Blake Lively contro Justin Baldoni, il giudice consiglia un accordo fuori dal tribunale

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Ha rinviato il processo civile ai co-protagonisti del film It Ends With Us, originariamente previsto per il 9 marzo 2026 e ora posticipato al 18 maggio 2026. Entrambe le parti sembrano però intenzionate a procedere in aula

Il giudice Lewis J. Liman ha rinviato il processo civile a Blake Lively e a Justin Baldoni, che era originariamente previsto per il 9 marzo 2026 e che ora è stato posticipato al 18 maggio 2026 presso la Corte distrettuale degli Stati Uniti per il distretto meridionale di New York. Martedì 9 dicembre, durante un’udienza preliminare alla presenza degli avvocati, il giudice ha comunicato lo spostamento e ha spiegato di aver preso la decisione per accogliere altri due casi penali in corso, che ha definito prioritari. Intanto, la prossima udienza relativa alla mozione di giudizio sommario si terrà il 22 gennaio. Liman ha anche incaricato le parti di rivolgersi a un altro giudice se decidessero di discutere eventuali trattative per un accordo. Un rappresentante di Baldoni e della società di produzione Wayfarer Studios LLC ha però dichiarato alla CNN che “Wayfarer resta fedele al suo impegno per la verità e per portare a termine questo progetto”. Anche una fonte vicina a Lively ha dichiarato alla testata che l’attrice intende comunque procedere con il processo.

ACCUSE E CONTROACCUSE

Nel dicembre 2024, Blake Lively, 38 anni, aveva fatto causa al regista e co-protagonista del film It Ends With Us, Justin Baldoni, 41 anni, che aveva accusato di presunte molestie sessuali e presunte ritorsioni contro di lei, come la campagna sui mezzi di comunicazione che avrebbe avuto l’obiettivo di screditarla. L’attrice ha chiesto un risarcimento dei danni di oltre 160 milioni di dollari. Baldoni aveva negato le accuse e aveva reagito con una controquerela del valore di 400 milioni di dollari per presunta estorsione e presunta diffamazione nei suoi confronti, che il giudice aveva però respinto. Lo scorso giugno, l’avvocato dell’attore e regista, Bryan Freedman, aveva dichiarato a TMZ che Baldoni desiderava “essere scagionato, ed è tutto ciò che gli interessa”, soprattutto perché “lui sa chi è. Sa cosa ha fatto; sa cosa non ha fatto. E vuole che la verità venga a galla, e vuole farlo nel modo appropriato. Sta aspettando il suo giorno in tribunale, dove potrà parlare e dire la verità”. Sempre lo scorso giugno, Lively aveva dichiarato su Instagram di sentirsi “più determinata che mai a continuare a difendere il diritto di ogni donna ad avere voce in capitolo nella protezione di sé stessa, della propria sicurezza, della propria integrità, della propria dignità e della propria storia”.

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LA VERGOGNA DELLA SCRITTRICE COLLEEN HOOVER

La scrittrice Colleen Hoover, autrice del bestseller It Ends With Us e produttrice esecutiva dell’omonimo film, ha definito la controversia tra Blake Lively e Justin Baldoni “sfortunata” e “deludente”. In un’intervista rilasciata il mese scorso a Elle, Hoover ha dichiarato: “Sembra un circo. Quando ci sono persone vere coinvolte, con sentimenti ed emozioni reali. Questo ha avuto un impatto enorme sulla carriera di alcuni attori. E lo trovo semplicemente triste”. Sulla vicenda, aveva aggiunto: “Nessuno conosce la verità. Nemmeno io”. L’esperienza ha incisto anche sul rapporto con il romanzo, in relazione al quale ora si sente “quasi imbarazzata”, tanto che “non posso nemmeno più consigliarlo. Ho la sensazione che [la causa] l’abbia oscurato. Mi vergogno quasi a dire che l’ho scritto io”, anche se “è triste, perché ero molto orgogliosa di quel libro”.

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