Intervision 2025, domani la finale a Mosca del festival rivale dell’Eurovision

Musica

Con 23 Paesi in gara e oltre un miliardo di spettatori attesi, il festival musicale promosso dal Cremlino si propone come alternativa all’Eurovision, da cui la Russia è stata esclusa. La finale si terrà sabato 20 settembre

Domani sera, la Live Arena di Novoivanovskoye, alle porte di Mosca, ospiterà la finale dell’Intervision Song Contest, il concorso musicale che la Russia ha rispolverato come alternativa “patriottica” all’Eurovision. Nato nel 1965 a Praga e sospeso dopo la Primavera del ’68, il festival è stato rilanciato con un decreto di Vladimir Putin lo scorso febbraio, con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione culturale tra Paesi “amici” del Cremlino. In gara ci saranno 23 nazioni da quattro continenti, tra cui Cina, India, Brasile, Sudafrica, Kazakistan e Uzbekistan. Nessun Paese dell’Unione Europea ha aderito.

Favoriti, polemiche e propaganda

Quest'anno a rappresentare la Russia ci sarà Shaman (Yaroslav Dronov), cantante simbolo del nazionalismo musicale, con la ballata “Dritto al cuore”. Tra i favoriti anche il cinese Wang Xi con “Tian Bian” e il kazako Amre con “Steppe Light”, già virale online.Quest'anno è prevista per la prima volta la partecipazione degli Stati Uniti: a rappresentarli sara' l'australiana Vassy (nome di battesimo Vasiliki Karagiorgos), dopo che Brandon Howard si è ritirato per motivi familiari. Nel tentativo di alimentare le tensioni con Washington, la televisione di stato russa ha pagato la trasmissione di uno spot pubblicitario dell'Intervision su un maxischermo a Times Square

a New York. Complessivamente il budget stanziato dal Cremlino supera i 5,5 milioni di euro, con oltre 25 Paesi accreditati e più di cento volontari coinvolti. Ma non mancano le critiche: Kiev ha definito l’evento “uno strumento di propaganda”, mentre media indipendenti russi parlano di comparse pagate per impersonare ospiti stranieri.

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Dalla Guerra Fredda al soft power: la storia del festival

Intervision si presenta come una risposta culturale all’Occidente, con artisti che canteranno nella propria lingua madre, “a differenza dell’Eurovision”, sottolineano gli organizzatori. Il festival è parte di una strategia di soft power che punta a promuovere i “valori tradizionali” russi, in contrapposizione alla “decadenza morale” dell’Occidente. Il ministro degli Esteri Lavrov ha citato la vittoria di Conchita Wurst nel 2014 come esempio di questa deriva, mentre Putin ha definito la Russia “portabandiera dei valori tradizionali”. L’Intervision Song Contest nacque nel pieno della Guerra Fredda come risposta sovietica all’Eurovision, con la prima edizione organizzata nel 1965 a Praga. Dopo una breve sospensione in seguito alla Primavera di Praga, il festival riprese negli anni ’70 in Polonia e in altre città dell’ex blocco comunista. L’idea di rilanciarlo è tornata ciclicamente nei primi anni 2000, ma solo nel 2024 ha trovato attuazione concreta con il decreto presidenziale firmato da Vladimir Putin. 

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