
Gerard Depardieu compie 75 anni, tra cinema e scandali: i suoi ruoli più famosi
Nato il 27 dicembre 1948 a Châteauroux, è uno degli attori francesi più famosi nel mondo. Ha iniziato a recitare negli anni Sessanta e nella sua lunga carriera ha interpretato al cinema circa duecento ruoli: è stato, tra gli altri, Danton, Cyrano, Cristoforo Colombo e Obelix. Ma, nel corso degli anni, è finito sotto i riflettori anche per alcuni scandali, tra cui le polemiche legate alle tasse e, soprattutto, le accuse di molestie e stupro

Oggi, 27 dicembre 2023, compie 75 anni Gerard Depardieu, uno degli attori francesi più famosi nel mondo. Nato nel 1948 a Châteauroux, nella Francia centrale, ha iniziato a recitare negli anni Sessanta e nella sua lunga carriera ha interpretato al cinema circa duecento ruoli: è stato, tra gli altri, Danton, Cyrano, Cristoforo Colombo e Obelix. Ma, nel corso degli anni, è finito sotto i riflettori anche per alcuni scandali, tra cui i problemi legati alle tasse e, soprattutto, le accuse di molestie e stupro
Gérard Depardieu, una sessantina di artisti denuncia "un linciaggio"
Alla fine del 2012, ad esempio, Depardieu ha annunciato di volersi trasferire in Belgio - e poi di voler rinunciare alla nazionalità francese - per sfuggire al fisco del suo Paese, definito eccessivamente oppressivo. Ne sono seguite settimane di polemiche e scontri col governo. Nel 2013, poi, il presidente Vladimir Putin ha firmato un decreto con cui ha concesso all’attore la cittadinanza russa. Il 6 gennaio Depardieu ha ricevuto il nuovo passaporto e ha pranzato con Putin sul Mar Nero. Di recente, con la guerra in Ucraina, l’attore ha preso le distanze da Mosca
Iscriviti alla nostra newsletter per restare aggiornato sulle notizie di spettacolo
Ma le ombre più grosse su Depardieu sono quelle legate alle accuse di stupro e molestie, arrivate da diverse donne e sempre negate dall’attore. L’artista è indagato dal 2020 per stupro ai danni dell'attrice Charlotte Arnould. Più di recente è stato accusato dall'attrice Hélène Darras nell'ambito di una presunta aggressione sessuale perpetrata nel 2007 durante le riprese del film Disco. Qualche giorno fa, anche la giornalista spagnola Ruth Baza ha presentato una denuncia formale nei suoi confronti per abusi sessuali risalenti al 1995, durante un'intervista a Parigi
Gerard Depardieu, un'altra attrice lo denuncia per molestie sessuali
A far decidere a Ruth Baza di agire dopo tanto tempo sarebbe stato il suicidio dell'attrice Emmanuelle Debever, tra le prime ad accusare pubblicamente Depardieu: a inizio dicembre, a 60 anni, si è buttata nella Senna dopo aver lasciato un biglietto di addio. Secondo il suo racconto, nel 1982 sarebbe stata molestata durante le riprese del film Danton. In totale, sono almeno 16 le donne che accusano Depardieu di abusi sessuali. Accuse che l’attore ha sempre rigettato
Gérard Depardieu, la giornalista spagnola Ruth Baza lo denuncia per violenze sessuali
Di recente, ad aggravare la posizione di Depardieu è stato anche il programma Complément d'enquête: La chute de l'ogre (La caduta dell'orco), trasmesso su France 2, sulle accuse di stupro e violenza sessuale. L'inchiesta ha svelato nuovi imbarazzanti filmati del 2018, quando l'attore andò in Corea del Nord per le celebrazioni dei 70 anni del regime di Pyongyang: sembra lasciarsi andare ad avance e battute a sfondo sessuale verso la sua interprete nordcoreana, con apprezzamenti anche su una bimba di 10 anni (circostanza smentita dalla famiglia Depardieu)
Gerard Depardieu, nuove frasi a sfondo sessuale. Anche su una bambina
Pochi giorno dopo la messa in onda, la ministra della Cultura Rima Abdul Malak ha annunciato di valutare il ritiro della Legione d'onore concessa a Depardieu nel 1996, che lo stesso attore ha poi messo a disposizione. In difesa del padre sono scesi in campo i tre figli, una nipote e una pronipote, dichiarando che sta subendo "una persecuzione inedita". Anche il presidente Emmanuel Macron l’ha difeso pubblicamente. Una sessantina di personalità del mondo della cultura francese hanno denunciato il "linciaggio" di Depardieu in un articolo sul sito di Le Figaro
Gérard Depardieu, una sessantina di artisti denuncia "un linciaggio"
"Depardieu è probabilmente il più grande degli attori. L'ultimo mostro sacro del cinema. Non possiamo più restare in silenzio di fronte al linciaggio che si abbatte su di lui, al torrente d’odio che si riversa sulla sua persona a dispetto di una presunzione di innocenza di cui avrebbe beneficiato, come tutti, se non fosse stato il gigante del cinema qual è. Quando lo attacchiamo in questo modo, è l'arte che attacchiamo. Qualunque cosa accada, nessuno potrà mai cancellare la traccia indelebile della sua opera. Il resto riguarda la giustizia", si legge nel messaggio

Come detto, nella sua lunga carriera d’attore Depardieu ha interpretato al cinema circa duecento ruoli. Ecco alcuni dei più famosi. Nel 1976 è il contadino Olmo Dalcò nel film Novecento, diretto da Bernardo Bertolucci e diviso in due parti (per una durata complessiva di cinque ore). Accanto a lui recita Robert De Niro: veste i panni di Alfredo Berlinghieri, erede di una famiglia di proprietari terrieri e amico d'infanzia di Olmo. La tormentata amicizia tra i due si sviluppa negli anni a cavallo tra la Grande Guerra e il Fascismo

Nel 1980 Depardieu recita in L'ultimo metrò, diretto da François Truffaut. Il film vince 10 premi César, tra cui quelli per miglior attore e attrice protagonisti a Depardieu e Catherine Deneuve. La pellicola, ambientata nella Parigi occupata dalle truppe tedesche, racconta della storia d’amore tra Marion Steiner, proprietaria e prima attrice del teatro Montmartre, e Bernard Granger, nuovo membro della compagnia

Nel 1981 Depardieu è diretto ancora da François Truffaut: recita in La signora della porta accanto, insieme a Fanny Ardant. I due interpretano Bernard Coudray e Mathilde Bauchard, due ex amanti che si ritrovano ad abitare a pochi metri di distanza e che, malgrado le rispettive famiglie, riprendono la loro tumultuosa relazione

Tra i ruoli più famosi di Depardieu c’è anche quello di Georges Jacques Danton nel film Danton del 1983, diretto da Andrzej Wajda. La pellicola racconta le ultime settimane di uno dei protagonisti della Rivoluzione francese, avvocato, uomo politico e ministro della Giustizia: si va dalla fine di marzo al 5 aprile 1794, quando venne giustiziato con la ghigliottina. Al centro di questo dramma storico anche lo scontro ideologico tra Danton e Maximilien de Robespierre, interpretato da Wojciech Pszoniak

Nel 1985 Depardieu interpreta il poliziotto Mangin nel film Police, diretto da Maurice Pialat. A sconvolgere la sua vita arriva Noria (Sophie Marceau), escort e amante di un trafficante di droga. Per questo ruolo, l’attore vince alla Mostra del Cinema di Venezia la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile. Nel 1997 riceverà anche il Leone d’oro alla carriera

Tra i film più famosi di Depardieu c’è anche Jean de Florette, del 1986, diretto da Claude Berri. L’attore interpreta Jean, un uomo idealista che nella Francia degli anni Venti si trasferisce dalla città nella campagna della Provenza per condurre con la famiglia la vita di un contadino prospero e in armonia con la natura. Vuole coltivare un appezzamento di terreno ereditato dalla madre, ma i vicini vogliono acquistare a poco prezzo lo stesso podere e cercano di boicottarlo in tutti i modi. Depardieu conquista la nomination al Bafta come miglior attore

Nel 1987 Depardieu è diretto ancora da Maurice Pialat nel film Sotto il sole di Satana, che vince la Palma d'oro a Cannes. L’attore interpreta Donissan, un curato di campagna tormentato da profondi dubbi spirituali e morali. La sua strada s’incrocia con quella di Mouchette (Sandrine Bonnaire), una ragazza che ha commesso un omicidio

Nel 1989 Depardieu è Bernard Barthélémy nel film Troppo bella per te! di Bertrand Blier, che vince il Grand Prix Speciale della Giuria a Cannes ex aequo con Nuovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore. L’attore veste i panni di un uomo che ha una vita perfetta: una moglie affascinante (Carole Bouquet), due figli, una bella casa, un lavoro di successo in una concessionaria di auto di lusso. A un certo punto conosce la segretaria Colette (Josiane Balasko), anche lei sposata: i due iniziano una relazione che però non va come credevano e si ritrovano entrambi soli

Una delle pietre miliari della carriera di Depardieu è Cyrano de Bergerac, del 1990, diretto da Jean-Paul Rappeneau e vincitore del Golden Globe come miglior film straniero. L’attore mescola carisma, fascino, grinta e pathos e interpreta uno dei più celebri eroi romantici della letteratura europea, il prode cavaliere dal naso lungo creato da Edmond Rostand. Secondo molti, è una delle sue performance più belle. Un successo sia di critica sia di pubblico. Vince il premio come miglior attore a Cannes, il César e ottiene una nomination agli Oscar e ai Bafta

Depardieu vince anche il Golden Globe per il miglior attore in un film commedia o musicale per Green card-Matrimonio di convenienza, pellicola del 1990 diretta da Peter Weir. Interpreta un musicista francese che si trasferisce negli Usa e incontra una orticoltrice americana (Andie MacDowell): si sposano per convenienza, lui perché ha bisogno della green card e lei perché desidera andare a vivere in un appartamento che viene affittato solo a coppie sposate. I due, così, iniziano a comportarsi come marito e moglie per ingannare gli ispettori dell'immigrazione

Nel 1991 Gerard Depardieu, diretto da Gerard Lauzier, interpreta un papà divorziato in Mio padre, che eroe. Veste i panni di un uomo maturo che porta la figlia adolescente in vacanza alle Mauritius: lei, per fare colpo su un ragazzo, inizia a inventarsi storie assurde sul conto del padre. Racconta, ad esempio, che è il suo amante e che fa l’agente segreto. L’uomo, così, dovrà tenere a bada i capricci della figlia. Nel 1994 è uscito un remake negli Usa dal titolo Ma dov'è andata la mia bambina?, diretto da Steve Miner e con protagonista ancora Depardieu

Depardieu ha vestito anche i panni di Cristoforo Colombo: l’ha fatto nel film 1492: La conquista del paradiso, diretto da Ridley Scott e uscito nel 1992. La pellicola racconta i viaggi di Cristoforo Colombo verso il Nuovo Mondo e le conseguenze che questi ebbero sulla gente nativa americana

Tra i film più famosi di Gerard Depardieu c’è anche Una pura formalità, del 1994. Diretto da Giuseppe Tornatore, è un giallo paranormale che ha nel cast anche Roman Polanski. Racconta di un serratissimo interrogatorio a cui, dopo un omicidio, un commissario di polizia (Polanski) sottopone il famoso scrittore Onoff (Depardieu)

Depardieu è anche nel cast di La maschera di ferro, film del 1998 diretto da Randall Wallace. Interpreta Porthos, uno dei famosi moschettieri. Siamo nella Parigi del 1662 e, tranne D’Artagnan ancora al servizio del re Luigi XIV, Porthos, Athos e Aramis hanno cambiato vita. La squadra, però, si riunisce per cercare un uomo tenuto prigioniero su un’isola, con il volto costretto in una maschera di ferro. Nel cast anche Leonardo DiCaprio, Jeremy Irons, John Malkovich, Gabriel Byrne

Tra i ruoli più famosi di Gerard Depardieu c’è Obelix, il celebre personaggio dei fumetti dotato di una forza straordinaria. L’attore l’ha interpretato in quattro film live action: nel 1999 in Asterix & Obelix contro Cesare, diretto da Claude Zidi; nel 2002 in Asterix & Obelix - Missione Cleopatra, diretto da Alain Chabat; nel 2008 in Asterix alle Olimpiadi, diretto da Frédéric Forestier e Thomas Langmann; nel 2012 in Asterix & Obelix al servizio di Sua Maestà, diretto da Laurent Tirard

Depardieu ha interpretato anche un poliziotto cinico e assetato di potere nel film del 2004 36 - Quai des Orfèvres, diretto da Olivier Marchal. È Denis Klein, capo del gruppo investigativo, in perenne rivalità con Léo Vrinks, capo della squadra anticrimine di Parigi. Quando il loro superiore lascia il posto, i due iniziano una lotta senza esclusione di colpi per catturare una feroce gang specializzata in rapine di furgoni portavalori e conquistare la poltrona rimasta vuota

Uno degli ultimi ruoli interpretati, per ora, da Gerard Depardieu al cinema è quello del commissario Jules Maigret nel film del 2022 Maigret, diretto da Patrice Leconte. Siamo nella Parigi degli anni Cinquanta quando, in una piazza del IX arrondissement, viene ritrovato il cadavere di una giovane donna in abito da sera. A indagare sul caso arriva l'ispettore Maigret, che deve scoprire l’identità della vittima, capire cosa le sia successo e trovare l’assassino
Gerard Depardieu rimette Legion d'Onore a ministra Cultura dopo polemiche su accuse abusi