e l’altro scrisse lo script del suo lavoro seguente, L'uomo che amava le donne.

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La produzione

Le riprese principali iniziarono nel maggio 1976. Spielberg sembrava intenzionato a non voler fare riprese in esterni a causa della sua esperienza negativa con Lo squalo e voleva inizialmente girare Incontri ravvicinati interamente nei teatri di posa, ma alla fine ha abbandonato l’idea. Le riprese si sono svolte a Burbank, in California, al Devils Tower National Monument nel Wyoming, in alcuni hangar per dirigibili abbandonati presso l'ex base aeronautica di Brookley a Mobile, Alabama. La casa in cui viene rapito Barry si trova fuori dalla città di Fairhope, sempre in Alabama. Gli Ufo volano attraverso l'ex casello del Vincent Thomas Bridge, San Pedro, in California. La sequenza del deserto di Sonora è stata fotografata a Dumont Dunes, in California, e gli esterni di Dharmsala-India sono stati girati nel piccolo villaggio di Hal vicino a Khalapur, non lontano da Mumbai, in India. Durante le riprese si sono verificati vari problemi tecnici e di budget. Spielberg ha affermato che il film sarebbe costato 2,7 milioni di dollari nella sua presentazione originale del 1973 alla Columbia, ma il budget finale è stato di 19,4 milioni di dollari.

Gli effetti visivi

Douglas Trumbull era il supervisore degli effetti visivi, mentre Carlo Rambaldi ha disegnato gli extraterrestri. Trumbull ha scherzato sul fatto che il budget per gli effetti visivi, pari a 3,3 milioni di dollari, avrebbe potuto essere utilizzato per produrre un altro film. La nave madre è stata progettata da Ralph McQuarrie e costruita da Greg Jein. L'aspetto della nave è stato ispirato da una raffineria di petrolio che Spielberg ha visto di notte in India. I piccoli extraterrestri nelle scene finali sono stati interpretati da cinquanta bambine di sei anni a Mobile, in Alabama. Rambaldi ha utilizzato con successo i burattini per raffigurare due degli extraterrestri, il primo è una marionetta (per l'extraterrestre alto che è il primo ad emergere dalla nave madre in quella che originariamente era una ripresa di prova ma alla fine utilizzata nel montaggio finale) e il secondo un burattino articolato per l'extraterrestre che comunica tramite segnali manuali verso la fine del film.

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Gli effetti sonori e la soundtrack

Una delle caratteristiche più riconoscibili del film è il messaggio con cui gli alieni comunicano con gli umani, ovvero una sequenza di cinque suoni (si tratta di quattro note, due delle quali separate da un'ottava, dunque non una scala pentatonica a tutti gli effetti). È stata scritta dal compositore John Williams, che ha realizzato anche l’intera colonna sonora. Spielberg voleva categoricamente una sequenza di 5 note, una sorta di equivalente musicale della parola inglese "Hello". La trasformazione delle note in gesti, usati come prima comunicazione tra alieni e terrestri, si ispira al metodo Kodaly per l'insegnamento della musica ai bambini, in cui si accoppia ogni nota ad un gesto della mano. John Williams aveva già lavorato con Spielberg ne Lo squalo (vincendo l’Oscar). Per Incontri ravvicinati del terzo tipo ha composto una colonna sonora di 41 minuti, che ha vinto due Grammy nel 1979 (miglior colonna sonora originale e miglior composizione strumentale per Theme from Close Encounters of the Third Kind). Inoltre ha ricevuto le nomination ai premi Oscar, ai Golden Globe e ai Bafta, solo per citare le candidature più prestigiose. In tutti e tre i casi è stata battuta dalla colonna sonora di Star Wars (a sua volta composta da John Williams).

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Il successo planetario

Il film doveva uscire al cinema dell’estate del 1977 ma è stato rimandato per diversi ritardi in fase di produzione. È stato presentato in anteprima allo Ziegfeld Theatre di New York City il 16 novembre 1977, mentre l’uscita in tutta la nazione è avvenuta il 14 dicembre. All’estero è arrivato a fine febbraio del 1978. La versione originale ha incassato al botteghino circa 288 milioni di dollari in tutto il mondo. Alcuni anni dopo è stata realizzata (sempre curata da Spielberg) anche una Special Edition con sequenze aggiuntive all'interno della astronave aliena. Mentre nel 1998 è arrivata la Collector's Edition (ora Director's Cut), pensata appositamente per il mercato home video. Ad oggi gli incassi totali del film superano i 300 milioni di dollari globali.

I riconoscimenti

Ai premi Oscar del 1978 il film ha vinto due statuette, quella per la miglior fotografia a Vilmos Zsigmond e il premio speciale per il montaggio degli effetti sonori a Frank E. Warner. In tutto aveva ricevuto 9 nomination (le altre sono state regia per Spielberg, attrice non protagonista a Melinda Dillon, scenografia, montaggio, sonoro, effetti speciali, colonna sonora). Ha avuto poi 4 candidature ai Golden Globe (senza vincere alcun premio) e 9 candidature ai Bafta (vincendo il premio per la miglior scenografia). Nel 2007 è stato selezionato per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Usa perché ritenuto "culturalmente, storicamente o esteticamente significativo”. Molti grandi registi hanno citato Incontri ravvicinati del terzo tipo come uno dei loro film preferiti: tra loro Stanley Kubrick, Spike Lee e Denis Villeneuve.

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