La missione della Nasa è stata compiuta con successo: la sonda Osiris-Rex, che è riuscita ad avvicinarsi all'asteroide Bennu per una manciata di secondi, ha raccolto campioni di roccia vecchi miliardi di anni che “ispireranno la scienza per decenni", come confermato da Thomas Zurbuchen, amministratore associato della Nasa e a capo della direzione della missione scientifica
La missione Osiris-Rex ha riscosso un successo che ha sorpreso gli esperti della Nasa, dopo che la sonda è riuscita ad “accarezzare” l’asteroide Bennu e a raccogliere una gran quantità di campioni, vecchi anche miliardi di anni, per riportarli sulla Terra entro il 2023. La conferma, arrivata anche grazie alle immagini diffuse dall’Agenzia spaziale americana due giorni dopo l'atterraggio sull'asteroide, avvenuta poco dopo la mezzanotte del 21 ottobre, è arrivata dalle parole di Thomas Zurbuchen, amministratore associato della Nasa e a capo della direzione della missione scientifica.
“Un campione abbondante che ispirerà la scienza per decenni"
L’operazione, svoltasi a 330 milioni di chilometri dal nostro pianeta, è perfettamente riuscita, hanno spiegato dalla Nasa. Un po' di materiale catturato dalla sonda è scivolato fuori dal collettore dei campioni e adesso gli addetti alla missione stanno lavorando per metterlo al sicuro nella capsula che dovrà riportarlo a Terra, ma il successo è stato accolto con felicità. "Bennu continua a sorprenderci", ha detto Zurbuchen. "Siamo entusiasti di vedere quello che sembra essere un campione abbondante che ispirerà la scienza per decenni". La raccolta dei campioni è avvenuta in condizioni ottimali, hanno sottolineato gli esperti, i quali analizzando nel dettaglio le immagini prodotte nel corso delle operazioni, hanno rilevato come la testa del collettore di campioni Tagsam (Touch-And-Go Sample Acquisition Mechanism) fosse allineata alla superficie di Bennu quando è entrata in contatto con il materiale dell'asteroide.
Alcuni dettagli legati alle operazioni
Le immagini, hanno spiegato ancora dalla Nasa, hanno dimostrato che il collettore della sonda contiene più di 60 grammi di polvere e frammenti di roccia. Questo nonostante, come detto, alcune particelle prelevate stiano fuoriuscendo dal campionatore, forse attraverso alcune piccole fessure presenti in un lembo del coperchio, probabilmente legate alla presenza di alcuni ciottoli che ne hanno impedito la chiusura. Tra l’altro, nel tentativo di mantenere in condizioni ottimali il materiale raccolto, gli addetti alla missione Osiris-Rex hanno per ora rinunciato a pesare il campione, con l’obiettivo di ridurre al minimo l'accelerazione della sonda, dedicandosi ad operazioni di stivaggio del campione nella capsula Src (Sample Return Capsule), dove il materiale sarà protetto durante il viaggio di ritorno verso la Terra. "Il mio lavoro è restituire in modo sicuro un campione di Bennu", ha spiegato Dante Lauretta, responsabile scientifico della missione, presso l'Università dell'Arizona a Tucson. "La perdita di massa mi preoccupa, quindi incoraggio fortemente la squadra a riporre questo prezioso campione il più rapidamente possibile", ha detto, raccontando gli sviluppi della missione.