In Evidenza
altre sezioni
Altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Mostra del Cinema di Venezia, undici minuti di Applausi per Monica di Pallaoro

©Ansa

Il quarto giorno di Mostra del Cinema di Venezia vede in concorso anche i film “Argentina, 1985” di Santiago Mitre e “All the Beauty and the Bloodshed” di Laura Poitras, documentario incentrato sulla fotografa Nan Goldin. Ci sarà la cerimonia di premiazione del Leone D'Oro alla carriera per Paul Schrader, mentre Fuori concorso verrà presentato “Pearl” di Ti West

Condividi:

Quarto giorno di Mostra del Cinema di Venezia (LO SPECIALE), con in concorso i film Argentina, 1985 di Santiago Mitre, il film italiano in corsa Monica di Andrea Pallaoro (LE FOTO DEL RED CARPET), accolto da 11 minuti di applausi, e infine All the Beauty and the Bloodshed di Laura Poitras, documentario incentrato sulla fotografa Nan Goldin. Leone D'Oro alla carriera a Paul Schrader. Fuori concorso Pearl di Ti West. Elodie è arrivata al Lido e domani presenterà il suo primo film, Ti mangio il cuore. Ieri grande entusiasmo per l'arrivo del divo Timothée Chalamet, diretto da Luca Guadagnino nel film in concorso presentato ieri, Bones and All (LA RECENSIONE). Ecco cosa accadeva al Lido nel 1953.
- di Redazione Sky Tg24

Venezia 79, oggi il Leone d'Oro a Paul Schrader: chi è il regista di American Gigolò. FOTO

Regista e sceneggiatore, è considerato uno dei più grandi nomi della Nuova Hollywood, periodo di rinnovamento dell'industria cinematorafica Usa a cavallo tra gli anni '60 e '80. Solitudine, colpa, depressione e redenzione sono tra i temi centrali del suo repertorio, influenzato anche dall'educazione calvinista ricevuta da giovane. Ecco le sue pellicole principali

Venezia 79, oggi il Leone d'Oro a Paul Schrader. La sua carriera. FOTO

Leggi su Sky TG24 l'articolo Venezia 79, oggi il Leone d'Oro a Paul Schrader: chi è il regista di American Gigolò. FOTO
- di Daniele Troilo

Regista Farnam: "In Iran piano per zittirci"

Al Festival di Venezia si parla dei cineasti sotto attacco. Benjamin Farnam racconta cosa è successo l'8 luglio 2022 in Iran "dove noi registi non abbiamo né garanzie né sicurezze". "Alle ore 18 e 30 alcuni agenti del Ministero dell'Interno hanno arrestato i nostri colleghi Mohammad Rasoulof  e Mostafa Al - Ahmad dopo averle aggrediti. Alle 19 e 30, mentre gli agenti erano ancora con Mohammad, le agenzie governative hanno dato la notizia. Era chiaro che quell'arresto era frutto di un piano". "Quello che è successo negli ultimi due mesi in Iran dimostra che è un'aggressione non solo a loro due ma a tutto il cinema iraniano. Due giorni dopo a dei nostri colleghi che sono andati a chiedere informazioni è stato detto che aveva una sentenza di condanna a sei anni di carcere per Mostafa, una sentenza di 13 anni fa. Abbiamo poi scoperto che quella sentenza non era solo per loro due ma anche per altri tre colleghi che non sono però stati arrestati perché il governo temeva che la notizia uscisse". Farnan sottolinea che "è importante creare attenzione" su quello che succede in Iran "dove non abbiamo garanzie né sicurezze. Qualsiasi divisione del governo può censurare i nostri film. Non esistono i diritti d'autore, i film possono essere sequestrati e proiettati ovunque". 
- di Daniele Troilo

Mostra del Cinema di Venezia, il cast del film Monica sul red carpet. FOTO

Il cast di Monica, film italiano in concorso, ha sfilato sul red carpet della 79° edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Andrea Pallaoro ha diretto Trace Lysette, Patricia Clarkson e Joshua Close nella pellicola che racconta il ritorno a casa di una figlia per prendersi cura della madre malata

Mostra del Cinema di Venezia, il cast di Monica sul red carpet

Leggi su Sky TG24 l'articolo Mostra del Cinema di Venezia, il cast del film Monica sul red carpet. FOTO
- di Daniele Troilo

Undici minuti di applausi per Monica di Pallaoro

Ottima accoglienza per Monica di Andrea Pallaoro, secondo regista italiano a passare nel concorso di Venezia 79. La premiere del film in Sala Grande ha registrato poco fa 11 minuti di applausi (gli stessi ieri sera per Bones and All di Luca Guadagnino). Il regista trentino, da 23 anni in America, era emozionato, con la famiglia in sala venuto ad applaudirlo. Commossa anche la protagonista Trace Lysette, attrice transgender, con accanto Patricia Clarkson che nel film interpreta la madre di Monica. Prodotto da Varient Entertainment, Solo Five Productions, Melograno Films Propaganda Italia, Fenix Entertainment, Rai Cinema e Alacran Pictures, sarà in sala prossimamente distribuito da I Wonder Pictures. 
- di Daniele Troilo

Monica, Andrea Pallaoro, Trace Lysette e Patrica Clarkson sul red carpet

Red carpet per Andrea Pallaoro, Trace Lysette e Patricia Clarkson, regista e interpreti di Monica
 " data-block-on-consent>
 
">https://twitter.com/la_Biennale/status/1566099218330173440"> 
- di Daniele Troilo

I cineasti iraniani Panahi e Rasoulof: "Speranza di tornare a creare è vita"

"Siamo cineasti. Facciamo parte del cinema iraniano indipendente. Per noi vivere significa creare. Creiamo opere che non sono su commissione, per questo chi è al potere ci vede come criminali. Il cinema indipendente riflette i suoi tempi, trae ispirazione dalla società e non può rimanerle indifferente. La storia del cinema iraniano testimonia la presenza costante e attiva di registi indipendenti, che hanno lottato per respingere la censura e per assicurare la sopravvivenza di quest'arte. Fra questi, ad alcuni è stato vietato di fare film, altri sono stati costretti all'esilio o ridotti all'isolamento. Eppure la speranza di poter nuovamente creare è una ragione di vita, non importa dove, quando o in quale circostanza un cineasta indipendente stia creando o pensando di creare".  Questa la dichiarazione dei registi iraniani Jafar Panahi e Mohammad Rasoulof, letta oggi dal direttore della Mostra di Venezia Alberto Barbera al panel CINEASTI SOTTO ATTACCO. Panahi è stato privato della libertà personale nel luglio scorso, per aver manifestato insieme a numerosi suoi colleghi per l'arresto di altri due registi, Mohammad Rasoulof e Mostafa Aleahmad, avvenuto a seguito delle proteste contro la violenza nei riguardi di civili in Iran.

- di Daniele Troilo

Red carpet live per Argentina, 1985

Momento di Red Carpet al Lido per Argentina, 1985 di Santiago Mitre. Ecco la diretta su Twitter
 " data-block-on-consent>
 
">https://twitter.com/la_Biennale/status/1566093692536061956"> 
- di Daniele Troilo

Abel Ferrara, concerto per Padre Pio con il bassista di Bob Dylan

Serata di festa e musica a Villa Zavagli durante la Mostra del Cinema di Venezia: un Abel Ferrara in doppia veste di regista e musicista ha tenuto, per gli ospiti del party dedicato al suo film Padre Pio, un concerto davanti al mare nella cornice della Villa, insieme al bassista di Bob Dylan, Tony Garnier. L'evento, dedicato al film presentato il 2 settembre in Concorso alle Giornate degli autori, ha visto tra gli ospiti anche Shia LaBeouf, protagonista del film nei panni del frate con le stimmate, che ha assistito divertito con il cast, tra cui la figlia del regista Anna Ferrara, Ignazio Oliva, Stella Mastrantonio, Luca Lionello. Hanno animato la festa anche Filippo Timi, i cantanti Niccolò Fabi e Lodo Guenzi, Andrea Purgatori, e il protagonista del film "Dirty, Difficult, Dangerous", anch'esso targato Giornate degli Autori, Ziad Jallad. Non è mancata neanche un'incursione dei frati cappuccini che sono sbarcati al Lido da San Giovanni Rotondo per incontrare la delegazione del film. Nella band di Ferrara, oltre a Tony Garnier, hanno suonato Joe Delia al piano, Checco Fornarelli alle tastiere, Valerio de Paola alla chitarra, Mario Punzi alla batteria.
- di Daniele Troilo

Master Gardener, Joel Edgerton: "Affascinato da De Niro. Poi ho capito che la performance era straordinaria grazie al copine di Schrader"

Protagonista di Master Gardener è anche Joel Edgerton: "Alla scuola di recitazione ho visto attori come Robert De Niro e ne sono rimasto affascinato - ha raccontato in conferenza stampa - poi ho realizzato che le loro performance erano straordinarie grazie a copioni come quelli di Paul Schrader.
 " data-block-on-consent>
 
">https://twitter.com/la_Biennale/status/1566056099010297858"> 
- di Daniele Troilo

Master Gardener, Sigourney Weaver: "Ho sempre ammirato il lavoro di Paul Schrader"

Alla presentazione di Master Gardener è intervenuta anche Sigourney Weaver: "Ho letto la sceneggiatura di Master Gardener ed era così diversa da qualsiasi cosa avessi letto prima: è semplice in superficie ma ha tantissimo sottotesto. Ho sempre ammirato il lavoro di Paul Schrader e non ho mai pensato che avrei lavorato con lui"
 " data-block-on-consent>
 
">https://twitter.com/la_Biennale/status/1566053796526030848"> 
- di Daniele Troilo

Master Gardener, Schrader: "In Master Gardener il mio uomo senza qualità è invecchiato con me"

Oggi a Venezia è il giorno di Paul Schrader e del suo Master Gardener. Ecco le parole del regista in conferenza stampa
 " data-block-on-consent>
 
">https://twitter.com/la_Biennale/status/1566052029713334273"> 
- di Daniele Troilo

Il film “Argentina, 1985” oggi in concorso accolto con ovazioni a Venezia 79

'Nunca Mas', mai più: l'arringa del pubblico ministero Julio Strassera nello storico primo processo del 1985 a Videla e ai militari della feroce dittatura argentina finiva con quelle parole, oggi affidate a Ricardo Darin (nella foto del tweet che vi proponiamo qui sotto, quello dell'account ufficiale de La Biennale di Venezia), l'attore che lo interpreta nel film Argentina, 1985 di Santiago Mitre, accolto con ovazioni oggi in concorso a Venezia 79. Il passaggio al festival accade a due giorni dell'attentato alla vicepresidente argentina Cristina Kirchner, non finito in maniera tragica solo perché la pistola dell'attentatore non ha sparato. "L'Argentina è sotto choc, tutti noi lo siamo”, ha dichiarato all'ANSA il regista. “Eravamo in aereo da Buenos Aires arrivando a Venezia e siamo venuti a conoscenza del fatto una volta atterrati, qualcosa di orribile. Nessuno di noi ha pensato che sarebbe potuto accadere, credevamo che il processo del 1985 significasse chiudere con la violenza come possibilità politica, pensavamo che da quello storico Nunca Mas non si tornasse indietro".
 " data-block-on-consent>
 
">https://twitter.com/la_Biennale/status/1566036644385415169"> 
- di Redazione Sky Tg24

Patricia Clarkson interpreta la madre di Monica

La mamma è Patricia Clarkson, una fantastica attrice che a Venezia non fa che sostenere Lysette. Le riprese non sono andate proprio lisce: "Tre location ci hanno impedito di girare sapendo il tema che trattavamo, purtroppo nell'America profonda che ha votato Trump accade", racconta il regista (che ama il cinema di Michelangelo Antonioni e ha tra i propri personali miti Fassbinder, Lucretia Martel e Tsai Ming-liang).
 " data-block-on-consent>
 
">https://twitter.com/la_Biennale/status/1566014282000744451"> 
- di Redazione Sky Tg24

Monica, la storia del film diretto dal regista italiano Andrea Pallaoro

La Monica del titolo del film è una donna che torna a casa, chiamata dal fratello a salutare la madre morente: non si vedono da anni, da quando lei si è trasferita in California, non accettata dalla famiglia per la sua identità sessuale. “È un cinema basato sulle domande e non sulle risposte", spiega il regista Andrea Pallaoro, al secondo capitolo, dopo Hannah con Charlotte Rampling, di una trilogia. “Ma qui racconto un'eroina moderna, un personaggio pieno di coraggio e generosità che riesce a perdonare di essere stata abbandonata. È vero, è una trans, ma questo se all'inizio è stata una molla della storia, basata su vicende che conoscevo come quella di una persona a me cara o la stessa Tracy, poi durante il film è passato quasi in secondo piano e la storia diventa quella di una figlia che trova la madre e la famiglia dopo tanta assenza, che vuole recuperare il tempo perduto, la memoria che la mamma malata ha perso diventa il centro di tutto e l'accettazione dell'altro il fondo delle relazioni umane".
Foto da IPA
- di Redazione Sky Tg24

Trace Lysette: “Essere chiamata in un film come un'attrice e non come una transgender, credo di meritarmelo"

“Essere chiamata in un film come un'attrice e non come una transgender, credo di meritarmelo, ho lavorato duro, ho talento", dice l’attrice 34enne Trace Lysette. Ha una nonna di origini napoletane, nata nel Kentucky, cresciuta in Ohio, proprio dove è stato girato il film. Andrea Pallaoro, il regista di Trento da 23 anni in America, a Los Angeles, ha scelto Lysette "tra 30 candidate, attrici trans, ma con lei c'è stata un'empatia speciale, mi ha colpito la sua capacità di essere sulla scena più che di recitare, forse per esperienze simili a quelle della storia cui ha contribuito con il suo vissuto”, ha specificato il regista.
- di Redazione Sky Tg24

Le parole dell'attrice Trace Lysette

"Monica è un momento fondamentale, rappresenta per me una grande opportunità, raccontare quello che sono ma anche essere considerata un'attrice a pieno titolo", ha raccontato l'attrice Trace Lysette. "In passato ho avuto momenti difficili, volevo rinunciare a tutto, l'etichetta gender mi perseguitava, dormivo su un materasso per terra a casa di conoscenti, poi un amico mi ha incoraggiata a investire su me stessa, ad andare avanti, ho preso lezioni di recitazione, è arrivata la chiamata per la serie Law and Order e la mia vita ha cominciato a rialzarsi, subito dopo il ruolo in Transparent e ora posso sognare in grande".
- di Redazione Sky Tg24

Trace Lysette, fascino elegante ma che non passa inosservato

“Lunghi capelli biondi, il trucco a esaltare i lineamenti, un fascino elegante ma che non passa inosservato, Lysette, subito data tra le favorite per la Coppa Volpi di Venezia 79, è al suo primo ruolo da protagonista”, scrive Alessandra Magliaro, inviata ANSA.
- di Redazione Sky Tg24

Trace Lysette, la protagonista del film Monica

“Ha completato la transizione sessuale da poco, il suo passaporto ha ancora un nome maschile e i suoi traumi e le sue esperienze dietro l'immagine di donna bellissima li porta dentro di sé ma soprattutto li mette in scena”, scrive Alessandra Magliaro, inviata ANSA. Al Lido oggi c'è Trace Lysette, la protagonista di Monica, il film del regista italiano Andrea Pallaoro.
- di Redazione Sky Tg24

Barbera: "Episodi di limitazione della libertà di espressione in tutto il mondo"

"Stiamo assistendo a episodi di limitazione della libertà di espressione in tutto il mondo. L’esempio più lampante è quello del regista iraniano Jafar Panahima esistono forme di censura più insidiose e sottili che sono altrettanto gravi", queste le parole di Alberto Barbera, direttore della Mostra del Cinema di Venezia.
 " data-block-on-consent>
 
">https://twitter.com/la_Biennale/status/1566062959574614016"> 
- di Redazione Sky Tg24