Gli organizzatori dell'Eurovision Song Contest hanno annunciato di aver rinviato la decisione sulla partecipazione di Israele all'evento del prossimo anno, a causa del cessate il fuoco a Gaza
La questione della partecipazione di Israele all’Eurovision Song Contest 2026 è stata rimandata. L’Unione Europea di Radiodiffusione (EBU), che organizza il festival, ha deciso di posticipare la votazione prevista per novembre, spostandola alla consueta assemblea generale di dicembre. Il motivo? Il cessate il fuoco a Gaza (LO SPECIALE) e la volontà di affrontare il tema in modo più disteso e condiviso. “Alla luce dei recenti sviluppi in Medio Oriente, il consiglio esecutivo dell’EBU ha convenuto sulla chiara necessità di organizzare una discussione aperta e di persona tra i suoi membri”, si legge nel comunicato ufficiale diffuso il 13 ottobre
Pressioni internazionali e minacce di boicottaggio
La decisione arriva in un clima di forte tensione tra le emittenti europee. Diversi Paesi, tra cui Irlanda, Olanda, Islanda, Slovenia e Spagna, hanno minacciato di ritirarsi dalla competizione se Israele non verrà esclusa, in segno di protesta contro la guerra a Gaza. La situazione ha spaccato il fronte europeo: da un lato chi chiede l’esclusione di Israele, dall’altro chi difende il diritto alla partecipazione. Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha dichiarato che la Germania potrebbe boicottare l’evento se Israele venisse esclusa. Anche l’Austria, che dovrebbe ospitare l’edizione 2026 a Vienna, ha fatto sapere che non intende organizzare il festival in caso di esclusione dello Stato ebraico
Approfondimento
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Un evento globale seguito da milioni di spettatori
L’Eurovision Song Contest è il più grande evento musicale televisivo dal vivo al mondo: l’edizione 2025, tenutasi a Basilea, ha registrato circa 166 milioni di spettatori in 37 Paesi. La partecipazione di Israele è da tempo oggetto di dibattito, ma va precisato che la membership della tv pubblica israeliana KAN all’interno dell’EBU non è in discussione- Il nodo riguarda esclusivamente la presenza all’edizione 2026. Per ora, tutto è rimandato a dicembre, quando i membri dell’EBU si riuniranno per decidere se Israele potrà salire sul palco di Vienna.