Coronavirus, a quando la riapertura dei cinema? Il punto della situazione

Cinema

Massimo Vallorani

Quando si potrà tornare nei cinema per vedersi un film in tutta tranquillità? Sembra questa la domanda che sia il pubblico che i distributori si stanno facendo in queste settimane? Purtroppo le incognite sono tante. Proviamo a dare qualche risposta

L’unica certezza, ad oggi, è che le sale cinematografiche sono chiuse in quasi tutto il mondo e che non si sa quando riapriranno. Nello specifico nel nostro Paese, a casua dell'emergenza Coronavirus (AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - LA MAPPA), già dalla fine di febbraio, hanno dovuto spegnere i riflettori e le speranza per una prossima riapertura si fanno sempre più tenui. Secondo le prime ipotesi, in attesa del decreto del 4 maggio, i cinema saranno gli ultimi a riaprire le loro porte, insieme ai teatri e alle discoteche, e questo potrebbe avvenire nei primi mesi del 2021, anche se non ci sono ancora notizie ufficiali che lo confermino. Dal lato economico poi, si annuncia una vera e proprio catastrofe. Infatti si calcola che dall’inizio della chiusura ad oggi si sono persi 8 milioni di spettatori rispetto allo stesso periodo del 2019 per un totale di 115 milioni di euro che mancano alla distribuzione.

Vediamo, allora, come stanno reagendo gli operatori del settore e quali potrebbero essere le possibili strade per superare più velocemnte questa emergenza. 

Il Festival di Venezia

Una buona notizia arriva da Roberto Cicutto, presidente della Biennale, che ha confermato che la 77° edizione della Mostra del cinema di Venezia si svolgerà senza rinvii dal 2 al 12 settembre del 2020. Sembrerebbe una bella iniezione di fiducia o come scrive prosaicamente Paolo Mereghetti sul Corriere della Sera: “Un sasso dello stagno dando alle proprie parole la forza di una provocazione”. Comunque sia, al di là delle difficoltà oggettive di organizzare un Festival del cinema di questi tempi (accesso alle sale con uso della mascherina obbligatorio e relativo distanziamento sociale, organizzazione dei trasporti da e verso il Lido, presenza di ospiti internazionali), quello di Venezia appare come il solo evento in programma che abbia tutte le carte in regole per farsi veramente. Tanto è vero che si già si fanno i titoli di alcuni film che verranno presentati alla Mostra del cinema. Si parla di Benedetta di Paul Verhoeven, Top Gun: Maverick con Tom Cruise, Tre piani di Nanni Moretti, Soul della Pixar. Tutto pellicole che dovevano essere presentate al Festival di Cannes e sembrerebbero, invece, approdare al Lido.

Festival di Cannes

Se il Festival di Venezia, come sembra, si farà, più incerta è la situazione per quello di Cannes. Sulla Croisette si era prima rinviata la manifestazione da maggio a giugno, per poi accettare la necessità di un rinvio a data da destinarsi, dopo la decisione del governo francese di vietare lo svolgimento di grandi eventi fino a metà luglio. Sul sito ufficiale del festival dicono di pensare a fare l’edizione 2020 “in una maniera o nell’altra”. Quale? Ad oggi non è dato saperlo. Il direttore del Festival Frémaux ha chiaramente escluso l’ipotesi di una versione in streaming. Peraltro la notizia di una collaborazione fra Cannes e Venezia sembra essere sfumata proprio in queste ultime ore. Tutto deciso, invece, per il Marché du film, il “mercato” che raccoglie produttori e distributori, parallelo al festival di Cannes. Sarà online, e si terrà dal 22 al 26 giugno, con video meeting e proiezioni online. I professionisti del settore sembrano d’accordo, e intenzionati a fare affari senza stringersi, fisicamente, la mano.

Come si andrà al cinema?

Se quella di organizzare un Festival è di questi tempi una sfida davvero difficile, immaginare come saranno organizzate le sale cinematografiche nel prossimo futuro appare decisamente arduo. Anche qui molte ipotesi e poche certezze. Oltre all'uso della mascherina obbligatoria per tutti e al distanziamento sociale, si sta pensando a degli orari di ingresso differenziato, ai posti distanziati di almeno un metro, o i turni per l'accesso al bagno, nuove app per le prenotazioni. Sullo sfondo il grande punto interrogativo: i cinema saranno ancora nel futuro il posto giusto e più comodo per vedere un film?

Film rinviati o in streaming

Forse l’industria cinematografica, per come la conosciamo oggi, si trova veramente ad un bivio cruciale. Evolversi, cambiando le sue stesse ragioni d’essere oppure scomparire. Per adesso le grandi major (da Disney a Warner a Sony) si muovono in maniera circostanziata, rinviando le grandi uscite all'autunno o addirittura all'estate 2021. Fa eccezione la Universal che ha deciso di mandare on demand le sue prossime uscite.

Tra i titoli rinviati Si vive una volta sola di Carlo Verdone, il film di animazione Lupin III - The First scritto e diretto da Takashi Yamazaki, Cambio tutto di Guido Chiesa, Tornare a Vincere con Ben Affleck e il reboot di Charlie’s Angels. Rimandate a livello globale anche le uscite di 007 No Time to Die, inizialmente previsto per il 9 aprile, e il live action di Mulan Sono state bloccate dall’emergenza Coronavirus anche le riprese del film Mission Impossible 7, interpretato da Tom Cruise, nel bel mezzo del set allestito nella città di Venezia. La produzione è stata costretta ad interrompere le scene in via precauzionale e a rivedere l’intero calendario che farà dunque slittare l’uscita del film nel mondo. Alla lunga lista si aggiunge anche Venom 2, titolo dedicato al personaggio della Marvel, interpretato da Tom Hardy. Dopo “The Batman”, con Robert Pattinson, una nuova brutta notizia per gli appassionati dei comics.

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