
La prima attrice trans candidata agli Oscar è sotto accusa per una serie di post pubblicati su X, in gran parte tra il 2020 e il 2021, dove aveva espresso opinioni controverse su musulmani, George Floyd, diversity agli Oscar e pandemia Covid
Karla Sofía Gascón, star di Emilia Pérez e prima attrice trans candidata agli Oscar, è sotto accusa per una serie di post pubblicati su X, in gran parte tra il 2020 e il 2021, dove aveva espresso opinioni controverse su musulmani, George Floyd e diversity agli Oscar e pandemia Covid. Dopo essere riemersi grazie alla giornalista Sarah Hagi, giovedì molti post sono stati cancellati. “Mi dispiace, è solo una mia impressione o ci sono più musulmani in Spagna? Ogni volta che vado a prendere mia figlia a scuola ci sono sempre più donne con i capelli coperti e con le gonne lunghe fino ai talloni. Il prossimo anno invece dell’inglese dovremo insegnare l’arabo”, recitava un post del 2 settembre 2020, tradotto da Variety. Accompagnato dalla foto di una famiglia musulmana in un ristorante, che includeva anche una donna con il burka, un altro post proseguiva: “L’Islam è meraviglioso, senza alcun machismo. Le donne sono rispettate, e quando sono così rispettate viene loro lasciato un piccolo foro quadrato sul viso perché siano visibili gli occhi e la bocca, ma solo se si comporta bene. Anche se si vestono così per il loro divertimento. Che profondo disgusto per l’umanità”. Non faceva sconti neppure il post del 29 gennaio 2021, nel quale si leggeva che “l’Islam non rispetta i diritti internazionali” e che le religioni “devono essere bandite finché non rispettano i diritti umani”. L’osservazione sembrava valere per tutti i culti, come dimostrava un altro post del 16 agosto 2021: ““Sono così stufa di tutta questa merda, dell’islam, del cristianesimo, del cattolicesimo e di tutte le f*****e credenze degli idioti che violano i diritti umani”.
GEORGE FLOYD, DEFINITO "UN TRUFFATORE TOSSICO DIPENDENTE"
Gascón aveva espresso opinioni controverse anche dopo la morte di George Floyd, l’uomo afroamericano ucciso nel 2020 a Minneapolis da un agente di polizia. L’omicidio aveva sollevato proteste in tutti gli Stati Uniti. “Penso davvero che a pochissime persone sia mai importato di George Floyd, un truffatore tossicodipendente, ma la sua morte è servita a dimostrare ancora una volta che ci sono persone che considerano ancora i neri come scimmie senza diritti e considerano i poliziotti degli assassini. Hanno tutti torto”, aveva scritto l’attrice. “Troppe cose su cui riflettere riguardo al comportamento della nostra specie ogni volta che si verifica un evento. Forse non è più una questione di razzismo, ma di classi sociali che si sentono minacciate le une dalle altre. Forse è questa l’unica vera differenza”.
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LE CRITICHE ALLA DIVERSITY DEGLI OSCAR
Gascón aveva anche criticato la cerimonia degli Oscar del 2021, la prima dopo la pandemia e dove aveva vinto Nomadland nella categoria Miglior film. "Gli Oscar sembrano sempre più una cerimonia per film indipendenti e di protesta, non sapevo se stavo guardando un festival afro-coreano, una manifestazione di Black Lives Matter o l'8M (un'espressione associata in Spagna e in America Latina alle manifestazioni per i diritti delle donne e alla lotta contro la violenza di genere, ndr) aveva scritto. "A parte questo, un gala brutto, brutto".
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COMMENTI INOPPORTUNI SULLA PANDEMIA COVID
Nel 2020, durante la pandemia Covid, aveva invece preso di mira la Cina. “Il vaccino cinese, oltre al chip obbligatorio, viene fornito con due involtini primavera, un gatto che muove la mano, 2 fiori di plastica, una lanterna pop-up, 3 linee telefoniche e un euro per il tuo primo acquisto controllato". Aveva poi proseguito: “Così tanti scienziati nel mondo fabbricano bombe, così tanti studiosi costruiscono oggetti per lo spazio, così tante fabbriche medicinali e non c’è nessuno che possa mettersi in riga con questa m***a cinese. Alla fine, è stato uno spettacolo straordinario per una nuova variante dell’influenza, aviaria o coronavirus”.
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LA RECENTE POLEMICA SULLA COLLEGA FERNANDA TORRES
Recentemente, Gascón è stata al centro di un'ulteriore polemica che ha coinvolto Fernanda Torres, candidata agli Oscar come Migliore attrice protagonista nel film Io sono ancora qui. In un'intervista pubblicata su un quotidiano brasiliano il 21 gennaio, l'attrice ha infatti criticato le campagne online che, secondo lei, l'avrebbero presa di mira insieme al suo film. “Non ho mai detto niente di negativo su Fernanda Torres o sul suo film. Tuttavia, ci sono persone che lavorano con Fernanda Torres che fanno a pezzi me ed Emilia Pérez. Questo parla più del loro film che del mio", ha dichiarato. Il 29 gennaio, Gascón ha però chiarito a Variety la propria posizione. "Sono un grande fan di Fernanda Torres ed è stato meraviglioso conoscerla negli ultimi mesi. Nei miei recenti commenti, mi riferivo alla tossicità e al violento discorso di odio sui social media che purtroppo continuo a sperimentare".
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