Spazio, la Russia manda un mini zoo in orbita per studiare gli effetti delle radiazioni
ScienzeLa missione coordinata dai ricercatori dell’Istituto Vernadsky di Geochimica e Chimica Analitica l'Istituto di Problemi Medici e Biologici Imbp posizionerà il satellite Bion-M2 in un’orbita polare. Qui saranno alloggiati 75 topi, oltre 1.000 moscerini della frutta, microrganismi, cellule in coltura e semi di varie piante che verranno monitorati in tempo reale
È partito ieri dalla base di Bajkonur in Kazakistan, il razzo Soyuz che ha portato in orbita il biosatellite Bion-M No. 2. Si tratta di una missione singolare che durerà un mese. A bordo del satellite infatti c’è un mini zoo con 75 topi, 1.000 moscerini della frutta, oltre a colture cellulari, semi e diversi microbi. L’obiettivo è analizzare come la microgravità e le radiazioni cosmiche influiscano sugli organismi viventi, fornendo dati fondamentali per le future missioni umane nello spazio profondo.
Le missioni precedenti
Ideato per essere un piccolo laboratorio spaziale automatizzato, Bion-M2 raccoglie il testimone del lavoro iniziato a partire dal 1973 con Bion-1 e proseguito fino al 2013 con Bion-M1. In tutte le missione sono state utilizzate navette realizzate dalla composizione di più moduli, alcuni dei quali derivati dalle Vostok usate per le prime missioni umane, compresa quella storica di Yuri Gagarin. Tutte sono state pensate per condurre esperimenti su campioni biologici e animali vivi sottoposti alle condizioni di microgravità e esposti alle radiazioni presenti in orbita terrestre.
Monitoraggio in tempo reale
La nuova missione coordinata dai ricercatori dell’Istituto Vernadsky di Geochimica e Chimica Analitica l'Istituto di Problemi Medici e Biologici Imbp posizionerà Bion-M2 in un’orbita polare. A bordo sono presenti 16 provette con polveri e rocce simili a quelli presenti sulla Luna, dalle quali ottenere informazioni utili per le future costruzioni lunari, e una serie di vani dove saranno eseguiti degli esperimenti biologici. Qui saranno alloggiati 75 topi, oltre 1.000 moscerini della frutta, microrganismi, cellule in coltura e semi di varie piante che verranno monitorati in tempo reale per verificare gli effetti delle radiazioni durante i 30 giorni di missione, prima del rientro a Terra grazie a un sistema a paracadute.
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Il fallimento della missione precedente
Nel 2013 Bion-M1 aveva portato in orbita altre specie animali, come pesci e gerbilli, tutti morti durante la missione a causa di malfunzionamenti agli strumenti di bordo. Per sperimentare gli effetti delle radiazioni, la nuova missione orbiterà passando vicino ai poli terrestri a una quota di oltre 900 chilometri, circa il doppio di quella della Stazione Spaziale Internazionale, dove la navetta incontrerà un livello di radiazioni di almeno 30% più alte rispetto alla precedente missione.