A bordo anche il telescopio per lo studio dell'universo realizzato con la Nasa e l'agenzia europea. Si tratta della prima operazione di questo genere dopo il fallito lancio inaugurale a marzo del prototipo H3 di nuova generazione, sviluppato mentre il Paese del Sol Levante cerca di rimettersi in gioco nella corsa globale per l'esplorazione spaziale
È andato in scena questa mattina il lancio del razzo H2A dal Tanegashima Space Center, nella prefettura sud-occidentale di Kagoshima, in Giappone, con a bordo il modulo lunare dell'agenzia spaziale nipponica. Si tratta della prima operazione di questo genere dopo il fallito lancio inaugurale a marzo del prototipo H3 di nuova generazione, sviluppato mentre il Paese del Sol Levante cerca di rimettersi in gioco nella corsa globale per l'esplorazione spaziale.
Lancio a buon fine dopo tre rinvii
Il lancio del razzo H2A, con a bordo il modulo lunare Slim, sviluppato dall'Agenzia di Esplorazione Aerospaziale del Giappone (Jaxa) per affinare la tecnologia degli atterraggi di precisione sulla superficie lunare, è avvenuto alle 8:42 del mattino (1:42 ora italiana), dopo i tre rinvii causati delle avverse condizioni meteorologiche a fine agosto. Il razzo trasporta anche il satellite astronomico Xrism per osservare la cosmologia del plasma nelle stelle e nelle galassie.
In orbita lunare tra tre o quattro mesi
Il modulo lunare dovrebbe entrare in orbita lunare tra tre o quattro mesi, con l'obiettivo di raggiungere la superficie lunare nell'arco di sei mesi. Si prevede che la navicella atterri entro 100 metri da una posizione specifica prossima al cratere Shioli, vicino all'equatore lunare, utilizzando immagini catturate da telecamere. L'accuratezza degli atterraggi convenzionali, secondo le attuali tecniche di esplorazione, varia da diversi a decine di chilometri.
Quinto Paese a tentare l'allunaggio
In caso di successo, il Giappone diventerà il quinto paese, dopo l'ex Unione Sovietica, gli Stati Uniti, la Cina e l'India, a far atterrare un veicolo sulla Luna. Lo scorso 23 agosto, l'India è riuscita a raggiungere la superficie lunare con il suo Chandrayaan-3, che ha toccato la Luna al polo sud. I dati lunari raccolti dal Giappone saranno utilizzati nel progetto Artemis guidato dagli Stati Uniti, che ha lo scopo di riportare gli esseri umani sulla Luna entro il 2025 e di avanzare nell'esplorazione spaziale. Il progetto XRISM è invece guidato dalla Jaxa in collaborazione con la statunitense Nasa e l'Agenzia Spaziale Europea.