Scienze
India sulla Luna, ecco perché è ricominciata la corsa al satellite
Anche gli Stati Uniti insieme all’Europa e la Cina stanno programmando missioni lunari, mentre pochi giorni fa è fallito il tentativo russo di far atterrare una sonda. La possibile presenza di ghiaccio al Polo Sud lunare, unita all’esplorazione mineraria e ai progetti futuri per viaggiare verso Marte, sta alimentando un nuovo interesse nei confronti della Luna
La nuova corsa alla Luna si è arricchita di un nuovo protagonista: l’India è infatti riuscita a far atterrare sul satellite il lander Vikram, che trasportava a bordo il rover Pragyan. La missione Chandrayaan-3 ha completato con successo l'atterraggio morbido nella regione del polo sud lunare, rendendo così l’India il quarto Paese sul suolo lunare dopo Unione Sovietica, Stati Uniti e Cina
La missione indiana è la prima ad atterrare nel polo sud lunare, una scelta non certo casuale: quella zona del satellite, infatti, è ritenuta potenzialmente ricca di ghiaccio d'acqua. Ed è proprio la possibile presenza di acqua allo stato solido ad aver attirato in questi anni l’attenzione non solo dell’India, ma anche di altri attori internazionali sia pubblici che privati
A testimoniare il riscoperto interesse per il satellite della Terra è stata anche la missione russa della sonda Luna-25, fallita dopo lo schianto della sonda stessa all'interno del cratere Pontecoulant G nell'emisfero sud della Luna. Si trattava della prima missione di Mosca diretta sulla Luna dal 1976, il cui fallimento è stato imputato dal direttore generale dell'agenzia spaziale russa Roscosmos, Yuri Borissov, proprio al fatto che la Russia "ha sospeso il suo programma di esplorazione lunare per quasi cinquant'anni"