Giornata internazionale delle donne nella scienza, 10 nomi che hanno fatto la Storia
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Da Marie Curie, prima donna a vincere il premio Nobel nel 1903, a Rita Levi Montalcini, che – fra le tante scoperte - ha identificato il fattore di accrescimento della fibra nervosa. Da Rosalind Franklin, responsabile delle immagini del dna (il merito andò però ai suoi colleghi uomini) a Lise Meiter, a cui si deve la fissione nucleare: iniziò in uno scantinato, perché alle donne non era concesso entrare in laboratorio. Ecco alcune delle scienziate più importanti di sempre
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- Si chiude oggi 11 febbraio la Settimana nazionale delle discipline Stem, che comprendono scienza, tecnologia, ingegneria e matematica, con la Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza. La Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa ha scelto di ricordare una delle 'eroine' dimenticate dell'informatica: Grace Hopper. Il numero delle donne nelle discipline Stem è sempre basso, eppure sono state tante le donne che nella storia hanno dato il proprio contributo al campo delle scienze: ecco di seguito alcuni nomi
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- Grace Hopper, vissuta tra il 1906 e il 1992, è rimasta una figura poco nota al grande pubblico nonostante sia ritenuta la 'madre' dei linguaggi di programmazione moderni. È stata, ad esempio, una delle ideatrici del linguaggio di programmazione Cobol, disegnato appositamente per elaborare dati commerciali e usatissimo ancora oggi nei sistemi informatici delle banche. Fu lei a inventare il termine 'bug', quando trovò un vero e proprio insetto (traduzione letterale del termine inglese) negli ingranaggi di uno dei primi calcolatori al mondo, il Mark2
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- Maria Salomea Skłodowska nacque a Varsavia il 7 novembre del 1867. Nel 1903 fu la prima donna a vincere il premio Nobel: le fu conferito per la fisica, insieme al marito Pierre Curie e ad Antoine Henri Becquerel. Nel 1911 vinse anche il Nobel per la chimica. Insieme al marito Pierre Curie scoprì il polonio e il radio. Nel 1906 ottenne una cattedra alla Sorbona, diventando la prima donna in Francia a ricoprire tale incarico. Nella stessa università si era laureata in fisica e matematica
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- Nata a Torino il 22 aprile 1909, nel 1986 viene insignita del Nobel per la fisiologia o la medicina (insieme a Stanley Cohen): riceve il premio per il suo lavoro che l’ha condotta a identificare il fattore di accrescimento della fibra nervosa. È stata la prima donna a essere ammessa alla Pontificia accademia delle scienze. Nel 2001 fu nominata senatrice a vita. Morì a Roma il 30 dicembre del 2012
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- Figlia di Pierre e Marie Curie, Iréne Joliot-Curie nasce a Parigi nel 1897. Ha vinto il premio Nobel per la chimica nel 1935 insieme al marito Frédéric Joliot, con il quale si era sposata nel 1926. I due vengono insigniti del premio per aver scoperto la radioattività artificiale
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- Nacque a Londra nel 1920 e collaborò con alcuni dei migliori centri di ricerca di allora. Fornì le prove sperimentali della struttura a elica del Dna, grazie alla propria formazione in cristallografia: fu lei a ottenere le immagini della forma elicoidale ora molto conosciute. Del suo lavoro si appropriarono però i colleghi James Watson e Francis Crick, che dieci anni dopo vinsero il Nobel. Franklin andò avanti con le ricerche, soprattutto nella virologia. Le sue scoperte sono tenute in considerazione ancora oggi
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- Astronoma, visse fra il 1928 e il 2016: fu la prima a trovare la prova della materia oscura. Si laureò nel 1954 alla Georgetown University e dedicò la sua tesi a chiarire se le galassie fossero distribuite in modo uniforme nell’universo. Come ricorda National Geographic, capì che la spirale di Andromeda aveva ha una rotazione anomala, così come altre galassie a spirale: le stelle ai bordi si muovevano con la stessa velocità di quelle al centro. Era - appunto - la cosiddetta materia oscura, che costituisce l'84% dell'universo
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- Nata nel 1934, ha dedicato la vita allo studio degli scimpanzé, studiandoli in Africa – nella foresta di Gombe – a partire dai 20 anni. Insieme alle colleghe Dian Fossey e Biruté Galdikas avviò gli studi in primatologia. Sempre a Gombe scoprì la capacità degli scimpanzé di maneggiare oggetti e modificarli: le sue scoperte rivoluzionarono gli studi nel campo dell'etologia. Studiò a Cambridge e insegnò a Standford
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- Classe 1956 e laurea a Standford in chimica e in studi afroamericani, divenne la prima donna afroamericana a viaggiare nello spazio. Il 12 settembre 1992 partì per la sua unica missione spaziale, durata un totale di 190 ore: si occupò di condurre esperimenti sull'assenza di gravità e sulla cinetosi su sé stessa e sul resto dell'equipaggio. Mesi dopo fondò il Jemison Group con l'obiettivo di lanciare un sistema di telecomunicazioni via satellite per migliorare l'assistenza medica nei Paesi in via di sviluppo
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- Nata June Dalziel Hart nel 1930, cambiò la storia della virologia con le sue scoperte. Riuscì infatti a a osservare al microscopio il primo coronavirus, che prende il nome dall'alone che lo circonda. In seguito conseguì un dottorato di ricerca alla London Medical School e lavorò al Wellcome Institute for the History of Medicine di Londra. Suo il testo del 1980 Manual for rapid laboratory viral diagnosis, dietro incarico dell'Oms. Produsse anche microfotografie dell'Hiv. Morì nel 2007 all'età di 77 anni
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- Nata nel 1878, scoprì insieme a Otto Hahn la fissione nucleare. Il merito però andò solo a quest’ultimo, che ottenne il Nobel nel ‘44. National Geographic ripercorre la carriera della scienziata, che iniziò a Berlino, dove misurò – in uno scantinato, perché le donne non erano ammesse in laboratorio – le lunghezze d’onda dei raggi gamma. La fissione dell’uranio aprì la via per il rilascio dell’energia atomica. Quest’ultima servì in seguito per la costruzione della bomba atomica: Meiter si rifiutò però di prendere parte al progetto