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Bruce Willis, X-Files, Ligabue: com'era il mondo quando Buffon esordì in serie A?

Spettacolo

Giuseppe Pastore

Il 19 novembre 1995 il futuro portierone della Juventus e della Nazionale debuttava da professionista a 17 anni in un Parma-Milan: cosa succedeva quel giorno in tv, al cinema, nelle hit parade?

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Se siete appassionati di calcio anche appena moderati, probabilmente a quest'ora lo sapete già: oggi, 19 novembre 2020, si celebrano le nozze d'argento dell'esordio in serie A e da professionista di Gianluigi Buffon (le foto), all'epoca 17enne portierino di riserva del Parma che – per una serie di circostanze fortunate, oltre che per le sue enormi qualità – dalla mattina al pomeriggio si ritrovò in campo contro il Milan stellare di Maldini, Baggio e Weah, facendo un figurone, risultando il migliore in campo e consentendo alla sua squadra di strappare lo 0-0. Una storia raccontata tante volte e che è giusto raccontare anche oggi, a 25 anni da quel giorno, mentre Buffon è ancora al suo posto, sempre come portiere di riserva. Mentre attorno a lui tutto è cambiato a cominciare da Buffon stesso, dopo un'immensa carriera che fa di lui l'unico calciatore dell'attuale campionato ad avere almeno una presenza anche nella serie A del secolo scorso.

Quanto tempo! Se avete ancora qualche dubbio, lasciate che vi raccontiamo com'era il mondo dello spettacolo in un qualunque weekend di metà novembre di 25 anni fa.

 

TV

Pur giovanissimo, il 17enne Buffon è forse un po' troppo cresciutello per assistere su Raiuno all'anteprima della 38^ edizione dello Zecchino d'Oro, condotta da Mara Venier. Probabilmente avrà virato sul popolarissimo X-Files in prima serata su Italia1: nell'episodio di questa sera, Insospettabile, Mulder e Scully danno la caccia a un maniaco feticista sospettato dell'assassinio di alcune donne. Sullo stesso filone Rete4 che propone il thriller Uno sconosciuto alla porta con Melanie Griffith e Matthew Modine, che nonostante il titolo non è il racconto dell'esordio in serie A di Buffon. Per una serata più tranquilla meglio un giro su Tele+1, “antenata” di Sky, che propone il classicissimo E.T.: la conclusione ideale di una giornata da favola.

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CINEMA

Le giornate si accorciano e le sale cinematografiche si riempiono di tanti nuovi titoli arrivati dall'Italia e dall'America (ehi, sembra davvero passato un secolo). Si va dallo scandaloso Showgirls, il nuovo attesissimo film dell'olandese Paul Verhoeven dopo il successo di Basic Instinct (atteso a un flop clamoroso), al più rilassante Nine Months, commedia romantica con Hugh Grant e Julianne Moore. L'Italia risponde con l'ultimo film di Michelangelo Antonioni, Al di là delle nuvole, e l'altrettanto impegnato e impegnativo La seconda volta di Mimmo Calopresti, con Nanni Moretti nel ruolo di un professore universitario vittima anni prima di un attentato delle Brigate Rosse. In attesa dei film natalizi, il maggior successo del periodo sarà senza dubbio il terzo capitolo di Die Hard, con Bruce Willis e Samuel L. Jackson alle prese con un folle terrorista dai capelli biondo ossigenato (un impeccabile Jeremy Irons). 

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MUSICA

In Gran Bretagna (e non solo) siamo nel pieno della cosiddetta “guerra del brit-pop” tra Blur e Oasis, giunta a livelli siderali da quando – nell'agosto precedente – sono usciti lo stesso giorno i due album Roll with it degli Oasis e Country House dei Blur. Meno di un mese prima, il 26 ottobre, proprio la band di Damon Albarn si è esibita in concerto in un locale che vent'anni dopo diventerà tristemente famoso in ogni angolo del mondo: il Bataclan di Parigi.

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In Italia in testa alla classifica dei singoli c'è “Boombastic” di Shaggy, prima di una lunga sequenza di canzoni dance composte da nomi presto dimenticati e, contrariamente a oggi, neanche l'ombra di un pezzo in italiano nella top 20 (l'unica voce italiana è quella della spezzina Alessia Aquilani, nome d'arte Alexia, con Me and you). Tra gli album domina Made in Heaven, quindicesimo e ultimo album dei Queen pubblicato quattro anni dopo la morte di Freddie Mercury, commovente fin dal titolo, con piccoli gioielli ancora inediti come Let me live e Too much love will kill you. Tra gli italiani si difende alla grande Claudio Baglioni, tornato ad alti livelli da qualche mese con Io sono qui, a cinque anni dall'ultimo disco. Anche se il grande disco italiano della stagione 1995-96, destinato a un successo lunghissimo, sarà Buon compleanno Elvis di Luciano Ligabue, album uscito il 21 settembre precedente, che rimarrà in classifica per 70 settimane consecutive e contiene il pezzo più conosciuto e generazionale del rocker di Correggio. Anch'esso ambientato nelle nebbie della Pianura Padana – proprio come l'esordio in serie A di Buffon.

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