Nasa, annullata la passeggiata nello spazio al femminile: mancano le tute taglia “M”

Scienze
Astronauta Nasa (Getty Images)

Il 29 marzo le astronaute Christina Koch e Anne McClain sarebbero dovute uscire per circa sette ore dalla Stazione Spaziale Internazionale senza colleghi uomini: la missione verrà portata a termine da Koch e il collega Nick Hague

La Nasa ha annullato la prima passeggiata spaziale effettuata soltanto da donne, in programma il giorno 29 marzo 2019.
Le astronaute Christina Koch e Anne McClain sarebbero dovute uscire per circa sette ore dalla Stazione Spaziale Internazionale senza colleghi uomini, per installare potenti batterie agli ioni di litio preziosi per il funzionamento di una coppia di pannelli solari. Quella che sarebbe dovuta essere la prima missione totalmente femminile, invece, verrà portata a termine da Christina Koch e l’esperto Nick Hague.
Il cambio di programma, secondo quanto dichiarato dall’Agenzia spaziale statunitense in un comunicato stampa, sarebbe dovuto alla mancanza di tute spaziali di taglia “M”.

Una sola tuta spaziale di taglia “M”

Durante la sua prima passeggiata nello spazio avvenuta la scorsa settimana, Anne McClain e gli esperti della Nasa si sono resi conto che l’astronauta necessita di una tuta di dimensioni ridotte, rispetto a quella indossata in quell’occasione. Entro il 29 marzo, tuttavia, sarà disponibile un solo equipaggiamento spaziale di taglia “M”, che andrà alla collega Christina Koch, per quella che sarà la sua prima passeggiata nello spazio. Koch sarà la quattordicesima spacewalk di sesso femminile e uscirà dalla Stazione Spaziale in compagnia del collega Nick Hague il 29 marzo.
Anne McClain, invece, ritornerà nello spazio molto probabilmente l’8 aprile 2019.
La prima donna spacewalk fu l’astronauta russa Svetlana Savitskaya 35 anni fa, nel 1963. Delle oltre 500 persone che hanno raggiunto questo traguardo solo l’11% è costituito da donne.

Nasa, una donna per il primo sbarco su Marte

La Nasa avrebbe in programma per le prossime missioni nello spazio di coinvolgere un maggior numero di donne e di fare in modo che i prossimi traguardi verranno portati a termine proprio da individui di sesso femminile.
“È molto probabile che la prossima persona sulla Luna sia una donna, e che lo sia anche la prima persona su Marte”, ha dichiarato l’amministratore capo Jim Bridenstine al programma radio Science Friday. L’uomo dovrebbe ritornare sulla Luna entro il 2028 e “questa volta per restarci”. Solo il tempo può dare conferma dei piani della Nasa. Se così fosse sarà una grande conquista per le donne che porterebbero a termine per prime delle missioni di grande importanza.  

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