Il veterano cosmonauta russo Oleg Kononenko, il suo connazionale Nikolai Tchoub e l’astronauta della Nasa Loral O'Hara sono arrivati sulla Stazione Spaziale Internazionale a bordo di una capsula Soyuz partita dal cosmodromo russo di Baikonur (Kazakistan). Il settore spaziale è uno dei pochi in cui rimane attiva la collaborazione tra Usa e Russia. L’Iss è “un simbolo di pace e cooperazione”, ha detto O'Hara. “L’atmosfera è buona e l’equipaggio è pronto a svolgere tutti i compiti”, hanno confermato i russi
Il settore spaziale è uno dei pochissimi in cui, dopo l’inizio della guerra in Ucraina (LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI), rimane attiva la collaborazione tra Stati Uniti e Russia. Tanto che nelle scorse ore due cosmonauti russi e un’astronauta americana sono sbarcati insieme sulla Stazione Spaziale Internazionale (Iss) da una capsula Soyuz. “Qui andiamo d’accordo”, hanno dichiarato.
L’Iss è “un simbolo di pace e cooperazione”
I tre astronauti sono il veterano cosmonauta russo Oleg Kononenko, il suo connazionale Nikolai Tchoub e l’astronauta della Nasa Loral O'Hara. Gli ultimi due sono al loro primo volo nello Spazio. Il gruppo è arrivato sull’Iss venerdì, a bordo di una capsula Soyuz partita dal cosmodromo russo di Baikonur, in Kazakistan. L'equipaggio è arrivato sulla Stazione tre ore dopo. “È un momento molto speciale ed è una grande sensazione essere parte di qualcosa che è più grande di noi e che ha unito così tante persone. Sono entusiasta di questa missione", ha detto la quarantenne O'Hara durante una conferenza stampa a Baikonur. Ha aggiunto che l’Iss è “un simbolo di pace e cooperazione”. “L’atmosfera è buona e l’equipaggio è pronto a svolgere tutti i compiti che gli sono stati assegnati”, ha confermato il 39enne Tchoub. Ha spiegato che viaggiare nello Spazio era “un sogno d’infanzia” al quale ha dedicato “tutta la sua vita”. “A differenza di quanto accade sulla Terra, dove le nazioni spesso non vanno d’accordo, lassù andiamo d’accordo, ci capiamo e siamo molto sensibili alle nostre relazioni. Ci prendiamo sempre cura l’uno dell’altro”, ha sottolineato durante la conferenza Kononenko, 59 anni.
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La missione
I cosmonauti Oleg Kononenko e Nikolai Tchoub, dell'agenzia spaziale russa Roscosmos, lavoreranno per un anno sulla Iss. Per l'americana Loral O'Hara, della Nasa, è prevista una missione di sei mesi. Come detto, i tre sono arrivati sull’Iss a bordo della navetta russa Soyuz Ms-24: è stato il primo lancio di una Soyuz con un equipaggio dal settembre 2022. L'ultimo lancio di una navetta russa con un equipaggio, infatti, era stato quello della Soyuz Ms-22: nel dicembre del 2022 era stata rilevata una perdita di liquido refrigerante che aveva reso rischioso utilizzarla per riportare a Terra gli astronauti che l'avevano usata nel viaggio di andata, ossia i russi Dimitri Petelin e Sergey Prokopyev e l'americano Frank Rubio. Per questo l'agenzia spaziale russa nel febbraio scorso ha lanciato un'altra navetta senza astronauti a bordo, la Soyuz-M23, e ha fatto rientrare a Terra la Soyuz Ms-22 senza equipaggio.
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L’equipaggio dell’Iss al completo
Con l’arrivo dei tre astronauti, il nuovo equipaggio della Iss è al completo. A bordo sono ora in dieci: oltre a Kononenko, Tchoub e O'Hara, ci sono il comandante Sergey Prokopyev con i colleghi russi Konstantin Borisov e Dmitri Petelin, Andreas Mogensen dell'Agenzia Spaziale Europea (destinato a diventare il prossimo comandante della Iss), l'americano Frank Rubio della Nasa, Satoshi Furukawa dell'Agenzia spaziale giapponese Jaxa e Sultan Alneyadi degli Emirati Arabi Uniti.