Mira Nair, la mamma regista del nuovo sindaco di New York Mamdani: quali sono i suoi film
SpettacoloDurante la campagna elettorale, il neo-eletto democratico ha potuto contare sul sostegno dei genitori. Da un lato il padre docente alla Columbia University, dall’altro la madre cineasta pluripremiata, che nelle sue opere ha dedicato particolare attenzione non solo a personaggi provenienti come lei dall’India, ma anche ai migranti, ai musulmani e ai rifugiati
Il nuovo sindaco di New York City, il giovane, socialista e musulmano Zohran Mamdani, ha vinto le elezioni come rappresentante di una tradizione democratica plurigenerazionale ed entrerà in carica il 1º gennaio 2026. Durante la campagna elettorale, tra i maggiori sostenitori del politico c’erano la madre, la regista e sceneggiatrice indiana Mira Nair (simpatizzante delle posizioni di sinistra) e il padre, Mahmood Mamdani, docente della Columbia University. “Se qualcuno può mostrare a una nazione tradita da Trump come sconfiggerlo, quella è la città che lo ha fatto nascere”, ha dichiarato dopo la vittoria Zohran Mamdani. “Donald Trump, visto che so che stai guardando, ho quattro parole per te: alza il volume”.
I SUCCESSI E I PREMI
Nata nel 1957 in India, Mira Nair ha studiato Sociologia all’Università di Delhi. All’età di 19 anni ha poi vinto una borsa di studio per l’Università di Harvard ed è partita per gli Stati Uniti. Nel corso della sua carriera cinematografica, durante la quale ha dedicato particolare attenzione non solo a personaggi provenienti proprio dall’India, ma anche ai migranti, ai musulmani o ai rifugiati, ha collezionato numerosi successi e ha vinto diversi premi. Nel 1988 ha debuttato sul grande schermo con il film Salaam Bombay!, che racconta la storia di Krishna, il giovane inserviente di un circo. Allontanato dai suoi datori di lavoro e abbandonato al proprio destino, il ragazzo cerca fortuna nella megalopoli di Bombay, dove inizia una vita di strada in attesa di racimolare i soldi per tornare dalla sua famiglia. La pellicola ha vinto il premio Caméra d’Or alla 41esima edizione del Festival di Cannes e ha ottenuto anche una candidatura agli Oscar come Miglior film in lingua straniera. Nel 1991 la regista ha dato invece vita al film Mississipi Masala con Denzel Washington, che indaga la travagliata storia d’amore tra un afroamericano e una giovane indo-americana e che ha ottenuto tre premi alla Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia. Nel 1995 Nair ha poi diretto La famiglia Perez con Anjelica Huston, dedicato alle vicende di immigrati cubani a Miami, nel 1996 ha girato il dramma erotico in costume Kamasutra, ambientato nell'India del Settecento e incentrato sulla competizione tra una principessa e la sua serva per ottenere le grazie di un principe, mentre nel 2001 è stata la volta di Monsoon Wedding – Matrimonio indiano, il ritratto di un matrimonio combinato tipico della cultura indiana panjabi che ha conquistato il Leone d’Oro alla 58esima edizione della Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia. Tra gli altri titoli da lei diretti compaiono inoltre un episodio di 11 settembre 2001, ispirato agli attentati dell’11 settembre 2001, e ancora La fiera delle vanità con Reese Witherspoon del 2004, tratto dall’omonimo romanzo di William Makepeace Tackeray e presentato in Concorso alla 61esima Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia, Amelia con Hilary Swank, Richard Gere ed Ewan McGregor del 2009, film biografico sulla pioniera dell’aviazione Amelia Earhart, Il fondamentalista riluttante del 2012 con Riz Ahmed e Kate Hudson, basato sull’omonimo romanzo di Mohsin Hamid e presentato Fuori Concorso e come film di apertura alla 69esima Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia, e Queen of Kawte del 2016, basato sul libro La regina bambina di Tim Crothers e incentrato sulla vita della bambina prodigio degli scacchi ugandese Phiona Mutesi.