“È stata scritta una pagina di storia stasera. Tutto è andato alla perfezione”. Così Dante Lauretta, il responsabile della missione di alta precisione avvenuta a 330 milioni di chilometri dalla Terra, ha annunciato la riuscita dell’operazione, trasmessa in diretta dal canale live della Nasa
Missione compiuta. Quattro anni dopo il suo lancio, la sonda Osiris-Rex della Nasa, poco dopo le 00.00 di oggi, 21 ottobre, è riuscita ad “accarezzare” l'asteroide Bennu per una manciata di secondi, e a raccogliere alcune decine di grammi di campioni di roccia vecchi di miliardi di anni.
“È stata scritta una pagina di storia stasera. Tutto è andato alla perfezione”. Così Dante Lauretta, il responsabile della missione di alta precisione avvenuta a 330 milioni di chilometri dalla Terra, ha annunciato la riuscita dell’operazione, trasmessa in diretta dal canale live della Nasa.
L’annuncio della Nasa
“I dati preliminari mostrano che l'evento di raccolta del campione di oggi è andato come pianificato”, ha annunciato la Nasa in un Tweet pubblicato sul canale ufficiale della sonda americana, precisando che “ulteriori dettagli verranno forniti una volta che tutti i dati dell'evento saranno collegati alla Terra. Grazie a tutti, per aver seguito il nostro viaggio. Prossima fermata: Terra 2023”. Dopo una manovra TAG (Touch-And-Go) per acquisire un campione di roccia, Osiris-Rex si è allontana dalla superficie dell'asteroide Bennu, grazie alla spinta dei suoi propulsori, per dirigersi verso una distanza di sicurezza. Nella notte, anche l’amministratore della Nasa, Jim Bridenstine, si è congratulato con il team della missione.
“Congratulazioni a tutto il team Osiris-Rex e a tutti partner di questa missione! Stiamo per restituire il campione più grande portato a casa dallo spazio dai tempi di Apollo. Se tutto va bene, questo campione verrà studiato dagli scienziati per le generazioni a venire!”, ha scritto in un Tweet Bridenstine.
La missione nel dettaglio
Lo scopo principale della missione Osiris Rex è quello di prelevare dal piccolo asteroide Bennu alcuni frammenti di roccia vecchi di 4,5 miliardi di anni, da studiare a Terra.
Raccogliere un campione direttamente da un asteroide offre un'opportunità unica di studiare le rocce che risalgono alla formazione del Sistema Solare. "Mentre i pianeti e le lune sono cambiati nel corso dei millenni, molti di questi piccoli corpi no. Gli asteroidi sono come capsule del tempo che possono fornire una testimonianza fossile della nascita del nostro sistema solare”, ha spiegato Lori Glaze, capo della Divisione di scienze planetarie della Nasa.