
E' morto a 78 anni il regista statunitense David Lynch, uno dei più importanti cineasti dell'era contemporanea. Lo ha annunciato la famiglia in un comunicato sulle reti social. Da Eraserhead a Inland Empire, ecco le sue opere per il grande schermo più famose e rivoluzionarie

Nato il 20 gennaio 1946, è morto il 16 gennaio 2025 a 78 anni il regista statunitense David Lynch, uno dei più importanti cineasti dell'era contemporanea. "E' con profondo dolore che noi, la sua famiglia, annunciamo il decesso dell'uomo e dell'artista David Lynch. Apprezzeremmo un po' di privacy in questo momento. C'e' un grande buco nel mondo ora che non è piu' con noi. Ma, come avrebbe detto, 'tenete gli occhi sulla ciambella e non sul buco'". E' con queste parole che la famiglia ha annunciato la notizia tramite un comunicato sulle reti social
È morto David Lynch, il regista aveva 78 anni
L’esordio da regista avviene nel 1977, a 31 anni, con Eraserhead - La mente che cancella, un’opera scritta, diretta e montata da lui stesso (credit: WebPhoto)
David Lynch, addio al visionario regista di sogni e incubi che hanno cambiato il cinema I
Il film, con Jack Nance e Charlotte Stewart, è oggi diventato un cult. Lynch impiegò 5 anni per la realizzazione di questo film dai toni inquietanti e grotteschi (credit: WebPhoto)
I segreti di Twin Peaks, curiosità e cose da sapere sulla serie cult anni ’90. FOTO
Tre anni dopo, nel 1980, è la volta di The Elephant Man, un film biografico che racconta la vita di un uomo affetto dalla sindrome di Proteo. Nel cast ci sono Anthony Hopkins e John Hurt (credit: WebPhoto)
Cuore Selvaggio di David Lynch, un amore che brucia da 30 anni
Il film è un successo e riceve diverse nomination agli Oscar, tra cui quella per la migliore regia a David Lynch (credit: WebPhoto)

Nel 1984 esce invece Dune, con Kyle MacLachlan e Jürgen Prochnow, tratto dal romanzo omonimo di Frank Herbert (credit: WebPhoto)

In questa opera che racconta l’umanità dell’undicesimo millennio sparsa nell’universo e organizzata da un sistema politico feudale, il regista si cimenta con il genere fantascienza (credit: WebPhoto)

Velluto Blu è il thriller noir firmato da Lynch nel 1986, tra gli attori c’è ancora Kyle MacLachlan, ma anche Isabella Rossellini (credit: WebPhoto)

Il film è un altro successo e gli vale un’altra nomination agli Oscar per la migliore regia (credit: WebPhoto)

Nel 1990 Lynch realizza Cuore selvaggio, con Nicolas Cage e Laura Dern: è una pellicola tratta dal romanzo omonimo di Barry Gifford (credit: WebPhoto)

Con quest’opera Lynch si aggiudica la Palma d’Oro al 43° Festival di Cannes. A presiedere la giuria che gliela assegna c’è Bernardo Bertolucci (credit: WebPhoto)

Poi nel 1992 tocca a Fuoco cammina con me. Il film non è altro che il prequel di Twin Peaks, la storica serie diretta da Lynch, ancora oggi considerata tra le migliori di tutti i tempi (credit: WebPhoto)

Torna sul set la maggior parte degli attori della serie, per raccontare quanto è accaduto prima di ciò che si vede in Twin Peaks, tuttavia il film lascerà ancora irrisolto parte del mistero, e la serie Twin Peaks tornerà con altri 18 episodi nel 2017 (credit: WebPhoto)

Strade Perdute esce nel 1997, un altro noir surreale, del genere ormai inconfondibile di Lynch (credit: WebPhoto)

Nel film recitano Bill Pullman e Renée Madison. La colonna sonora è composta da Angelo Badalamenti, storico collaboratore di Lynch (credit: WebPhoto)

Una storia vera del 1999 è un film che si discosta decisamente dalle tonalità tetre a cui il regista aveva abituato (credit: WebPhoto)

Il film racconta quanto è realmente accaduto ad Alvin Straight, un contadino dell'Iowa che nel 1994, a 73 anni, decise di andare a trovare il fratello che aveva appena avuto un infarto, a bordo di un trattorino rasaerba. Gli ci vollero 6 settimane per percorrere 386 chilometri, viaggiando a circa 8 chilometri orari (credit: WebPhoto)

Nel 2001 esce Mulholland Drive, un film complesso, che racconta la storia di un'aspirante attrice di nome Betty Elms, interpretata da Naomi Watts (credit: WebPhoto)

Con questo thriller psicologico Lynch vince il Prix de la mise en scène al Festival di Cannes del 2001 e ottiene una nomination all'Oscar (la sua terza) come migliore regista (credit: WebPhoto)

L’ultima sua opera uscita per il grande schermo è Inland Empire – L’impero della mente, nel 2006 (credit: WebPhoto)

Nel film recitano tra gli altri Laura Dern e Jeremy Irons, è un’altra opera dalla trama complessa e inafferrabile, in pieno stile David Lynch (credit: WebPhoto)