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Cops: forze del disordine alla riscossa, tra action e commedia

Cinema sky cinema

Paolo Nizza

Il primo appuntamento con l'esilarante banda di poliziotti, capitanati da Claudio Bisio, è un frizzante poliziesco comico intepretato da un ottimo cast formato da Stefania Rocca, Pietro SermontiFrancesco MandelliDino AbbresciaGiulia Bevilacqua

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“It’s showtime”, inizia lo spettacolo. Si va in scena con Cops, la nuova Produzione Originale firmata Sky e Banijay Italia. E già dalla prima sequenza di questo primo appuntamento,  tra pallottole afferrate con i denti, delinquenti con la maschera di Donald Trump o di Kim Jong-un, coreografie in stile Shaolin e revolverate sparate da insospettabili parti del corpo, l’adrenalina sale, l’action pure.  Ma è solo un sogno. Perché in Cops a farla da padrona è la commedia. D’altronde quando si ride si mettono in moto 400 muscoli. Quindi l’azione c’è e fa pure buon sangue. Insomma, il regista Luca Miniero (Benvenuti al sud)  mette la sua capacità di centrifugare i generi al servizio di una storia in due parti in cui il poliziesco danza con il demenziale e il dialogo flirta con il dinamismo.

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Cops - Una banda di poliziotti, le foto del primo appuntamento

Francesco Mandelli, il "duro" di Cops

Basta il titolo di questa prima storia, ovvero “Forze del disordine”, per capire che i protagonisti di Cops, non sono certo degli epigoni di Petrosino o di Serpico. Anche se in realtà c’è un personaggio che si sente un incrocio fra Cobra di Sylvester Stallone e il Danko di Arnold Schwarzenegger. All’anagrafe si chiama Benedetto Starace, nato a Usmate, ma per tutti è Benny The Cop, agente scelto. La voce hard-boiled da duro da fiction a stelle e strisce, sempre pronto a farsi i selfie mossi con l’autovelox, Benny vive con la nonna e vorrebbe chiamare le auto “volanti”, pure se in dotazione c’è un solo veicolo. L’essenza è tutta in quel gesto reiterato repentino con cui cambia le lenti degli occhiali con un secco movimento della testa. Una sorta di marchio di fabbrica, che uno scatenato Francesco Mandelli, trasfigura in un tormentone assai riuscito.

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Cops - Una banda di poliziotti, il cast e i personaggi

Benvenuto al sud commissario Bisio

Ma Cops è soprattutto un film corale. Sicché, dopo Benedetto, facciamo la conoscenza degli altri componenti di questa banda di poliziotti. A partire da Claudio Bisio. L’attore milanese indossa i panni di una figura tipica del poliziesco, ovvero il veterano che conta i giorni che mancano alla pensione, dopo una vita al servizio dello Stato. Un funzionario che ha scelto di svernare ad Apulia, nella città con meno crimini d’Italia. Il sogno è trasferirsi in Costa Rica, ma la realtà risulterà meno esotica di quella anelata. Un poliziotto anomalo che suona il piano, odia Mozart e adora Eric Satie perché gli somiglia: poche note ed essenziali. E il commissario finirà pure per adorare i suoi sottoposti. A partire dalla coppia formata da Pietro Sermonti e Giulia Bevilacqua. L’ex Stanis della serie Boris è Nicola Gargiulo, sovraintendente dimagrito ovunque tranne che nel cervello. Infatti lo chiamano scherzosamente "O’Sicc",

L’attrice romana, invece, che aveva già indossato l’uniforme nella serie Distretto di polizia, interpreta l’ispettore Maria Crocifissa Gargiulo. Ennesimo caso di nomen-omen visto che la convivenza con l’anaffettivo O’Sich, talvolta può essere un supplizio. Last but not least, l’ultimo componente della squadra è Tommaso Guerra (Guglielmo Poggi) giovane centralinista gay che sogna di fuggire dalla bieca provincia. 

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Da Stefania Rocca a Dino Abbrescia, dal Ministero al chiosco

Come in ogni commedia action che si rispetti è d'uopo la presenza di un elemento esterno che rivoluzioni lo status quo. E la vita di questo placido commissariato viene sconvolta dall’arrivo di Margherita Nardelli emissaria del Ministero che ha il volto di Stefania Rocca. È lei ad annunciare la triste novella: il commissariato di Apulia verrà chiuso per mancanza di reati. Starà quindi ai Cops cercare di farle cambiare idea con ogni mezzo necessario: magari iniziando a delinquere, compiendo reati minori.  Si sa, il crimine paga, e nel caso specifico giustificherebbe la presenza dei poliziotti sul territorio.

Meno male che per rilassarsi e soprattutto rifocillarsi esiste il chiosco di Tonino (gestito da un irresistibile ed esilarante Dino Abbrescia). I suoi hamburger con provola e cime di rapa sono una leggenda. D’altronde in Puglia non puoi certo aspettarti canederli e casseoula.

                                                                                            

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Cops - Una banda di poliziotti, il cast: Dino Abbrescia è Tonino

Cops, dalla Puglia con amore

In Cops la location risulta una sorta di personaggio aggiunto. Con un uso sapiente della fotografia si gioca sui contrasti, sulle saturazioni. Atmosfere rilassate (con birretta e “puccia” d’ordinanza, consumate all’insegna dell’indolenza, nel consueto bar della piazzetta) si alternano a situazioni da western all’italiana. Le luci in “chiave bassa”, tra sfumature di nero e zone d’ombra giocano con i toni pastello di un Sud assolato e indolente. Insomma, un elogio delle differenze. Non a caso la colonna sonora passa dai violini e la voce di Suvi Valjus, a “Je Te Veux” di Eric Satie, dal “canto popolare” di Lioni, noto comune della provincia di Avellino, a una versione indie di “Oci Ciornie". E il finale non poteva che chiudersi sulle note “Der Kommissar “di Falco. La banda di poliziotti si scatena al ritmo della hit datata 1982, in un’epifania di cotillon e balletti. Perché in fondo Cops è un party in due parti. Una commedia scacciapensieri. Un mix di azione e divertimento, ideale per questi tempi difficili.

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