Il regista, nato a Roma il 7 settembre 1940, è considerato uno dei grandi interpreti di sempre del genere horror, ma non solo. Figlio del produttore Salvatore Argento e padre dell’attrice Asia, il cineasta è noto per film entrati nella storia del cinema: su tutti “Profondo rosso” del 1975
Dario Argento è considerato il maestro del brivido. Nato a Roma il 7 settembre del 1940, il regista ha diretto film celebri quali “Profondo rosso” o “Tenebre”
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Figlio del produttore Salvatore Argento, Dario è padre dell’attrice Asia, spesso protagonista nei suoi film
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Il debutto cinematografico di Dario Argento risale al 1970, anno in cui esce “L'uccello dalle piume di cristallo”: un misto di giallo, thriller e in parte noir che si trasforma in un grande successo, incassando poco più di un miliardo di lire. (Foto: WebPhoto)
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L’anno successivo, nel 1971, esce “Il gatto a nove code”: si tratta del secondo capitolo di quella che viene chiamata la “Trilogia degli animali”. Il film conferma Dario Argento come uno dei maggiori registi di thriller in Italia. (Foto: WebPhoto)
Sempre nel 1971 arriva “Quattro mosche di velluto grigio”. Dario Argento gira questo film sperimentando tecniche innovative per suscitare tensione emotiva nel pubblico. (Foto: WebPhoto)
Dopo aver iniziato a lavorare anche per produzioni televisive, nel 1973 Dario Argento dirige quello che rimane l'unico episodio fuori tema della sua filmografia: “Le cinque giornate”, ambientato durante i giorni dell'insurrezione della cittadinanza milanese contro gli austriaci. (Foto: WebPhoto)
Nel 1975 esce quello che è probabilmente il film più famoso di Dario Argento: “Profondo rosso”. L’uscita nelle sale della pellicola ottiene un grande successo di pubblico grazie anche ai nuovi effetti speciali e al contributo della colonna sonora dei Goblin. (Foto: WebPhoto)
Nel 1977 Dario Argento debutta definitivamente nell'horror con “Suspiria”, una sorta di fiaba gotica moderna, ambientando la storia nella piccola cittadina di Friburgo, nella Foresta Nera. (Foto: WebPhoto)
Dello stesso tenore è il film del 1980 “Inferno”. (Foto: WebPhoto)
Nel 1982 Dario Argento torna con un thriller horror dal titolo “Tenebre”, nel quale rimette in scena i temi a lui più cari e l'orrore soprannaturale. (Foto: WebPhoto)
Nel 1985 esce “Phenomena”, un horror che in più di un'occasione lo stesso Dario Argento ha descritto come il suo preferito tra i film girati. (Foto: WebPhoto)
Due anni dopo “Phenomena” esce il thriller “Opera”, ispirato all'ambiente dell'opera. (Foto: WebPhoto)
Nel 1990 Dario Argento dirige, assieme a George A. Romero, un horror dal titolo “Due occhi diabolici”. Si tratta di una pellicola in due episodi in cui i due registi reinterpretano in chiave moderna due racconti di Edgar Allan Poe. (Foto: WebPhoto)
Nel 1993 il regista romano dirige un altro film negli Stati Uniti dopo “Due occhi diabolici”. Si tratta di “Trauma” che diventa anche la prima pellicola di Dario Argento in cui appare la figlia Asia. (Foto: WebPhoto)
Asia Argento viene confermata anche nel cast de “La sindrome di Stendhal” del 1996. (Foto: WebPhoto)
Due anni dopo, Dario Argento si cimenta con il remake di un classico dell'horror gotico: “Il fantasma dell'opera”. Anche in questo caso è presente Asia Argento tra i protagonisti. (Foto: WebPhoto)
Nel 2001 torna al genere thriller con “Nonhosonno”, girato – come “Profondo rosso” – a Torino, città molto cara al regista. (Foto: WebPhoto)
Nel 2004 esce nelle sale “Il cartaio”, un film giallo-horror. (Foto: WebPhoto)
Nel 2007 esce “La terza madre”, il capitolo finale della “Trilogia delle Tre Madri” iniziato con “Suspiria” del 1977 e “Inferno” del 1980. (Foto: WebPhoto)
Nel 2009 esce invece “Giallo”, un film che il regista romano presenta in anteprima al Festival del Cinema di Edimburgo. (Foto: WebPhoto)
Nel 2012 Dario Argento porta fuori concorso al Festival di Cannes il film “Dracula 3D” che tuttavia non riscuote il successo sperato incassando molto meno del previsto. (Foto: WebPhoto)
Nel febbraio 2022 Dario Argento presenta alla Berlinale “Occhiali neri”, con protagoniste Ilenia Pastorelli e la figlia Asia. ll film, nato da una sceneggiatura scritta vent'anni prima insieme a Franco Ferrini, è stato accolto negativamente dalla critica. Si tratta dell'ultima produzione diretta finora dal regista romano