Adidas interrompe la collaborazione con Kanye West dopo polemica frasi antisemite

Spettacolo

Camilla Sernagiotto

©Getty

La famosa azienda di abbigliamento sportivo ha posto fine alla partnership con il rapper dopo le polemiche legate alle frasi antisemite. Ha interrotto la produzione della linea di abbigliamento Yeezy e qualsiasi rapporto commerciale con West. «I commenti e le azioni compiute da Ye di recente sono inaccettabili, odiose e pericolose e violano i valori di diversità e inclusione, rispetto reciproco ed equità della nostra azienda», ha dichiarato la società

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Adidas ha posto fine alla partnership con Kanye West dopo le polemiche legate alle frasi antisemite.

«I commenti e le azioni compiute da Ye di recente sono inaccettabili, odiose e pericolose e violano i valori di diversità e inclusione, rispetto reciproco ed equità della nostra azienda», ha spiegato Adidas, sottolineando che la produzione dei prodotti della linea del rapper, Yeezy, è stata interrotta con effetto immediato. La collaborazione era cominciata nel 2013.

Ieri Bloomberg News aveva riportato le dichiarazioni di una fonte vicina all'azienda di abbigliamento sportivo, che ha dichiarato che la società sarebbe stat intenzionata a stoppare ufficialmente e definitivamente tutti i rapporti di collaborazione con il rapper.

Il musicista e imprenditore statunitense - noto come Kanye West anche se ora si fa chiamare Ye (nome che ha ufficialmente sostituito al precedente) - nelle ultime settimane è stato al centro di un'ondata di comportamenti offensivi.
A causa della sua condotta, Adidas ha ora ufficialmente deciso di mettere fine alla partnership con l'artista e designer.

La notizia arriva dopo che l’azienda di abbigliamento sportivo aveva annunciato il 6 ottobre scorso di aver messo in discussione i suoi rapporti commerciali con West.

Quest'ultimo ha fatto commenti antisemiti che hanno portato a una diffusa indignazione sui social media, e al contraccolpo di quasi tutte le aziende con cui il musicista e designer faceva affari.

Le parole di Kanye West

Una clip in cui si vede Kanye West parlare durante la sua ospitata al podcast Drink Champs, risalente al 16 ottobre scorso, ha attirato l'attenzione di tutti, con il rapper che sembra schernire in maniera plateale il marchio.

"Il fatto di me e dell'Adidas è tipo: posso dire me**a antisemita e l'Adidas non può buttarmi fuori. E adesso? E adesso?", ha detto West.

Non appena la suddetta clip è diventata virale, su Twitter è diventato di tendenza l’hashtag #BoycottAdidas. Un'esortazione da parte degli utenti del social network a boicottare il brand di abbigliamento sportivo, che fino a poche ore fa non aveva preso una posizione ufficiale e definitiva nei confronti di West.
Con l'hashtag #BoycottAdidas la rete ha voluto spingere il brand di moda a seguire l'esempio di altre società, ponendo fine ai rapporti commerciali con il rapper.

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Una petizione su change.org che chiede all'Adidas di chiudere la collaborazione

Su change.org è uscita nelle scorse ore una petizione che chiedeva all'Adidas di abbandonare la partnership con Ye a seguito delle sue invettive antisemite. La petizione ha rapidamente accumulato innumerevoli firme.

NEW YORK, NY - JULY 13: A mural painted by artist Kenny Altidor depicting George Floyd is unveiled on a sidewall of CTown Supermarket on July 13, 2020 in the Brooklyn borough New York City. George Floyd was killed by a white police officer in Minneapolis and his death has sparked a national reckoning about race and policing in the United States.  (Photo by Stephanie Keith/Getty Images)

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Le parole del direttore del marketing commerciale di Adidas

Nelle ultime ore il direttore del marketing commerciale di Adidas, Sarah Camhi, si è espresso in un post su LinkedIn, quando ancora l'azienda di abbigliamento sportivo non aveva ufficializzato lo stop dei rapporti con West.

"Come membro della comunità ebraica, non posso più rimanere in silenzio per conto del marchio che mi impiega. Non dire nulla, è dire tutto", aveva scritto Camhi. "Sono passati 14 giorni da quando Kanye ha iniziato a vomitare retorica antisemita e Adidas è rimasta in silenzio, sia internamente (per quanto riguarda )i dipendenti sia esternamente (per quanto riguarda) i nostri clienti”, ha proseguito il direttore del marketing commerciale di Adidas.

Camhi ha esortato l'Adidas a "fare meglio", cosa che l'azienda ora ha fatto. Il suo post su LinkedIn prosegue con le seguenti parole: "Abbiamo abbandonato gli atleti Adidas per l'uso di steroidi […] ma non siamo disposti a denunciare l'incitamento all'odio, la perpetuazione di stereotipi pericolosi e il palese razzismo da parte di uno dei nostri migliori partner del marchio”, scrive il direttore del marketing commerciale di Adidas.

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Le azioni di Adidas sono diminuite di oltre il 14%

Tutto ciò comporta anche un contraccolpo economico: negli ultimi cinque giorni le azioni di Adidas sono diminuite di oltre il 14%.

Questi dati risalgono a ieri, quando ancora l'azienda non aveva fatto alcun annuncio ufficiale. Adesso le cose dovrebbero cambiare, visto che l'hashtag #boycottadidas e l'esortazione annessa non hanno più senso di esistere.

La società di abbigliamento sportivo ha iniziato la propria partnership con West nel 2013, siglando un accordo con il rapper per produrre e distribuire la sua linea di abbigliamento Yeezy.

All'inizio di ottobre 2022, una dichiarazione ufficiale di Adidas ha fatto sapere che il brand stava rivedendo il suo rapporto con West, a seguito delle pubbliche critiche del rapper nei confronti del CEO Kasper Rørsted.

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Tanti brand e aziende hanno chiuso i rapporti con Kanye West

Sono tanti i brand e le aziende che nei giorni scorsi hanno annunciato di non collaborare più con Kanye West.

Secondo quanto dichiarato dal gruppo Kering, Balenciaga (Maison di cui Kering è la società madre) ha tagliato tutti i legami con West. "Balenciaga non ha più alcuna relazione né piani per progetti futuri legati a questo artista", ha fatto sapere il Gruppo Kering in una dichiarazione al Woman's Wear Daily la scorsa settimana.

West è stato anche abbandonato dall'agenzia CAA, che lo rappresenta dal 2016. E un documentario (già finito) che era incentrato sulla sua vita è stato scartato dallo studio cinematografico MRC. In una lettera aperta, i dirigenti di MRC Modi Wiczyk, Asif Satchu e Scott Tenley hanno dichiarato che "non possono supportare alcun contenuto che amplifichi” la voce di West. "Il silenzio dei leader e delle corporazioni quando si tratta di Kanye o dell'antisemitismo in generale è sgomento ma non sorprendente. Ciò che è nuovo e triste, è la paura che gli ebrei hanno di parlare a propria difesa”.

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Le parole di Kim Kardashian, ex moglie di Kanye West

L'ex moglie del rapper, Kim Kardashian, ha espresso pubblicamente il suo sostegno alla comunità ebraica rivolgendosi a Twitter per condannare l'odio antisemita.

Kardashian ha però evitato di nominare direttamente West, preferendo scrivere le seguenti parole: "L'incitamento all'odio non è mai accettabile o scusabile. Sto insieme alla comunità ebraica e chiedo che la terribile violenza e la retorica odiosa nei loro confronti finisca immediatamente”.

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